Dagonota

ASSEMBLEA CONFINDUSTRIA

Tra i Poteri nazionali s’è diffusa una certa apprensione, per non dire paura, nei confronti di Matteo Renzi. Sono ormai due anni e mezzo che il Ducetto da Rignano s’è insediato a Palazzo Chigi. Ha avuto, cioè, tutto il tempo per inserirsi nei gangli del potere pubblico. Soprattutto in quello degli apparati si sicurezza.

LA SEDE DI MEDIOBANCA

Con questa formula asettica vengono chiamati (da quelli che parlano bene) i servizi segreti. Ogni giorno, il premier cazzone riceve dai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza, dalla Polizia, dai Servizi veri e propri dossier, rapporti, relazioni - insomma, spiate - sugli uomini più in vista del Paese.

servizi segreti

Il problema è che per fare il figo con i rappresentanti dei Poteri vari e avariati, ogni volta sbraga. Insomma, anche su questo punto somiglia a Berlusconi. Pure il Banana non riusciva a tenere un segreto o si tratteneva da una battuta. Il risultato era, ed è, evidente: terrorizzarli, con l’idea di tenerli in pugno.

CARABINIERI

Però, come al Cav, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Servizi segreti non rivelano al premier toscano i segreti che intercettano su di lui. E si è vista com’è andata a finire... 

GUARDIA DI FINANZA