• Dagospia

    DOMENICA IN SARDEGNA PUÒ CAMBIARE TUTTO! SE ALESSANDRA TODDE, CANDIDATA DEL CAMPO LARGO SCHLEIN+CONTE, VINCESSE, SAREBBE L’INIZIO DELLA FINE PER GIORGIA MELONI, E PD E M5S POTREBBERO SOGNARE UN’ALLEANZA NAZIONALE CONTRO IL GOVERNO DUCIONI – FRANCESCO MERLO: “GIORGIA MELONI HA PROMOSSO SCHLEIN COME AVVERSARIA PERCHÉ PENSAVA DI BATTERLA FACILE, MA LA SOTTOVALUTAVA, ED ELLY SCHLEIN HA FATICATO A LEGITTIMARLA E SFIDARLA PERCHÉ LA SOPRAVVALUTAVA. DUNQUE PER ELLY SCHLEIN LA SARDEGNA È UN’ORDALIA. SE VINCESSE…”


     
    Guarda la fotogallery

    ARTICOLI CORRELATI

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    SCHLEIN, L’ORDALIA DELLA SARDEGNA  

    Estratto da "Posta e risposta - la Repubblica”

     

    ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI

    Caro Merlo, evviva, Elly Schlein, passo dopo passo, ce la sta facendo. Con Giorgia Meloni si sono “riconosciute” avversarie e il solito Conte, che la teneva a distanza, vuole approfittarne e creare il tandem. Domenica in Sardegna tornerà a battere il cuore della sinistra?

    Mirella Cirino — Napoli

     

    Risposta di Francesco Merlo

    Il furbo Conte ha fiutato l’aria e vuole l’accordo nazionale con Elly Schlein perché non è riuscito a sorpassarla a sinistra: bacia la mano che non può tagliare. De Luca ha smesso di insolentirla […].

     

    Se davvero, domenica […] vincesse le regionali in Sardegna, Schlein “diventerebbe” finalmente ciò che è: il segretario; […] conquisterebbe la leadership della sinistra in una vera battaglia, al tempo stesso feroce e modesta, com’è quella tra Alessandra Todde […] e Paolo Truzzu […].

     

    CONTE SCHLEIN CONTE SCHLEIN

    Sono entrambi candidati “alter ego” delle due donne che si sono promosse avversarie. E probabilmente Giorgia Meloni ha promosso Schlein perché pensava di batterla facile, ma la sottovalutava, ed Elly Schlein ha faticato a legittimarla e sfidarla perché la sopravvalutava. Dunque per Elly Schlein la Sardegna è un’ordalia.

     

    Se vincesse, […] domerebbe i vecchi mandarini del partito che, alternando gli osanna e i crucifige, non vorrebbero neppure che la segretaria si candidasse, condannandola alla dissipazione nei poltronifici, all’assedio estenuante dell’apparato, al fuoco lento della mediocrità.

     

    meloni paolo truzzu meloni paolo truzzu

    SCHLEIN EVITA LO STRAPPO SUL LIMITE AGLI INCARICHI STOP DI TODDE AI LEADER: LA SFIDA È TRA NOI SARDI

    Estratto dell’articolo di Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

     

    Ha aperto al confronto interno per il terzo mandato di sindaci e governatori. E subito dopo si è vista chiudere la porta dalla sua candidata in Sardegna all’ipotesi di un comizio unitario. La segretaria del Pd Elly Schlein ieri mattina ha guidato una intensa direzione del partito, costretta ad alcuni equilibrismi.

     

    Nel pomeriggio, dalla Sardegna, ha ricevuto l’alt improvviso: Schlein aveva appena dichiarato di essere disposta a fare il comizio di chiusura della campagna insieme al leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte; ma la candidata della coalizione Alessandra Todde (M5S) non ha guardato in faccia nessuno, tantomeno il suo leader.

     

    GIORGIA MELONI INCONTRA LE OPPOSIZIONI PER IL SALARIO MINIMO GIORGIA MELONI INCONTRA LE OPPOSIZIONI PER IL SALARIO MINIMO

    «Ho avuto la disponibilità di entrambi — ha detto Todde —. Conte è venuto in questi giorni, la Schlein verrà e ne sono felice. Però questa partita è nostra, dei sardi, e sarà una chiusura sarda. Spero con tutto il cuore che la resistenza inizi dalla Sardegna. Il governo nazionale non si può definire diversamente. Questo è un governo di fascisti e va detto». In mattinata la segretaria dem era riuscita nel non facile compito di placare gli animi sullo spinoso tema del terzo mandato. […]

     

    […] «Anche al nostro interno — per Schlein — ci sono sensibilità diverse, ma noi siamo abituati a discutere e confrontarci. Affronteremo tutto insieme, gli amministratori locali sono una linfa vitale». Matteo Ricci, responsabile dei sindaci del Pd, ha preso la palla al balzo su questo tema sul quale con il presidente dell’Anci Antonio Decaro batte da tempo: «Il sì al terzo mandato è una scelta di buon senso, non ci sono limiti per altri livelli istituzionali italiani né per i sindaci in Ue».

     

    GIORGIA MELONI, ELLY SCHLEIN E L ARMOCROMIA - MEME BY USBERGO GIORGIA MELONI, ELLY SCHLEIN E L ARMOCROMIA - MEME BY USBERGO

    «Se si estende il terzo mandato ai Comuni con 15 mila abitanti, non si capisce perché si debba evitarlo per gli altri Comuni e i presidenti di Regione», ha ribadito Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna. Mentre era in corso la direzione, sotto le finestre del Nazareno stavano protestando i giovani del partito. Lamentavano di essere trascurati, che il loro congresso venisse rinviato di continuo. La segretaria dem li ha invitati a salire. E ha spiegato: «Non sta a noi decidere il vostro congresso. Il gruppo dirigente nazionale può accompagnarvi ma non decidiamo le vostre regole». Elly Schlein ha deciso di tornare a Cutro domenica per l’anniversario della strage: «Continuiamo a chiedere: come è potuto accadere?».

    GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN - 8 MARZO - VIGNETTA BY MACONDO GIORGIA MELONI ELLY SCHLEIN - 8 MARZO - VIGNETTA BY MACONDO elly schlein e giuseppe conte - meme by usbergo elly schlein e giuseppe conte - meme by usbergo CONTE SCHLEIN CONTE SCHLEIN GIORGIA MELONI - ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI - ELLY SCHLEIN ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE IN VERSIONE BARBIE E KEN - MEME BY GRANDE FLAGELLO GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport