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Filippo Maria Ricci per gazzetta.it
Il Madrid perde il Clásico e dice addio alla Liga ancora prima di aprire i regali di Natale. Il Barça passa 3-0 al Bernabeu e la Liga la strangola: Atletico a -9, Valencia, in campo tra poco, a -11, Madrid, con una partita da recuperare, addirittura a -14. Lo sprofondo. Le reti di Suarez, Messi (un rigore accompagnato dall’espulsione di Carvajal) e Aleix Vidal nel recupero, hanno chiuso una gara che il Barça ha iniziato soffrendo per poi riuscire con tempo, dedizione e pazienza a liberarsi dalle catene tattiche con cui l’aveva inizialmente legato Zidane.
IDEA KOVACIC — Il Clásico globale è stato avvolto da un bel cielo blu e accolto con natalizia trepidazione. In campo Valverde ha preferito Sergi Roberto a Semedo e Zidane ha avuto il coraggio di inserire Kovacic al posto di Isco. Mossa corretta tatticamente ma meno ideologicamente, almeno in Spagna. Con l’ingresso di Kovacic le due squadre hanno assunto una struttura praticamente identica visto che dall’altra parte per gli infortuni di Dembélé e Alcacer c’è Paulinho. Kovacic in agosto aveva marcato Messi, oggi inizialmente si è sistemato più avanti, nella zona di Busquets. E la mossa ha funzionato.
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PALO DI BENZEMA — Il Barcellona non riusciva a tenere la palla come di consueto e ha rimediato il primo angolo al 23’ e il primo tiro addirittura alla mezz’ora. Una gran girata di Paulinho respinta brillantemente da Keylor Navas. Il lancio, perfetto, era stato di Messi che poi ha di nuovo innescato il brasiliano tuttofare che ha impegnato ancora Navas con un plastico colpo di testa. In mezzo alle due occasioni blaugrana Ter Stegen ha salvato su Ronaldo e poi è stato salvato dal palo su un colpo di testa di Benzema imbeccato da Marcelo. Le quattro occasioni principali di un primo tempo a lungo frenato, col Madrid in controllo e il Barça in affanno, incapace di uscire dalla propria area con la consueta tranquillità e brillantezza. I catalani hanno chiesto un rigore per un contatto tra Carvajal e Piqué in area, ci poteva stare.
CAMBIO RADICALE — Quando Kovacic ha progressivamente arretrato la posizione iniziando a marcare Messi invece di Busquets il Barça ha alzato baricentro e percentuale di possesso. E ha trovato il vantaggio: Busquets ha danzato intorno a Kroos e lanciato Rakitic che è corso verso l’area indisturbato, con Kovacic che si è defilato per seguire Messi lasciando spazio prezioso. Scarico su Sergi Roberto che da destra ha trovato Luis Suarez sul secondo palo, piattone e gol.
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CAOS E CHIUSURA — Il Madrid si è innervosito: Ramos ha dato una manata da rosso a Suarez e poi la squadra di Zizou è stata bombardata nell’incredibile azione che ha portato al 2-0: Messi per Suarez, gran parata di Navas, ancora loro e l’uruguaiano ha preso il palo, altro rimbalzo blaugrana, conclusione di Paulinho parata da Carvajal, con la palla che è poi finita in rete. L’arbitro ha fischiato il rigore ed espulso il difensore, Messi ha trasformato per arrivare a 25 gol nel Classico e a 54 nel 2017, uno in più di Ronaldo. Nel recupero ha poi offerto l’assist ad Aleix Vidal, appena entrato. Messi ha festeggiato con grande enfasi, al Madrid resta solo la rabbia.
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