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    DOPO ROMA, LA MELONI SPACCA IL CENTRODESTRA PURE IN SICILIA – FA LA SUA CORSA SOLITARIA, SENZA PENSARE CHE CHI VINCE A PALERMO IPOTECA PALAZZO CHIGI – CROCETTA CORRE DA SOLO – E GRILLO GODE: LE POSSIBILITA’ PER M5S DI CONQUISTARE L’ISOLA CRESCONO


     
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    Marcello Sorgi per la Stampa

     

    GRILLO CANCELLERI GRILLO CANCELLERI

    Dopo quella del Campidoglio romano dell' anno scorso, che segnò il collasso dei partiti e degli schieramenti tradizionali, e con l' elezione della sindaca Virginia Raggi la prima, vera vittoria nazionale del Movimento 5 stelle, la grande partita delle elezioni regionali siciliane del 5 novembre s' annuncia, se possibile, ancor più carica di insidie.

    CROCETTA CROCETTA

     

    Alla fine di una legislatura esausta (le elezioni politiche, se arriveranno alla scadenza naturale, saranno tre-quattro mesi dopo), nelle urne dell' isola si svolgerà infatti la prova generale della conquista del Palazzo da parte di Grillo e dei suoi, che già nel 2012 furono i vincitori morali della gara per il governo della Sicilia.

    giorgia meloni miss giorgia meloni miss

     

    Cinque anni fa un Crocetta allora in splendida forma funzionò da argine per la spinta dell' antipolitica che a Palermo, Catania e nelle altre metropoli siciliane si era già manifestata con il movimento dei Forconi, e rappresentò un alibi per il centrosinistra in crisi per dire di aver vinto. Ma oggi Crocetta, che pure ha in animo di ripresentarsi, è l' ombra di se stesso; l' amministrazione pubblica, da tempo commissariata da Roma, è in pieno dissesto; il centrosinistra è appeso al rifiuto di candidarsi (che spera di far rientrare) del presidente del Senato Grasso.

    Gianfranco Micciche Grande Sud Gianfranco Micciche Grande Sud

     

    E il centrodestra? Invogliato dal buon risultato delle amministrative, comincia a sognare una vittoria che avrebbe, anche per lo schieramento ex berlusconiano che aveva trionfato nel 2001, il sapore dell' anticipo di un possibile ritorno al governo nazionale. Ma le premesse proclamate a voce dopo il successo del 25 giugno, si stanno rivelando niente affatto facili da mettere in pratica.

    matteo renzi pietro grasso matteo renzi pietro grasso

     

    Oggi Giorgia Meloni darà il via alla campagna elettorale del candidato catanese di Fratelli d' Italia Nello Musumeci, già sconfitto cinque anni fa per le divisioni interne della coalizione.

     

    Musumeci stavolta è convinto di farcela, anche perché non crede alle manovre che da Palermo, con il via libera dell' ex Cavaliere, sta architettando Gianfranco Micciché, convinto che si possa ricostruire l' unità della coalizione di centrodestra con i vecchi confini, dal centro ex democristiano, titolare in Sicilia ancora di un pacchetto consistente di voti, alla destra-destra; e che il candidato alla presidenza di questo rinato schieramento possa essere il ministro degli Esteri e leader di Ap Angelino Alfano, anticipatore, in questo modo, del restauro di una formula potenzialmente vincente anche alle politiche.

    alfano alfano

     

    Peccato solo che la Meloni non ci stia; e la sua corsa in avanti ricordi quella di un anno fa nella Capitale.

     

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