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    “DONNETTA”, “BUNGA BUNGA”, “NIPOTE DI MUBARAK”, VAI A FARE LA CALZA A CASA” - INSULTI SESSISTI SULLA PAGINA FACEBOOK DEL M5s ALLA DEPUTATA DI FORZA ITALIA MATILDE SIRUASANO - IN AULA ACCUSE AI 5 STELLE – IL PRESIDENTE DELLA CAMERA FICO: "OFFESE INDEGNE" – E LA BOLDRINI ATTACCA SALVINI - VIDEO


     
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    http://www.ilgiornale.it/video/politica/insulti-sessisti-siracusano-boldrini-attacca-salvini-pratica-1608479.html

     

    1. ECCO GLI INSULTI A MATILDE SIRACUSANO

    «Donnetta», «Bunga, bunga», «igienista dentale», «nipote di Mubarak», «nullità», «vai a lavare i piatti», «cretina», «cortigiana», «vai a casa a fare la calza»...

     

     

    2. INSULTI A MATILDE SIRACUSANO

    Fabrizio Boschi per il Giornale

     

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    Quando aveva poco meno di vent' anni, Matilde Siracusano tentò il concorso di Miss Italia dalla sua Sicilia. Poi si laureò con successo e conseguì un master. A Roma arrivò alla Camera dei deputati come assistente parlamentare, lavoro che fece per sette anni. Qualcuno deve averne poi parlato a Silvio Berlusconi che la candidò con Forza Italia nel collegio uninominale di Messina. E alla Camera ci è tornata, così, da deputata, a 33 anni. Ma per certa gente, frustrata e inappagata, se hai un aspetto fisico gradevole, allora diventi la vittima prescelta. Invidia.

     

    Questo è successo all' onorevole Siracusano, colpevole di avere dato in aula una lezione di storia sull' esperienza politica di Silvio Berlusconi criticando il ddl anti-corruzione, e per questo da una settimana bersaglio di insulti sessisti e minacce di morte a corredo di un bizzarro montaggio nel blog dei 5Stelle. Ancora ieri quei commenti schifosi non erano stati rimossi e, com' è stato ribadito in aula, il movimento non ha alcuna intenzione di farlo. Frasi irripetibili che la deputata azzurra ha voluto condividere «per testimoniare il significato di violenza di genere.

     

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    L' istigazione all' odio sociale, alla violenza verbale e all' aggressione e la diffamazione a mezzo social, sono la peggiore politica che si possa esprimere e si tratta di una tendenza pericolosa che tutti insieme dobbiamo combattere», dice la Siracusano.

     

    E ieri alla Camera è scoppiata la bagarre durante l' intervento di Francesco Paolo Sisto, onorevole di Forza Italia, che ha accusato i grillini di quegli insulti che, dalla rete e dal blog del M5s, hanno investito la collega: «Un parlamentare ha il pieno diritto di esprimere le proprie opinioni senza per questo incorrere addirittura in minacce di morte e in insulti sessisti mossi, a raffica, su uno strumento come il blog grillino che qualcuno vuole ancora definire di democrazia.

     

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    Chiedo alle colleghe 5 Stelle di leggere ciò che è stato scritto e di dirci se è legittimo che sieda in quest' aula chi, non provvedendo alla cancellazione di quelle espressioni, ne è corresponsabile». Anche il portavoce di Forza Italia Giorgio Mulè si è unito al coro: «Ancora una volta i 5Stelle hanno rivelato la loro natura intrinsecamente e vergognosamente antidemocratica. I grillini sono i mandanti morali di questa volgarissima aggressione e chi ha aggredito Matilde Siracusano è un vigliacco al pari di chi lo copre».

     

    Durante la seduta - sotto il controllo della presidente di turno Mara Carfagna che ha invitato il Movimento 5 Stelle a «riflettere su questa deriva» - hanno manifestato la loro solidarietà alla collega Emanuele Fiano (Pd), Laura Boldrini e Rossella Muroni (Leu) e il gruppo di Fratelli d' Italia. La Lega è rimasta in silenzio. Il capo gruppo del M5s, Francesco D' Uva, ha solo detto che dal suo gruppo non era arrivato alcun attacco personale alla collega di Forza Italia.

     

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    Il presidente della Camera Roberto Fico (M5s) invece difende la deputata: «Bisogna combattere la visione di una società maschilista».

    «Un ringraziamento - scrive la Siracusano - a Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Maria Tripodi e Patrizia Marrocco per avermi espresso solidarietà e a tutti i colleghi che in altre forme mi hanno manifestato vicinanza». Ma da Di Maio & Co. nemmeno una parola.

     

     

     

     

     

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