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DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRI…
IL DIVANO DEI GIUSTI – ALTERNATIVE A SANREMO? C’È SU RAI TRE ALLE 20,35 L’OTTIMO MA DIFFICILE “FRANCE”, CON UNA LÉA SEYDOUX STREPITOSA COME SUPERSTRONZA TELEVISIVA IN CARRIERA – RETE 4 ALLE 21,25 PROPONE IL FILM DELLA SERATA, “SCARFACE”, CAPOLAVORO DI BRIAN DE PALMA CON AL PACINO – SU RAI MOVIE ALLE 23,45 TROVATE ADDIRITTURA “INCONTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO” DI STEVEN SPIELBERG – ITALIA 1 ALLE 3,55 RIPROPONE “GOLE RUGGENTI”, CIOÈ IL FESTIVAL DI SANREMO ANNI ’90 DI PIPPO BAUDO VISTO DA PIER FRANCESCO PINGITORE E DAL MEGACAST DEL BAGAGLINO… – VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Ma veramente stasera volete vedere qualcosa che non sia il Festival di Sanremo? Ah… come vorrei vedere il film perduto di Topo Gigio, cioè “Le avventure di Topo Gigio” diretto nel 1961 da Federico Caldura, marito di Maria Perego e co-creatore del topo, allora doppiato da Peppino Mazzullo, ancora vivo in quel di Sicilia, ma ormai lontano dal mondo dello spettacolo.
Come certamente saprete nel film c’era un personaggio, il bruco Giovannino, doppiato da Ignazio Colnaghi, che era già una sorta di Calimero. Anche per questo cercai a lungo il film, con tanto di bruco Giovannino. Uscì fuori un trailer, ma ancora non il film.
Ha ragione Lucio Corsi a dire che Topo Gigio nasce doppiato da Domenico Modugno, perché era lui in tv che cantava, con la voce di Modugno, “La sveglietta”, lato B, se non sbaglio di Vecchio frac. Me ne ricordo perfettamente. Avevo anche il disco.
Alternative a Sanremo? Ci sarebbe su Rai Tre alle 20,35 l’ottimo, ma difficile “France” di Bruno Dumont con una Léa Seydoux strepitosa come superstronza televisiva in carriera, un concentrato di tutte GruberBarbaraBiancaMerlinoGentili, che un piccolo incidente fragilizza al punto che non è più felice, che vede l’orrore nel proprio lavoro e non sa come andare avanti. Il suo studio e come si siede lei sulla sinistra col tacco è puro Gruber style.
Cine 34 sposta alle 21 il di solito più tardo “Dove vai tutta nuda?”, un nudie voluto da Mario Cecchi Gori per la sua stellina Maria Grazia Buccella, allora fidanzata del figlio Vittorio, affidato alla mano di Pasquale Festa Campanile e a quelle dei suoi sceneggiatori di fiducia.
Per l’occasione vengono assoldati da Cecchi Gori un Tomas Milian piuttosto frastornato e fuori parte, un Vittorio Gassman truccatissimo e di grande imbarazzo come il ladro Rufus, un Moschin fuori dalle righe e perfino lo stesso produttore in un piccolo ruolo. Dalle cronache del tempo, leggiamo che la Buccella nuda blocca il traffico a Roma nel gennaio del 1969 e che un’iguana ferisce lei e Tomas Milian in una scena.
Poi, su La Stampa, 8 marzo 1969, si leggono le dichiarazioni dell’attrice a riprese finite: «Mi svesto ma sono pudica». E il fidanzato Vittorio Cecchi Gori: «Di parrucche ne cambia parecchie ma di vestiti pochi». Per il regista Pasquale Festa Campanile, il personaggio della Buccella è «una Eva prima del peccato originale, una nata ieri, che dire?, una Candida di Voltaire, che combina una montagna di guai perché non ha inibizioni.
Lei gira tutta nuda, ma lo fa senza malizia, porta in casa - è sposata con Tomas Milian, un borghesuccio impiegato di banca - a turno un ladro, una squillo e via dicendo, ma non se ne rende conto. Alla fine il marito capirà che in fondo ha ragione lei, che in mezzo a tante ipocrisie la creatura più poetica è Tonino e si spoglia anche lui».
Ricorda Ottavio Jemma, cosceneggiatore del film, in La fabbrica del riso, che «mancavano pochi giorni all’inizio delle riprese; Festa Campanile e Mario Cecchi Gori erano insoddisfatti della sceneggiatura (non mi ricordo assolutamente chi l’avesse scritta); l’idea della svampita-disinibita che gira per casa era di Pasquale (pensata su misura per Maria Grazia Buccella), ma nel copione non c’era molto di più; mi chiesero di irrobustirlo ed io non trovai di meglio che ispirarmi ad un film che amo moltissimo...
Parlo de L’appartamento di Billy Wilder. Scrivevo mentre già si girava, ma per dare più forza al film venne a Cecchi Gori l’idea di chiedere una partecipazione a Gassman. Io ero impegnato a ricostruire la struttura della commedia, per cui il cameo di Gassman venne inventato e scritto da Sandro Continenza, che con Gassman aveva già lavorato e ne godeva la fiducia».
Quando vidi il film allora rimasi sbalordito da come era stato girato in fretta e dal grado di trashismo che già allora traspariva. Era chiaro che era stato fatto solo per offrire qualcosa alla Buccella, ma dietro non c’era nulla, a parte lei e un titolo che la vedeva già nuda, e questa idea di cinema pop particolarmente adatta a Pasquale Festa Campanile, regista colto e superficialissimo.
Rai2 alle 21 passa l’ottimo giallo “Cena con delitto” di Rian Johnson con Daniel Craig, Jamie Lee Curtis, Chris Evans, Michael Shannon, Toni Collette. Quello che voleva fare Rian Johnson con questo Cena con delitto, che ha scritto e diretto, è proprio ricostruire quel tipo di film con un cast spaziale e dove tutti, ma proprio tutti, fino all’ultimo cameriere, possono essere il colpevole. Un genere che vede come elementi fondamentali un grande cast di star e una sceneggiatura perfetta che non deve svelare nulla fino alla fine.
cena con delitto – knives out 4
Johnson mette dentro il suo giallo pensato da anni non solo il James Bond in carica Daniel Craig, che veste in tweed ma ha un terribile accento del Sud un po’ cafone, gli dicono che parla come il gallo Foghorn Leghorn della Warner, la bellissima cubana Ana de Armas, che ritroveremo in 007 No Time To Die, vecchie e nuove star come Jamie Lee Curtis e Don Johnson, Chris Evans e Toni Collette, Christopher Plummer e Michael Shannon, camei che non possiamo non apprezzare come quelli di Frank Oz, voce e autore dei Muppets, M. Emmet Walsh, K Callan, ma anche riferimenti continui a Sleuth di Joseph Mankiewicz, alla Fletcher di Angela Lansbury a The Last of Sheila.
Diciamo che tutto parte dal suicidio di un celebre scrittore di gialli, Harlan Thrombey, interpretato da Christopher Plummer, proprio nel giorno del suo 85° compleanno. Ma si tratta veramente di un suicidio?
Rai Movie alle 21,10 passa invece il primo film diretto da Sergio Leone, “Il colosso di Rodi” con Rory Calhoun, Lea Massari, Georges Marchal, Conrado San Martín, Angel Aranda. Il protagonista Rory Calhoun ebbe solo un giorno di preparazione prima di girare. Il suo ruolo era in realtà stato pensato per John Derek, poi si era pensato di farlo interpretare al più giovane Sergio Ciani, futuro Alan Steel, che ricorda che gli venne preferito Calhoun perché “dava più garanzia per il mercato internazionale”.
Fu anzi per questo esordio mancato che la Filmar gli dette il nome di Alan Steel che conservò per tutta la carriera. Gianfranco Parolini, allora organizzatore alla Cineproduzioni, ricorda che andò a dare un’occhiata al set per conto di Maggi.
“Io stavo lavorando al Conquistatore di Maracaibo. (..) Noi avevamo finito il film e Leone stava ancora girando Il colosso di Rodi a Madrid. I suoi produttori erano l’Opus Dei. Il capo dell’Opus Dei di quel tempo mi chiamò e mi chiese se noi avevamo finito. Gli risposi di sì. “Questo Colosso di Rodi non arriva mai alla fine! Bisogna parlare con Sergio Leone!”. Così andai a trovarlo negli studi di Madrid e c’era una fila di 15000 comparse. Era quasi ora di pausa e i cestini erano arrivati. Lo trovai che stava girando una scena di duello con Mimmo Palmara e quell’attore francese…. Georges Marchal. (..)
Andai da Sergio e gli dissi: “Che cazzo stai facendo?” Esattamente queste parole. “Che cazzo stai facendo?”. E lui: “Gianfranco, che te ne importa?”. “Noi abbiamo finito il nostro film in cinque settimane, e il vostro? I preti mi hanno chiamato e si sono lamentati. Perché avevi bisogno di 15000 comparse? Non potevi girare questi primi piani a Rocca Callarella. Potevi girarli per la strada, sulla sabbia e poi montarli”. Mi rispose con queste precise parole: “Fatti i fatti tuoi, io voglio rovinare quei preti pidocchiosi!”.
Rai Storia alle 21, 10 ripesca un vecchio film di Alberto Sordi, “Il seduttore”, diretto da Franco Rossi con Lea Padovani, Jacqueline Pierreux, Lia Amanda, Denise Grey, tratto da una commedia di Diego Fabbri. Su Canale 27 alle 21,15 arriva il lontano “National Lampoon's Vacation” diretto dal bravo Harold Ramis con Chevy Chase, Beverly D'Angelo, Randy Quaid, John Candy.
Iris alle 21,15 passa il giallo-comedy “Duplicity”, opera seconda di Tony Gilroy con Julia Roberts, Clive Owen, Carrie Preston, Paul Giamatti, Tom Wilkinson, Thomas McCarthy. Non me lo ricordo proprio… La7 alle 21,15 ripropone “Indovina chi viene a cena?” di Stanley Kramer con Spencer Tracy, Sidney Poitier, Katharine Hepburn, Katharine Houghton, Cecil Kellaway.
Su Italia 1 alle 21,20 il fantasy per ragazzini “Il ragazzo che diventerà re” di Joe Cornish con Louis Ashbourne Serkis, Tom Taylor, Rebecca Ferguson, Patrick Stewart, Dean Chaumoo, Rai4 alle 21, 20 passa l’action “Nella tana dei lupi” diretto da Christian Gudegast con Pablo Schreiber, Gerard Butler, 50 Cent, Evan Jones, O'Shea Jackson Jr. Canale 5 alle 21,20 si spara “Quasi amici”, commedia di grande successo di Olivier Nakache, Eric Toledano con François Cluzet, Omar Sy, Anne Le Ny, Audrey Fleurot, Clotilde Mollet.
Magari non è male, Rai premium alle 21,20, “Una scomoda eredità” commedia di Fabrizio Costa con Euridice Axén, fresca di “Loro” di Paolo Sorrentino, in coppia con Chiara Francini. Ma ci sono anche Cristiano Caccamo, Mariangela D'Abbraccio, Roberto Alpi. Canale 20 alle 21,25 propone “Ninja Assassins” di James McTeigue con Naomie Harris, Randall Duk Kim, Rain, Sung Kang, Rick Yune, Sho Kosugi, Ben Miles.
Ma soprattutto Rete 4 alle 21, 25 propone il film della serata, che abbiamo visto venti volti, però… Parlo di “Scarface”, capolavoro di Brian De Palma con Al Pacino, Steven Bauer, Michelle Pfeiffer, Robert Loggia, Mary Elizabeth Mastrantonio.
Passiamo alla seconda serata con “La moglie vergine”, commedia sexy di Franco Martinelli alias Marino Girolami con Edwige Fenech, Renzo Montagnani, Carroll Baker, Ray Lovelock, Cine 34 alle 23,05. Su La7 alle 23,25 ci sarebbe l’ottimo “L'amant” di Jean-Jacques Annaud con la scandalosa Jane March, il bellissimo Tony Leung Ka Fai, Frédérique Meininger, Arnaud Giovaninetti. Perché Jane March non ha fatto la carriera che tutti pensavamo potesse avere dopo questo film…
Su Rai4 alle 23,40 un bel polar francese di ultima generazione, “Bronx” di Olivier Marchal con Lannick Gautry, Stanislas Merhar, David Belle, Kaaris, Barbara Opsomer, Jean Reno. Su Rai Movie alle 23,45 trovate addirittura “Incontri ravvicinati del terzo tipo” di Steven Spielberg con Richard Dreyfuss, François Truffaut, Teri Garr, Melinda Dillon, Bob Balaban. Iris alle 23,45 risponde con il bel thriller “Rapimento e riscatto” di Taylor Hackford con Meg Ryan, Russell Crowe, David Morse, David Caruso.
Su Italia 1 alle 23,50 abbiamo il catastrofico “Dante's Peak” diretto da Roger Donaldson con Pierce Brosnan, Linda Hamilton, Jamie Reneé Smith, Jeremy Foley. Era un buon film. Non bellissimo, ma vedibile, “Gangster Squad” di Ruben Fleischer, il regista di “Venom”. Smitragliate, belle ragazze, ex-pugili, poliziotti corrotti, poliziotti onesti nella Los Angeles del 1949. Gli anni di Johnny Stompanato e di Mickey Cohen. Tornano i gangster in un film della Warner Bros! Come se ci fossero ancora Humphrey Bogart e James Cagney, Raoul Walsh e Michael Curtiz…
Ecco, è molto piacevole questo “Gangster Squad”, ispirato da una serie di libri di Paul Lieberman e alla vera storia del boss della male di Los Angeles Mickey Cohen. Ha pure un gran bel cast. Da Sean Penn come il cattivissimo Mickey Cohen (“Io sono il progresso”), che mette sotto il suo tacco la bellissima Emma Stone nei panni della bambola Grace Faraday, alla squadra dei duri e puri capitanata da Josh Brolin come Sergente John O’Mara che ha preso con sé l’astro nascente Ryan Gosling, il disincantato Jerry Wooters, poi il nero Anthony Mackie, l’asso del coltello Coleman Harris, e ancora Robert Patrick come il pistolero Max Kennard, l’ispanico Michael Pena come Navidad Ramirez, e Giovanni Ribisi come il genio della scientifica Conway Keeler.
emma stone ryan gosling gangster squad
Mettiamoci anche il vecchio Nick Nolte come onesto capo della polizia di Los Angeles che ha deciso di farla finita con il boss Mickey Cohen con ogni mezzo. “Niente nomi, niente tesserini, niente pietà”. Una squadra della morte di poliziotti killer. Tutto bene, anche se la storia è un po’ diversa e a Mickey non andrà così male nella vita.
Eppure, malgrado il cast roboante, il tanto sparare, le belle e ricchissime scenografie che ricostruiscono le strade e i locali della Los Angeles di un tempo (notevole l’esibizione di una falsa Carmen Miranda), malgrado una regia agile e moderna, il film rimane sempre nella zona dell’intrattenimento piacevole. Certo, dietro il tanto sparare e la violenza da gran cinema di “Gangster Squad” non mancano i difetti. E anche qualche buco di copione. Dovuto anche ai molti problemi che ha avuto il film una volta terminato.
Dopo il massacro nel cinema di Aurora in Colorado all’anteprima di “The Dark Knight”, i produttori hanno deciso di togliere completamente una delle scene più importanti del film che vedeva proprio una gigantesca sparatoria con decine di morti che iniziava con i gangster che sparano dallo schermo dello storico Grauman’s Chinese Theatre. Al suo posto è stata girata un mese dopo, a fine agosto, la lunga scena a Chinatown con la stessa sparatoria, ma qualche legame e un bel po’ di spettacolarità si devono essere perse per strada.
Cine 34 all’1 si butta su “Desiderando Giulia” di Andrea Barzini con Serena Grandi nuda come da contratto con Luciano Martino ogni dieci minuti divisa tra gli increduli Sergio Rubini e Joahan Leysen che nelle scene di sesso si mostrano davvero imbarazzati. Ma il più imbarazzato è il regista, Andrea Barzini, che pure era partito bene col divertente “Flipper”…
Cine34 alle 2, 25 propone il sequel di “La orca”, cioè “Oedipus Orca” diretto da Eriprando Visconti, montato da Kim Arcalli con la bellissima ragazzina (allora) Rena Niehaus, rapita da un gruppo di criminali, Gabriele Ferzetti, Michele Placido, Carmen Scarpitta, Miguel Bosé.
Se “La orca”, sempre diretto da Prandino Visconti, aveva un vero e proprio sviluppo lineare con la ragazzina di buona famiglia, Rena Niehaus, che si innamora del carceriere, Michele Placido, il sequel in realtà è solo un tornare indietro ai fatti del film precedente, con tanto di flashback vecchi e nuovi che spiegano un po’ le cose. Al pubblico non piacque e sembrò una mezza truffa. Mi disse Visconti che Kim Arcalli avrebbe voluto girare addirittura un terzo film…
Su Rai4 alle 3,20, sarete sicuramente svegli dopo il Festival, avete il bel thriller “No Exit” di Damien Power con Havana Rose Liu, Danny Ramirez, Dale Dickey, David Rysdahl, Mila Harris, Dennis Haysbert, dove uno studente che aveva trovato rifugio in una stazione di servizio scopre un bambino rapito e una banda di gangster che lo ha catturato.
Rai Tre alle 3,55 passa “Jeannette – L’infanzia di Giovanna d’Arco”, versione musical ideata e diretta da Bruno Dumont con Lise Leplat Prudhomme, Jeanne Voisin, Lucile Gauthier, Victoria Lefebvre. Italia 1 alle 3,55 ripropone, ancora una volta, “Gole ruggenti”, cioè il Festival di Sanremo anni ’90 di Pippo Baudo visto da Pier Francesco Pingitore e dal megacast del Bagaglino al completo, con Pippo Franco come simil Pippo, Gianfranco Barra simil Marco Zavattini, allora autore di Pippo, Valeria Marini e Pamela Prati come soubrettine-soubrettone rivali come lo erano nella realtà, Maurizio Mattioli come organizzatore-lottizzatore, Martufello come Cavallo Pazzo, Jo Squillo come se stessa pronta a spogliarsi.
pippo franco valeria marini gole ruggenti
Gira già un’aria da Tangentopoli. "Una volta”, dice Pippo Franco, “a un festival mi hanno mandato un muto. Dissero: Che te frega, tanto canta in playback!" Si cantano pezzi come “Mi fai schifo” di un certo Tetano, “Non ho più piume sul culo/ se le avessi volerei” di Freddy Copertone, “C’è una topa sulla Tipo/ io quasi quasi me la pipo”. Attenti a Gabriele Cirilli, Flavio Insinna, Antonello Piroso e Tony Tammaro! Andava piazzato in prima serata. Eccheca…
Chiuderei con “Canto, ma sottovoce” diretto nel 1946 da Guido Brignone con Francesco Albanese, Mariella Lotti, Guglielmo Barnabò, Ave Ninchi, Paolo Stoppa, Iris alle 5,15. So che non mancherete…
pamela prati gole ruggenti
pamela prati gole ruggenti
gole ruggenti 4
gole ruggenti
gole ruggenti 2
leo gullotta pamela prati gole ruggenti 2
gole ruggenti 1
jo squillo pippo franco gole ruggenti
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