Matteo Pinci per “la Repubblica” - Estratti
andrea abodi foto mezzelani gmt025
Le urla dagli uffici arrivavano fino ai corridoi, mentre il ministro Abodi si guardava intorno come a chiedersi in che incubo fosse finito. L’epilogo dell’emendamento Mulè, quello che doveva dare più autonomia alla Lega Serie A, ha i contorni grotteschi della farsa.
Quel testo doveva essere quasi un golpe: nasceva — su impulso della Lega Serie A e sostenuto dal senatore Claudio Lotito — per togliere alla Federcalcio il controllo sull’intero mondo del calcio italiano, persino sui processi sportivi, e dare finalmente più peso politico alla Serie A. È finita con un testo riformulato, che quei propositi li lascia vaghi. Dice che la rappresentanza politica delle singole leghe (Serie A, Serie B, Lega pro) deve tener conto di quanto contribuiscono economicamente al sistema.
lotito mulè
Quindi: più peso alla Serie A. Ma a fissarne i termini sarà proprio quella Figc che doveva neutralizzare .
La paternità del testo originario, più che di Mulè, era della commissione di saggi a cui il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini aveva affidato la missione di preparare un documento con interventi normativi per dare autonomia alla Serie A.
lotito casini
Ma il documento prodotto, poi diventato emendamento a firma Mulè, non era piaciuto nemmeno al Quirinale. E ha convinto — per non dire costretto — Fifa e Uefa a scrivere una lettera di fuoco che, alla fine, ha imposto al governo la retromarcia.
Una lettera in cui si ricordava alla politica che spogliare una federazione della propria autonomia può portare alla sua sospensione.
Quindi, a perdere il diritto per le squadre italiane di partecipare alle coppe europee. E non solo: «Rischiate di perdere l’Europeo del 2032».
malagò abodi
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lorenzo casini claudio lotito foto di bacco (5) ceferin gravina malagò mattarella malagò abodi