Andrea Carugati per “La Stampa”
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«All'inizio del 2021, la maggior parte degli americani non aveva idea di chi fossero. Ora, con una canzone in vetta alle classifiche che alimenta la loro ascesa, il gruppo è riuscito nell'impresa di far arrivare in radio una dose di musica rock che mancava da tempo».
Non soltanto il pubblico americano è impazzito per i Måneskin. Sono entusiasti anche i critici, come attestano le parole di Loudwire, la più grande comunità rock online negli Stati Uniti. E Forbes, dopo avere sottolineato i successi della band, con i 38 milioni di ascoltatori mensili su Spotify ha scritto: «C'è quasi un elemento surreale nel vedere i Måneskin, una giovane rock band originale, di nuova generazione, raggiungere un successo così rapido e una valutazione unanime. La musica rock, per di più il rock europeo, non ha ottenuto questo livello di visibilità in quelli che sembrano decenni.
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Se i Måneskin sono in grado di raggiungere un pubblico simile qui negli Stati Uniti, potrebbero facilmente diventare uno dei più grandi gruppi rock di questo secolo». In attesa dell'appuntamento storico di Las Vegas, quando Damiano e i suoi apriranno il concerto dei Rolling Stones, c'è un altro appuntamento live, non meno importante di quello alla Bowery Ballroom di New York mercoledì scorso.
Oggi i quattro si esibiranno in un'altra location mitica per il mondo del rock, il Roxy Theatre di Los Angeles, tutto esaurito annunciato da tempo, e dove si prevede una platea di volti noti della musica e dello spettacolo. E fra loro ci sarà anche uno dei giganti della musica italiana d'esportazione, Tiziano Ferro, grande fan del gruppo, che vive da tempo negli Stati Uniti.
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Il cantante di Latina nemmeno una settimana fa ha postato i biglietti per il concerto, con tanto di messaggio: «Pronto in prima fila per supportare i nostri orgogli nazionali. Vai ragazzi, spaccate L. A.». Sul palco del locale che si affaccia su Sunset Boulevard si sono esibite band epocali come gli U2, i Nirvana, i Guns n'Roses, i Linkin Park e poi ancora nomi dell'Olimpo del rock e del Pop, da Bruce Springsteen a David Bowie a Madonna.
E ora tocca ai Måneskin, quei quattro ragazzi romani scanzonati e un po' grunge, che suonavano per strada e che un pomeriggio di quattro anni fa hanno deciso di tentare la fortuna in un talent show, senza nemmeno immaginare che sarebbero arrivati sul tetto del mondo sventolando la bandiera del rock. Un nuovo rock, che probabilmente non ha niente a che fare con quello dei tempi passati, ma che sicuramente lo ricorda e che in questo secolo affollato di cantanti che non cantano e musicisti che non suonano è manna dal cielo. -
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