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    SI SCRIVE PRIVACY, SI LEGGE PROVACI - DOPO FACEBOOK E LINKEDIN, IN RETE ANCHE IL DATABASE DI CLUBHOUSE - UN NOTO FORUM DI HACKER HA DIFFUSO  INFORMAZIONI INERENTI A 1,3 MILIONI DI UTENTI DEL SOCIAL - I DATI SAREBBERO GIÀ DISPONIBILI PUBBLICAMENTE - EGITTO, ITALIA E STATI UNITI I PAESI PIU’ COLPITI DALLA FUGA DI DATI DI 533 MILIONI DI PROFILI FACEBOOK: L'89,01% COL PROPRIO NUMERO DI CELLULARE...


     
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    clubhouse clubhouse

    Da “Ansa”

     

    Dopo Facebook e LinkedIn, anche Clubhouse al centro di una notizia di diffusione di dati, che però la piattaforma solo voce smentisce sia una violazione o un furto di dati.

     

    IL TWEET DI CLUBHOUSE IL TWEET DI CLUBHOUSE

    Nei giorni scorsi i ricercatori di Cyber News hanno diffuso la notizia secondo la quale in un noto forum di hacker sarebbe stato pubblicato un database con informazioni inerenti 1,3 milioni di utenti di Clubhouse, ottenuti attraverso la tecnica dello 'scraping', cioè una esflitrazione di dati automatica, attraverso un software.

     

    Stando alle dichiarazioni della società, diffuse attraverso il profilo ufficiale Twitter, non sarebbe stato registrato nessun 'data breach' o alcuna violazione ai danni della piattaforma e i dati pubblicati da presunti hacker erano già disponibili pubblicamente e chiunque poteva accedervi tramite la loro Api ufficiale, cioè l'interfaccia di programmazione dell'applicazione.

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    Clubhouse è un social network solo voce e in streaming, è stato lanciato un anno fa ma ha conosciuto una popolarità all'inizio di quest'anno grazie ad un finanziamento che ha fatto aumentare il valore della piattaforma. Secondo recenti indiscrezioni, Twitter avrebbe cercato di comprare Clubhouse per 4 miliardi di dollari, acquisto che non è poi andato a buon fine.

     

    Nel frattempo sia Twitter, sia Facebook, sia una serie di altri social hanno copiato la funzione solo voce di Clubhouse.

     

    FACEBOOK: EGITTO, ITALIA E USA I PIÙ COLPITI DA FUGA DATI

     

    Da “Ansa”

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    Egitto, Italia e Stati Uniti sono i paesi con il maggior numero di utenti interessati dalla fuga di dati di 533 milioni di profili Facebook tornata alla ribalta qualche giorno fa e per cui il Garante italiano della Privacy ha aperto una istruttoria.

     

    A fare un'analisi i ricercatori della società Surfshark. Si tratta in media - spiegano - di cinque tipi di dati per utente e includono numeri di telefono, ID Facebook, nomi completi, luoghi, date di nascita, biografie e alcuni indirizzi e-mail.

     

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    Nello specifico, secondo l'analisi, sono trapelati i dati di 44.833.547 utenti egiziani, 35.677.377 italiani, 32.315.282 americani e 28.804.686 sauditi. Nel Regno Unito sono interessate 11.522.327 di persone. Gli altri paesi più colpiti sono Francia, Turchia, Marocco, Colombia, Iraq e Sud Africa.

     

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    Le specifiche di ciò che è trapelato esattamente da questa fuga di dati variano da vittima a vittima. Ad esempio, spiegano i ricercatori, solo per il 4,76% dei profili c'è stata una esposizione dell'indirzzo email, invece per ben l'89,01% del proprio numero di cellulare.

     

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    L'analisi di Surfshark ha rilevato che il set di dati consente anche di abbinare nomi e numeri di telefono con i dati sulla posizione (esposti nel 60,58% dei casi) e i nomi dei datori di lavoro (esposti nel 18,3% dei casi), mettendo le persone a rischio di 'spear phishing', in pratica delle truffe.

     

    "Questo è un invito agli utenti a essere più guardinghi. Sia si tratti di sms, e-mail o altri mezzi da cui si ricevono messaggi, va controllato sempre il mittente, link e file allegati, gli errori grammaticali, il tono di urgenza e le offerte che sono troppo belle per essere vere", spiega il ricercatore di Surfshark Goddy Ray.

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    La fuga di dati di Facebook risale al 2019, il database è stato messo in vendita circa due mesi fa e pochi giorni fa è tornato disponibile online, ma gratuitamente. Il Garante privacy ha invitato le persone a prestare attenzione ad anomalie sul proprio cellulare.

     

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