Da www.ansa.it
MOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANA
"Il dialogo continua fra la Commissione Ue e l'Italia sul bilancio 2019. I commissari Dombrovskis e Moscovici sono in contatto con il ministro Tria. La Commissione deciderà i prossimi passi sulla base dei risultati di questo dialogo. Quanto alla riunione dei capi di gabinetto di oggi, non commentiamo mai le riunioni prima che avvengano. Il lavoro continua a tutti i livelli e non diamo dettagli". Così il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas.
Il governo italiano ha inviato a Bruxelles "uno schema" con il nuovo quadro macroeconomico con il deficit al 2,04% e le misure della manovra. Lo rendono noto fonti del Mef, spiegando che ora si aspetta la valutazione della Commissione e che in mattinata ci sono stati contatti telefonici tra il ministro dell'economia, Giovanni Tria, e il commissario Ue Pierre Moscovici e il vicepresidente Valdis Dombrovskis. L'obiettivo è quello di finalizzare quanto prima l'accordo.
luigi di maio giuseppe conte matteo salvini giovanni tria
"Nella manovra non ci sono gli interessi dei partiti o dei soliti che hanno comandato, ma i sogni di chi vuole cambiare l'Italia". Lo afferma in un lungo video su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio. "Chiunque abbia versato una goccia di sudore per il Movimento - prosegue - lo ha fatto perché crede in un sogno, non per il suo interesse particolare, per questo siamo imbattibili e inarrestabili". La sfida di adesso è "per il governo del Paese e la stiamo vincendo perché la stiamo combattendo con in testa e nel cuore il sogno del cambiamento".
tria conte di maio salvini 1
"Mi auguro che a Bruxelles - rincara il ministro dell'Interno Matteo Salvini - ci sia buonsenso e non figli e figliastri: all'Italia contano anche i peli del naso e alla Francia di Macron fanno fare quel che gli pare. Mi auguro che la partita sia chiusa. Abbiamo fatto quel che dovevano fare, se ci chiedono di tagliare ancora no basta".
Due miliardi in meno su quota cento per le pensioni? "Sì. I tecnici ci dicono che su 500 mila italiani che potrebbero andare in pensione molti andranno avanti", ha detto poi Salvini, a 'Quarta Repubblica'. "Quello che conta - ha sottolineato - è che non è una cosa per un anno, è una cosa per 3 anni. Abbiamo messo 20 mld sulla legge Fornero. Tra inizio 2019 febbraio marzo chi ha 62 anni e 38 di contributi potrà scegliere di andare in pensione senza penalizzazione. Nel 2019 saranno circa mezzo milione quelli che potranno scegliere, senza poter fare il cumulo".
LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE
La manovra intanto tornerà domani in commissione Bilancio del Senato, dove si riprenderà l'esame degli emendamenti alle 9.30 del mattino. E' quanto stabilito dai capigruppi della commissione al termine di una riunione convocata dopo il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi e la decisione di non riunirsi affatto nella giornata di oggi. La commissione chiederà anche lo slittamento di qualche giorno dell'Aula, attualmente convocata alle 17 di domani. L'Aula potrebbe quindi riunirsi giovedì o venerdì.
garavaglia
Garavaglia, ragionevole testo in Aula venerdì - E' "ragionevole" che la manovra arrivi in Aula al Senato venerdì. Lo ha detto il viceministro dell'economia, Massimo Garavaglia, al termine della riunione dei capigruppo in Commissione bilancio di Palazzo Madama. "Ci auguriamo di essere pronti per domani - ha aggiunto - e presentare tutto quello che serve in modo che da domani si possa procedere e arrivare a chiudere tutto in commissione in maniera ordinata". I tempi per l'approdo in Aula "dipendono dai lavori della commissione, non vogliamo mettere tagliole è una discussione particolarmente rilevante e ci prendiamo il tempo che serve". Garavaglia ha quindi precisato che il pacchetto di emendamenti del governo di cui si è parlato finora, fatto di circa una trentina di proposte, potrebbe essere meno corposo. "Mi auguro che siano meno, 30 sono effettivamente tanti, quello che è pronto - ha aggiunto - può essere presentato anche oggi".