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    GAMA OVER! DOPO IL PROFESSIONISMO, UN EUROPEO DA DILETTANTI PER LE AZZURRE DEL CALCIO - ZERO ALIBI, UN FLOP SENZA SCUSANTI. KO ANCHE CON IL BELGIO. UN SOLO PUNTO IN TRE GARE E L’UMILIAZIONE DELLE 5 PAPPINE PRESE DALLA FRANCIA – LE DISCUTIBILI SCELTE DELLA CT BERTOLINI (CHE CON L’ISLANDA HA INIZIALMENTE TENUTO IN PANCHINA LA BONANSEA) E GLI ERRORI DI SARA GAMA (IERI IN PANCHINA A CAUSA DEL GINOCCHIO INFIAMMATO)


     
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    Marcello Di Dio per “il Giornale”

     

    milena bertolini milena bertolini

    L'Europeo dell'Italia è già finito. Senza una vittoria e con appena due gol segnati, ma soprattutto con quella cinquina incassata all'esordio dalla Francia che ha condizionato il nostro cammino, togliendoci sicurezze e aumentando la pressione già alta per un'avventura carica di attese.

     

    Le transalpine già qualificate avevano fatto il loro dovere, battendo l'Islanda pur avendo il pass per i quarti già in tasca. Noi non abbiamo fatto lo stesso con il Belgio - che aveva tenuto testa molto più di noi alla truppa di Corinne Diacre all'Academy Stadium di Manchester - anzi abbiamo perso un'altra volta, facendo un passo indietro in quel percorso di crescita culminato poco prima della rassegna inglese con l'avvento del professionismo.

     

    La delusione è grande, al netto dei legni colpiti da Bonansea con l'Islanda e da Girelli ieri contro le belghe. In 270 minuti abbiamo offerto solo sprazzi di bel gioco, pagando caro gli errori (tanti) commessi in fase di disimpegno difensivo. Lo testimonia anche il gol incassato ieri, quel sinistro di De Caigny (miglior realizzatrice delle qualificazion) e nato da una respinta incerta delle azzurre. Se con la Francia avevamo pagato la netta superiorità delle avversarie e con l'Islanda avevamo disputato un buon secondo tempo meritando forse qualcosa di più del pari, contro il Belgio solo a tratti siamo state in grado di renderci pericolose sotto porta, ma soprattutto abbiamo faticato tanto nell'impostare azioni degne di questo nome.

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    Con capitan Gama in panchina a causa del ginocchio infiammato (in campo la Bartoli), la ct Bertolini ha riproposto dall'inizio la coppia d'attacco juventina Girelli-Bonansea e le ha affiancate nella ripresa prima con l'altra attaccante bianconera classe 1999 Bonfantini, poi con la bomber della Fiorentina Giacinti. Non è bastato, l'assalto alla porta della Evrard, specie nella ripresa, è sembrato confuso.

     

    Il tiro di Girelli deviato in angolo dall'estremo difensore belga dopo pochi giri di lancette aveva illuso sulla voglia delle azzurre di invertire le sorti di un torneo nato male e finito peggio, poi solo una conclusione dalla distanza della Giugliano e un tiro impreciso di Bonansea da buona posizione.

     

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    La traversa della stessa Girelli è l'unico sussulto del secondo tempo, giochiamo troppo spesso spalle alla porta e non riusciamo a trovare il tiro. Il Belgio, da parte sua, sfrutta nella maniera migliore l'unica vera occasione gol e colpisce anche un palo. Game over e un ritorno amaro in Italia a fare da spettatrici al torneo continentale. Il quadro dei quarti (ore 21): domani a Brighton Inghilterra-Spagna, giovedì a Brentford Germania-Austria, venerdì a Leigh Svezia-Belgio, sabato a Rotherham Francia-Olanda.

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