• Dagospia

    CONFLITTO A FUOCO - SI DIMETTE WALTER RICCIARDI, PRESIDENTE DELL'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ: DOPO IL SERVIZIO DELLE ''IENE'' E LE DENUNCE DEL CODACONS IL SUO CONFLITTO D'INTERESSI ERA FINITO PURE SUL ''BRITISH MEDICAL JOURNAL'' (ECCO L'ARTICOLO) - SI ERA FATTO FINANZIARE I PROGETTI DA CASE FARMACEUTICHE ANCHE DOPO ESSERE STATO NOMINATO ALL'ENTE PUBBLICO DALLA LORENZIN


     
    Guarda la fotogallery

     

     

    https://www.iene.mediaset.it/

     

    Walter Ricciardi si è dimesso da presidente dell'Istituto superiore di sanità.Lo ha reso noto lo stesso Ricciardi questa mattina, durante il consiglio di amministrazione dell'Istituto superiore di sanità, in cui ha comunicato che dal primo gennaio non sarà più presidente. 

     

    Vi abbiamo parlato dei presunti conflitti d'interesse di Walter Ricciardiproprio nel corso dell'ultima puntata de Le Iene. In seguito alle nostre rivelazioni sui rapporti di Ricciardi con alcune case farmaceutiche e con una società di lobbying, il Codacons ha presentato una diffida urgente all'Autorità nazionale anticorruzione in cui chiede di pronunciarsi con urgenza "sulla possibile incompatibilità di Walter Ricciardi" con il suo incarico pubblico. E la nostra inchiesta è stata ripresa anche dal British Medical Journal, prestigiosa rivista scientifica, che quindi ha fatto rimbalzare la questione dei conflitti di interesse del presidente dell'ente di ricerca e controllo sulla sanità pubblica a livello internazionale. Tutto questo potrebbe aver spinto Walter Ricciardi a rassegnare le dimissioni?

    walter ricciardi walter ricciardi

     

    Andiamo con ordine. Nella puntata de Le Iene dell'11 dicembre abbiamo mandato in onda l'inchiesta di Roberta Rei e Marco Occhipinti. Nel servizio abbiamo spiegato come Walter Ricciardi abbia fatto da consulente per farmaci e vaccini per diverse case farmaceutiche. Consulenze legittime, per carità, ma comunicate soltanto alla Commissione europea, per un suo incarico in ambito sanitario. Delle consulenze, però, non c'è alcuna traccia nel suo curriculum pubblicato sul sito dell'Istituto superiore di sanità. Ma c'è di più. Uno dei vaccini per cui ha fatto da consulente, quello contro il meningococco B, è lo stesso per cui Walter Ricciardi si è speso per renderlo obbligatorio nel corso dell'approvazione della nuova legge sui vaccini. A dispetto del parere dello stesso istituto di cui era presidente. Alla fine il vaccino contro il meningococco B è passato solo come fortemente raccomandato. 

     

    Ma non è finita qui. Walter Ricciardi ha collaborato con delle riviste di una società di lobbying in campo sanitario, la Altis OPS. Anche qui, tutto legittimo. C'è un però. Ha collaborato anche mentre era a capo dell'Istituto superiore di sanità, interrompendo il rapporto con la società soltanto a metà del 2015. E di questa collaborazione non c'è traccia né sul suo curriculum pubblicato sul sito dell'ente italiano, né sulla dichiarazione di conflitti di interesse consegnata alla Commissione europea, dove invece bisogna trascrivere tutti i rapporti. Perché quella omissione? E come può il presidente di un ente pubblico in ambito sanitario collaborare con una società di lobbying, la cui missione è facilitare le aziende a vendere i propri farmaci?

     

    Roberta Rei era andata a porre queste domande a Walter Ricciardi, che aveva negato ogni conflitto di interesse e che aveva detto di aver rispettato le leggi vigenti. Stessa cosa che ha risposto al British Medical Journal, una delle più prestigiose riviste scientifiche al mondo, che a seguito dell'inchiesta de Le Iene ha pubblicato un articolo il 17 dicembre dal titolo "Un alto dirigente della sanità pubblica italiana affronta le accuse di non aver reso pubblici i suoi rapporti con le case farmaceutiche". 

    VACCINAZIONE VACCINAZIONE

     

    Nell'articolo viene citata l'inchiesta de Le Iene e l'ulteriore mossa del Codacons contro Ricciardi, a seguito delle nostre rivelazioni. L'associazione dei consumatori, infatti, si è rivolta nuovamente all'Autorità nazionale anticorruzione per chiedere di esprimersi sull'incompatibilità di Ricciardi a guida dell'ente pubblico, "tenendo conto dei rapporti intercorsi tra lo stesso e l’industria farmaceutica dei vaccini e delle prove depositate agli atti dall’associazione". 

     

    E fra queste prove ci sono nuovi elementi sui rapporti fra il presidente dimissionario dell'Istituto superiore di sanità e le case farmaceutiche. In particolare, il Codacons pubblica diverse iniziative a cui Ricciardi ha preso parte a vario titolo mentre era a capo dell’Iss come commissario straordinario e da cui emergono anche "transazioni direttamente a favore del prof. Ricciardi da parte di note case farmaceutiche produttrici di vaccini". Fra queste transazioni anche diversi pagamenti direttamente all'università Cattolica del sacro cuore per dei progetti sponsorizzati dallecase farmaceutiche. Università dove Ricciardi ha dichiarato che tornerà a insegnare. 

     

    Che le polemiche intorno ai presunti conflitti d'interesse di Walter Ricciardi abbiano contribuito a spingerlo alle dimissioni? La cosa certa, di tutta questa storia, è che chi è a capo degli enti pubblici deve essere libero da conflitti di interesse. E l'unica arma per ottenere la fiducia dei cittadini in questioni così delicate come quelle sanitarie, come per esempio sui vaccini, è la trasparenza. E quindi rendere noti tutti i rapporti lavorativi e non con case farmaceutiche ed enti. Per allontanare ogni minimo sospetto.

     

    vaccini vaccini

     

     

    1. PRESIDENTE IST.SUPERIORE SANITÀ RICCIARDI SI È DIMESSO

     (ANSA) - Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), Walter Ricciardi, si è dimesso. Dopo oltre 4 anni alla guida del maggiore Istituto di ricerca sanitaria italiano, Ricciardi ha rassegnato le dimissioni al ministro della Salute Giulia Grillo, anticipando di vari mesi la scadenza prevista dell'incarico, fissata ad agosto 2019. Nel luglio 2014, Ricciardi è stato nominato commissario dell'Iss ed un anno dopo, a settembre 2015, l'allora ministro della Salute Lorenzin lo nominò presidente. L'incarico ha una durata di 4 anni.

     

     

    1. ISS, ORA PROBABILE COMMISSARIO E POI BANDO PUBBLICO

     (ANSA) - Una fase commissariale, per assicurare l'ordinaria amministrazione, e successivamente un eventuale bando pubblico di nomina. Potrebbe essere questo, secondo quanto si apprende, il futuro scenario per la guida dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) dopo le dimissioni del presidente Walter Ricciardi. Per il maggiore istituto di ricerca sanitaria, dunque, potrebbe prospettarsi una nomina per il futuro presidente attraverso bando pubblico, come già accaduto, per decisione del ministro della Salute Giulia Grillo, per l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

     

     

    CODACONS: ECCO

     

     

    walter ricciardi walter ricciardi

    1. L'INCHIESTA DELLE ''IENE'' SU RICCIARDI FINISCE ANCHE SUL ''BRITISH MEDICAL JOURNAL''

    Dal sito dell'Ordine Nazionale dei Biologi: https://www.onb.it/

     

     

    Di seguito, la traduzione italiana dell’articolo pubblicato sul The Bmj a firma Michael Day, in cui si affronta il caso del presunto “conflitto d’interesse” di Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

     

    Si è riaccesa la discussione sui conflitti di interessi di uno dei più alti funzionari italiani della sanità pubblica, con nuove affermazioni secondo cui lo stesso non sarebbe riuscito a rivelare i guadagni con le case farmaceutiche. Il Codacons, principale gruppo nazionale per i diritti dei consumatori, ha pubblicato, questa settimana, i rapporti tra Walter Ricciardi, capo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), e l’industria farmaceutica

    roberta rei roberta rei

     

    L’associazione dei consumatori ha sostenuto che Ricciardi dovrebbe essere indagato per aver ricevuto 4.000 € (£ 3600, $ 4500) per aver parlato con lo staff di Pfizer nel 2017, nonché per il suo coinvolgimento in un progetto sponsorizzato da Pfizer e Janssen-Silage con la facoltà di medicina dell’Università Cattolica “Sacro Cuore” di Milano, per un pagamento di sponsorizzazione di 400 € da parte di GlaxoSmithKline nel novembre 2017 e per il suo ruolo di “direttore scientifico” in un progetto di Abbvie che prevedeva un pagamento di 58.250 € all’università di Milano.

     

    Il 9 dicembre il programma televisivo “Le Iene” ha riproposto le denuncia del Codacons e ne ha aggiunto delle “nuove”, tra cui l’accusa secondo cui Ricciardi non avrebbe dichiarato di aver lavorato per la ditta farmaceutica Altis, fatto, questo, avvenuto dopo la sua nomina a capo dell’ISS.

     

    In una dichiarazione a “The BMJ”, Ricciardi ha detto: “Nella mia lunga carriera nazionale e internazionale ho sempre dichiarato posizioni scientifiche in collaborazione con aziende farmaceutiche, in linea con le norme nazionali e internazionali che sono state richieste”. Ha anche detto di essere stato precedentemente autorizzato dall’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) e ha negato che le ultime accuse contro di lui minerebbero ulteriormente la fiducia dell’opinione pubblica italiana nella vaccinazione.

    carlo rienzi carlo rienzi

    Tuttavia, il Codacons questa settimana ha dichiarato: “Il Codacons sta chiedendo all’Anac di decidere con urgenza sulla possibile incompatibilità di Walter Ricciardi, dati i suoi legami con i produttori di vaccini e le prove presentate dalla nostra associazione”.

     

    La politica di salute pubblica rispetto alla vaccinazione è stata fonte di controversie in Italia per diversi anni. Nel 2015 il BMJ ha riferito di come un esperto italiano di vaccini che criticava il piano per l’espansione del programma nazionale di vaccinazione in Italia, fosse stato minacciato di azioni legali da parte di organi “ufficiali”, in campo medico, del governo.

    Vittorio Demicheli, del Cochrane Collaboration Vaccines Field, ha detto che i piani per introdurre vaccini contro il Papillomavirus umano per maschi, Rotavirus per bambini e Herpes zoster e Polisaccaridipneumococcici per gli anziani erano troppo costosi o mal consigliati, e ha messo in dubbio i motivi alla base il nuovo programma, che è stato indicato in programma che includeva Ricciardi.

     

    Il clima in Italia è stato reso più febbrile da un governo populista, di cui alcuni membri hanno messo in dubbio il valore della vaccinazioneMatteo Salvini, ministro degli Interni e vice primo ministro, ha definito i vaccini “inutili e in molti casi pericolosi”.

    amelia beltramini amelia beltramini

    Francesco Longo, esperto di politica sanitaria dell’Università “Bocconi” di Milano, ha affermato che la polemica è stata, in larga misura, il risultato di scontri politici e che i gruppi cosiddetti “scettici” avrebbero chiesto al governo populista di rimuovere Ricciardi dall’ISS.

     

    La scorsa settimana la coalizione populista ha fatto precipitare la già confusa posizione italiana sulla vaccinazione in una maggiore incertezza rimuovendo 30 medici e scienziati del Consiglio Superiore di Sanità. Questa settimana un gruppo di avvocati e dottori che si autodefiniscono Vaccino Veritas ha pubblicato una lettera aperta al ministro della salute sul sito delle terapie alternative www.informasalus.it, che include una sezione sull’omeopatia animale, chiedendo il licenziamento di Ricciardi. 

    walter ricciardi 2 walter ricciardi 2

     

    Longo ha aggiunto: “C’è il pericolo che questa polemica minacci ulteriormente la fiducia dell’opinione pubblica in un momento in cui questo governo populista ha fatto commenti ambigui sui vaccini. “Certo, lui (Ricciardi, ndr) avrebbe dovuto dichiarare tutti i pagamenti. Ma in un certo senso l’argomento contro Ricciardi è specioso. Non ci possono essere molti esperti nella sua posizione che non hanno ricevuto pagamenti dalle compagnie farmaceutiche”.

     

    In ogni caso, ha precisato “il governo populista userà questo come una scusa per cercare di sbarazzarsi di lui. I veri perdenti in questo saranno i bambini che sviluppano il morbillo. E Ricciardi ha ragione nel dire che far vaccinare i bambini è una priorità per la salute “.

    Il tasso di copertura del vaccino contro morbillo, parotite e rosolia in Italia è diminuito dal 90,5% nel 2010 all’87,2% nel 2016, sebbene ci siano prove di un aumento del 2,9% da allora in alcune regioni.

     

    L’Italia rappresenta attualmente circa un terzo di tutti i casi di morbillo segnalati dai paesi dello Spazio economico europeo.

    Clicca qui per scaricare e leggere l’articolo originale in inglese.

     

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport