ANSA.IT
Donald Trump potrebbe essere incriminato dopo che lascia la Casa Bianca: lo ha detto al Congresso l'ex procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller.
L'ex procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller ha respinto l'affermazione di un "totale esonero" del presidente Donald Trump nelle sue indagini. "Non è quello che il mio rapporto dice", ha affermato.
ROBERT MUELLER JAMES COMEY
Nella sua testimonianza al Congresso, l'ex procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller ha detto di aver trovato prove insufficienti della colpevolezza di Donald Trump nella cospirazione con i russi e ha sottolineato che cospirazione e collusione non sono sinonimi. Mueller ha spiegato che la sua indagine "non ha affrontato la collusione, che non è un termine legale", contraddicendo così quanto sostenuto da Trump. Mueller ha aggiunti che nonostante 10 potenziali istanze di ostruzione della giustizia, "in base alle linee guida del ministero della giustizia (che impediscono di incriminare un presidente in carica, ndr), abbiamo deciso di non prendere una decisione se il presidente ha commesso un crimine".
ROBERT MUELLER
Trump - ha fatto sapere Mueller - rifiutò di farsi interrogare dal suo team.
"La nostra indagine - ha detto ancora Mueller - ha scoperto che il governo russo interferì nelle nostre elezioni in modo vasto e sistematico".
Il suo rapporto non ha concluso che Donald Trump non ha commesso ostruzione della giustizia, ma ''le sue indagini sul Russiagate non sono mai state limitate o ostacolate''.
Mueller ha spiegato che la sua indagine "non ha affrontato la collusione, che non è un termine legale", contraddicendo così quanto sostenuto da Trump. Mueller ha aggiunti che nonostante 10 potenziali istanze di ostruzione della giustizia, "in base alle linee guida del ministero della giustizia (che impediscono di incriminare un presidente in carica, ndr), abbiamo deciso di non prendere una decisione se il presidente ha commesso un crimine".
donald trump putin sex