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    1. DOMENICA DI URLA, RIGORI NEGATI E DI INGIUSTIZIE INELUTTABILI, DERBY TORINESI DECISI DA ARGENTINI CHIAMATI APACHE E ARBITRI CHE FANNO GLI INDIANI GIRANDOSI DALL’ALTRA PARTE 2. COSÌ ALLA FINE, MENTRE DALLA LIGURIA ARRIVANO I RIVERBERI DELL’ENNESIMA RISSA TRA BALOTELLI E IL RESTO DELL’UNIVERSO, È IL PUGNO DURO DELLA DITTATURA JUVENTINA A DETTAR LEGGE SU UN TORNEO ILLUMINATO DALLA LUCE SINISTRA DEL RIGORE SOLARE COMMESSO DA PIRLO SU EL KADDOURI E L’IGNAVIA DEL SIGNOR RIZZOLI DI BOLOGNA, GIUDICE DELLA CONTESA PIEMONTESE, INCAPACE DI ASSEGNARE IL PENALTY CHE FORSE NON AVREBBE CAMBIATO IL DESTINO COMPLESSIVO MA LO AVREBBE RESO MENO AUTOMATICO 3. INVECE, NELL’IMPUNITÀ CHE SPESSO ACCOMPAGNA LA BANDA BUFFON, LA JUVENTUS LA FA FRANCA E LA ROMA CHE IN ATTESA DEL RECUPERO CON IL PARMA SI ERA PORTATA A MENO SEI VINCENDO A BOLOGNA CON UN GOL DI NAINNGOLAN, PRECIPITA NUOVAMENTE A MENO NOVE


     
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    DAGOREPORT

    Domenica di urla, rigori negati e contestazioni collettive. Domeniche di ingiustizie antiche come il mondo, soliti noti in copertina e presidenti messi sott'accusa. Domenica di derby torinesi decisi da argentini soprannominati apache e arbitri che fanno gli indiani girandosi dall'altra parte. Così alla fine, mentre dalla Liguria arrivano i riverberi dell'ennesima rissa tra Balotelli e il resto dell'universo, è il pugno duro della dittatura juventina a dettar legge su un torneo illuminato dalla luce sinistra dell'ineluttabile.

    TEVEZ E PIRLO IN JUVENTUS TORINOTEVEZ E PIRLO IN JUVENTUS TORINO

    La squadra di Conte piega il Torino con un gol di Tevez, ma negli occhi rimangono il rigore solare commesso da Pirlo su El Kaddouri e l'ignavia del signor Rizzoli di Bologna, giudice della contesa piemontese, incapace di assegnare il penalty che forse non avrebbe cambiato il destino complessivo ma lo avrebbe reso meno automatico. Invece, nell'impunità che spesso accompagna la banda Buffon, la Juventus la fa franca e la Roma che in attesa del recupero con il Parma si era portata a meno sei vincendo a Bologna con un gol di Nainngolan, precipita nuovamente a meno nove.

    Toro, il cuore non basta

    Contro una delle formazioni più in forma del campionato, la Juventus va in vantaggio nel primo tempo. Poi, costretta a indietreggiare fino a un inedito 5-4-1, soffre non poco attraversando una ripresa di pura sofferenza. La Ventura band schiaccia la Juve per quarantacinque minuti giocando un'ottima partita e sprecando (come già nella prima parte) occasioni preziose con Immobile e Kurtic. La Juve ringrazia la sorte, Conte elogia i suoi ad armi deposte e i romanisti, in messianica attesa davanti alla tv, masticano amaro per la mancata svolta.


    O noi o lui

    LESULTANZA DI TEVEZ DOPO IL GOL AL TORINOLESULTANZA DI TEVEZ DOPO IL GOL AL TORINO

    Se a Bologna, Rudi Garcia centra l'obbiettivo cambiando pelle alla sua squadra e volando a più sette sul Napoli atteso stasera dallo scontro interno con il Genoa al San Paolo, il resto del menu offre piatti semplici e piccanti. Salse da golpe messicano all'Olimpico con l'abiura globale nei confronti di Claudio Lotito. Un plebiscito. Un'adunata di piazza. Striscioni, cartelli, urla e fischi. Al grido di "Libera la Lazio", tra una marcia, un saluto romano e la stilizzazione di una catena spezzata. il popolo laziale disconosce il presidente. Lui mantiene la calma: «C'è una regia chiara per farmi vendere la società ma tutti questi che contestano devono farsene una ragione perché io la società non la vendo, anzi la lascerò a mio figlio», ricorda i soldi spesi per rilevare la società: «Nel 2004 ho messo circa 150 miliardi di vecchie lire personali per prendere 1070 miliardi di debiti. La società non è scalabile, è il messaggio che dò a chi vuole che venda" e incassa con sollievo il sofferto 3-2 interno con il Sassuolo di Malesani, sempre più ultimo.

    LESULTANZA DI TEVEZ DOPO IL GOL AL TORINO PIRLO ASAMOAHLESULTANZA DI TEVEZ DOPO IL GOL AL TORINO PIRLO ASAMOAH

    Zona Europa

    A quota 35 punti si issa anche il Milan che dopo la sfortunata notte di Champions con l'Atletico, passa a Genova con la Samp di Mihailovic grazie ai gol di Rami e Taraabt, illuminati acquisti di gennaio. In zona Europa League frena l'Inter fermata dal Cagliari al Meazza sull'1-1 e sorride il Verona avanti di tre reti a Livorno e quasi ripreso nel secondo tempo dalla generosa reazione dei toscani.

    Hotel paura

    TEVEZTEVEZ

    Aspettando l'altro faccia a faccia d'alto bordo tra Parma-Fiorentina, non rimane molto altro. Il pari dell'Udinese con l'Atalanta (un rigore non chiarissimo realizzato da Totò di Natale salva i friulani dal tonfo interno), il successo del Chievo per 2-0 nello scontro diretto con il Catania al Bentegodi e la possibilità di guardare al prossimo turno con interesse. La Juventus è attesa dal Milan di Seedorf fuori dalla sua fortezza, nell'anticipo di sabato la Roma ospita l'Inter. Se non è un turno decisivo, gli somiglia molto.

    JUVE TORINOJUVE TORINO

     

     

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