• Dagospia

    DON RUGGERO MEJO DI JOHNNY LO ZINGARO – LA FUGA IN TAXI DELL’EX PARROCO CONDANNATO PER PEDOFILIA – IL SACERDOTE E’ EVASO DAI DOMICILIARI IN CLINICA A GENZANO – RINTRACCIATO IERI SERA AL SAN RAFFAELE DI MILANO DOPO IL CONTATTO CON IL SUO AVVOCATO: PER LUI E' SCATTATA LA REVOCA DEI DOMICILIARI. ORA E' PIANTONATO...


     
    Guarda la fotogallery

    Alessia Marani per il Messaggero

     

    Don Ruggero Conti Don Ruggero Conti

    Don Ruggero Conti come Johnny lo zingaro, fuga in taxi per evadere dalla galera. Il prete pedofilo di Selva Candida martedì pomeriggio si è infilato su un'auto bianca ed è sparito nel nulla. Sapeva che a momenti i carabinieri sarebbero arrivati nella casa di cura di Genzano dov'era detenuto ai domiciliari per motivi di salute, per portarlo in carcere a scontare 11 dei 14 anni e 2 mesi a cui era stato condannato per violenze sui minori.

     

    Come Giuseppe Mastini, l'ergastolano che negli anni 80 terrorizzò Roma tra spari e morti ammazzati, si è reso protagonista di una rocambolesca fuga durata ben tre giorni. Fino a ieri sera quando i carabinieri l'hanno rintracciato a Milano, di nuovo all'interno di una struttura sanitaria. Dai Castelli Romani al Nord, come Johnny lo zingaro che era arrivato fino a Genova, come un boss, con la stessa determinazione e spavalderia di un malavitoso di rango.

    JOHNNY LO ZINGARO JOHNNY LO ZINGARO

     

    LA CACCIA ALL'UOMODa martedì i militari di Velletri e del comando provinciale della Capitale hanno cercato l'ex sacerdote senza un attimo di tregua. L'uomo aveva approfittato dell'apertura dei cancelli della clinica psichiatrica Von Biesenthal dove si trovava per allontanarsi a piedi fino alla piazza del paese dove ha preso il taxi diretto a Roma. Da qui il treno per Milano.

     

    I militari hanno tracciato il suo telefono cellulare, ricostruendo quel fulmineo passaggio in taxi che aveva incautamente pagato con una carta di credito. Poi la conferma arrivata anche dal difensore dell'ex prelato: don Ruggero non sta bene ed è a Milano, al San Raffele. Chissà se Don Ruggero quella fuga l'aveva ideata da giorni, magari immaginata fin da quando era ancora detenuto in un'altra clinica a Viterbo, o se è stato solo un guizzo alla ricerca della libertà perduta sotto il peso delle testimonianze di quei ragazzini violati che, udienza dopo udienza, lo hanno inchiodato alle sue responsabilità.

     

    Don Ruggero Conti Don Ruggero Conti

    IL PASSATOL'ex sacerdote fu arrestato nel giugno 2008 mentre era in procinto di partire alla volta di Sydney per partecipare, con alcuni ragazzi, alla Giornata mondiale della Gioventù. Era accusato di avere molestato 7 bambini per dieci anni mentre era parroco della chiesa della Natività di Maria Santissima, a Selva Candida. Squallidi abusi consumati quando i piccoli erano all'oratorio o ai campi estivi. Nel corso delle indagini spuntarono fuori altre tristi storie, addirittura risalenti a vent'anni prima quando non aveva ancora preso i voti e lavorava all'oratorio di Legnano, in Lombardia. «Non sono un mostro, sono innocente» provò a difendersi.

     

    Altri genitori, increduli lo difesero. La sua storia imbarazzò persino il Campidoglio con Gianni Alemanno sindaco, per il quale don Ruggero fu responsabile delle politiche familiari in campagna elettorale. In primo grado il parroco, che nel 2011 fu sospeso dal sacerdozio, fu condannato a 15 anni e 4 mesi, ridotti a 14 anni e 2 mesi in appello e confermati nel 2015 in Cassazione. Per lui è scattata la revoca dei domiciliari, ora è piantonato a Milano. 

    don ruggero conti don ruggero conti JOHNNY LO ZINGARO JOHNNY LO ZINGARO

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport