After further medical evaluation, Simone Biles has withdrawn from the final individual all-around competition. We wholeheartedly support Simone’s decision and applaud her bravery in prioritizing her well-being. Her courage shows, yet again, why she is a role model for so many. pic.twitter.com/6ILdtSQF7o
— USA Gymnastics (@USAGym) July 28, 2021
Da Gazzetta.it
SIMONE BILES
È ufficiale: Simone Biles, dopo il ritiro durante la finale a squadre di martedì, rinuncia a quella del concorso generale individuale in programma domani. Lo ha annunciato la federazione statunitense di ginnastica che, ieri, con un comunicato aveva sottolineato: «Supportiamo Simone nella sua decisione e applaudiamo il suo coraggio nel mettere al primo posto la salute».
Alla base della scelta una questione psicologica: Simone non ha retto la pressione. L’obiettivo dei possibili cinque ori sfuma così definitivamente. Anzi, ora ci sarà da capire se la si rivedrà sulla pedana olimpica di Tokyo. Il programma per lei prevederebbe domenica la finale al volteggio e alle parallele asimmetriche, lunedì quella al corpo libero e martedì quella alla trave.
Da Gazzetta.it
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Un vero e proprio crollo emotivo. Simone Biles non cerca scuse né si nasconde dietro improbabili infortuni: il suo clamoroso ritiro dalla competizione a squadre della ginnastica artistica (verosimilmente costato l'oro alla squadra Usa, solo d'argento alla fine) è dovuto allo stress: «Devo concentrarmi sul mio stato mentale e non mettere a repentaglio la mia salute e il mio benessere».
Una confessione aperta, degna di una straordinaria campionessa che ha fatto la storia della ginnastica artistica mondiale. «Non ho più fiducia in me stessa come prima - ha spiegato la 24enne statunitense, quattro volte d'oro a Rio 2016 e prima ginnasta nella storia ad aver vinto cinque titoli mondiali nel concorso individuale - Non so se è una questione di età. Sono un po' più nervosa adesso quando salgo in pedana».
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Biles ha aggiunto: «Sento che non mi sto divertendo più come prima. So che questi sono i Giochi, volevo farli (e non riesce a trattenere le lacrime, ndr) ma in realtà sto partecipando per altri, più che per me. Mi fa male nel profondo che fare ciò che amo mi sia stato portato via. Non appena salgo in pedana siamo solo io e la mia testa... e lì ci sono démoni con cui devo confrontarmi».
Inevitabile il passo successivo: «Devo fare ciò che è giusto per me e concentrarmi sulla mia sanità mentale e non compromettere la mia salute e il mio benessere, per questo ho deciso di fare un passo indietro (durante la gara) e lasciare che le mie compagne facessero il lavoro, e lo hanno fatto bene, sono vicecampionesse olimpiche, è qualcosa di cui possono essere molto orgogliose, l'hanno raggiunto senza di me, non credo che ne fossero consapevoli prima».
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Resta il dubbio se Simone possa recuperare per il concorso individuale, ma dopo questa drammatica confessione è lecito nutrire più di un dubbio. E assume un peso ben diverso quanto la campionessa aveva scritto sul proprio account Instagram solo due giorni fa: «A volte sento tutto il peso del mondo sulle mie spalle». Oggi Simone se l'è tolto di dosso.
Il Comitato olimpico degli Usa garantisce massimo supporto a Simone Biles, stella della squadra di ginnastica artistica che non ha partecipato alla finale All Around ed è in dubbio per il resto dei Giochi di Tokyo. «Simone, ci ha resi così orgogliosi. Orgogliosi di quello che sei come persona, compagna di squadra e atleta - scrive su Twitter Sarah Hirshland, ceo del Comitato olimpico e paralimpico degli Stati Uniti -. Applaudiamo la tua decisione di dare priorità al tuo benessere mentale sopra ogni altra cosa, e ti offriamo il pieno supporto e le risorse della comunità del nostro Team Usa mentre affronterai il resto del viaggio».
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