di G.Baldessarro e E.Capelli per la Repubblica
Marco Piazza
Come a Palermo, anche a Bologna ci sono degli indagati per presunte irregolarità nella raccolta firme a sostegno del Movimento 5 Stelle. Si tratta di un'inchiesta che ipotizza a carico di quattro persone la violazione della legge elettorale in occasione delle Regionali 2014, un fascicolo nato da un esposto di due militanti.
Gli indagati sono quattro, tre attivisti ( Stefano Negroni, Tania Fiorini e Giuseppina Maracino) e il consigliere comunale Marco Piazza, vicepresidente dell'assise di Palazzo d'Accursio.
LE TAPPE DELLE INDAGINI
MASSIMO BUGANI MARCO PIAZZA M5S
Le reazioni. Il capogruppo in consiglio comunale del M5S Massimo Bugani ha commentato l'indagine in corso. "Su Piazza metto la mano sul fuoco. L'autosospensione in questi casi ci può stare, ne parlerò con i garanti. Sulla raccolta delle firme, se ci sono errori, si dimostrerà che è stato un fessacchione a prendere qualche firma a Roma, firme vere, che poi le ha portate a un banchetto e le ha infilate dentro agli altri moduli. Se l'errore è grave o no, vedremo, se l'errore è questo è risibile, se c'è altro si tratta di scherzetti fatti da chi era pieno di livore per l'esclusione dalle candidature per le regionali"