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(ANSA) - Nei giorni successivi all'attacco del 6 gennaio al Campidoglio, i due massimi repubblicani al Congresso, il leader dei repubblicani alla Camera Kevin McCarthy e quello al Senato e Mitch McConnell, dicevano ai loro colleghi di partito che ritenevano l'allora presidente Donald Trump responsabile dell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio e lo volevano fuori dai giochi.

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Lo rivela un nuovo libro scritto da due giornalisti del New York Times, 'This Will Not Pass: Trump, Biden and the Battle for America's Future'. Pare che McCarthy una volta sbottò promettendo che avrebbe spinto Trump a dimettersi immediatamente: "Ne ho abbastanza di questo", disse a un gruppo di alti funzionari del partito.

jonathan martin alexander burns this will not pass

Le espressioni confidenziale di insofferenza verso Trump di McCarthy e McConnell, rivelano l'immenso divario tra ciò che i leader repubblicani dicevano in privato sull'ex presidente e la loro pubblica deferenza verso un uomo la cui presa sul partito è praticamente è stata incontrastata per cinque anni. Nel giro di poche settimane tuttavia entrambi i politici che avevano minacciato una lotta a tutto campo contro Trump fecero marcia indietro per timore di una vendetta da parte sua e del suo movimento politico, si legge ancora nel libro.

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