Camilla Conti per “la Verità”
Sergio Erede
Classe 1940, fiorentino di nascita, appassionato di trenini elettrici tanto da avere pure investito anni fa in una società che li produce, Sergio Erede è il più noto avvocato d' affari d' Italia. Di certo un pioniere nel settore con il suo studio Erede Bianchi specializzato in fusioni e acquisizioni fondato nel 1969, quando aveva solo 29 anni, dopo un' esperienza a capo dell' ufficio legale dell' Ibm.
carlo de benedetti
Perfettamente bilingue italiano inglese, possiede anche la lingua e il diritto francesi. E un curriculum di studi blasonato: si laurea in giurisprudenza, con lode, a Milano nel '62; master ad Harvard nel '64 e primi lavori a Boston e New York. L' ascesa diventa rapida con la Erede e associati, che alla fine degli anni Novanta - quando anche in Italia sono nati i grandi studi d' affari sul modello delle law firm anglosassoni - ha contribuito a dar vita a Bonelli Erede Pappalardo insieme a Franco Bonelli e Aurelio Pappalardo.
FRANCO BONELLI
enel e finmeccanica
La carriera - e la fama - se l' è costruita sul campo al fianco di big dell' industria e della finanza degli ultimi 40 anni. A cominciare dal primo grande cliente, Carlo De Benedetti, con il quale gestirà l' agonia di Olivetti e la nascita di Omnitel, futura Vodafone. Roberto Colaninno lo tiene con sé e insieme architettano l' Opa Telecom. La madre di tutte le scalate, dicono alcuni; il peccato originale che carica il gruppo di quei debiti che ancora oggi l' appesantiscono, dicono altri.
Nel suo trackrecord ci sono anche l' Opa Generali/Ina, la privatizzazione di Autostrade e Aeroporti di Roma, le quotazioni di Enel e Finmeccanica. Erede non si è mai tirato indietro quando gli sono stati offerti posti nei cda di aziende come Bnl, Interpump, l' Espresso, Manetti & Roberts, Manuli Rubber, Marzotto, Sintonia e Luxottica.
urbano cairo
In base ai dati elaborati da Legal community, Bonelli Erede si conferma anche nel 2018 lo studio con il fatturato più elevato, con 166 milioni di euro. E nel 2019 si è fuso con Lombardi associati dando vita a una delle maggiori law firm italiane. L' avvocato Erede, che il prossimo 14 agosto spegnerà 80 candeline sulla torta, sembra però aver perso il suo tocco magico come ha fatto notare qualche giorno fa il sito Lettera43 guardando alle ultime due partite giocate contro avversari forse più agili e scaltri.
La prima nella squadra di Urbano Cairo impegnato, come presidente e ad di Rcs, nell' arbitrato per la contestata cessione per 120 milioni della sede del Corriere della Sera di via Solferino a Blackstone nel 2013, oggetto di una causa del fondo Usa verso il gruppo editoriale.
Giuseppe Iannaccone
Un match complicato tanto che Erede, legale di Rcs insieme a Francesco Mucciarelli (Francesco Gatti, Carlo Pavesi e Giuseppe Iannaccone assistono invece il fondo americano) ha suggerito al suo cliente di farsi dare una manleva che il cda del gruppo editoriale ha approvato lo scorso 28 gennaio facendosi quindi eventualmente carico anche dei milioni della causa intentata proprio nei confronti di Cairo.
stephen schwarzman 1
Una scelta per altro finita sotto il faro della Consob per la tempistica con la quale si è arrivati al cda convocato il 21 agosto in tarda serata - diversi erano i consiglieri assenti visto il periodo vacanziero e l' orario notturno - durante il quale è stata presa la decisione, non comunicata immediatamente al mercato ma solo diversi mesi dopo e in seguito a indiscrezioni di stampa.
alberto nagel carlo messina
Il parere del collegio arbitrale sulla validità o meno dell' atto di cessione dei palazzi è atteso nel mese di marzo e sarà decisivo per le sorti dell' intero scontro legale in atto, visto che alla Suprema corte di New York è congelata, per ora, la causa per risarcimento danni (600 milioni) depositata dal fondo guidato da Stephen A. Schwarzman. La vicenda è attentamente monitorata da Intesa Sanpaolo, che detiene gran parte del debito di Rcs, La stessa Intesa capitanata da Carlo Messina che ha sparigliato un' altra grande partita che vede in campo l' avvocato Erede, da sempre il legale di fiducia di Leonardo Del Vecchio: quella su Mediobanca.
Del Vecchio
L' inedito asse tra Cà de Sass e Piazzetta Cuccia che si è formato per preparare l' offerta pubblica su Ubi è destinato a cambiare gli equilibri nel salottino dei soci di Mediobanca dove negli ultimi mesi ha creato scompiglio l' ingresso rumoroso del patron di Luxottica che ha rastrellato il 9,88% diventandone primo azionista e aspirando a cambiarne la governance in vista dell' assemblea di ottobre chiamata a rinnovare il cda.
sergio erede
Del Vecchio, che con il capitano di Intesa non ha di certo buoni rapporti, ora potrebbe essere messo più agilmente in un angolo dall' ad Alberto Nagel, con il placet di altri azionisti come la Mediolanum di Ennio Doris che non a caso ha già «benedetto» con entusiasmo l' operazione.
Ma Erede sullo sfondo di questa sfida gioca con due maglie: quella di Del Vecchio e anche quella di co counsel legale di Ubi nella trattativa sull' ops di Intesa (assistita dallo studio Pedersoli). Riuscirà a ritrovare il tocco magico sbloccando le impasse su entrambi i fronti?
vecchi salotti
MASSIAH LETIZIA MORATTI
Certo, i tempi sono cambiati. Il mercato è diverso e i vecchi salotti non ci sono più. «C' è una sproporzione tra quello che eravamo abituati a fare negli anni Novanta e Duemila e le griglie anche operative di oggi», dice un altro avvocato d' affari di lungo corso alla Verità il quale ricorda «che la specialità di Erede è sempre stata la stesura dei contratti, più che il societario o il fiscale e che un tempo assieme al fiuto "tecnico" l' avvocato ha spesso goduto di ottime relazioni con alcune parti politiche».