Peppe Rinaldi per “Libero Quotidiano”
LUIGI DI MAIO CON IL PREGIUDICATO UMBERTO BELMONTE 1
Chi di selfie colpisce di foto perisce. O, almeno, potrebbe perire se solo la logica del moralismo grillino valesse anche per dirigenti e militanti a 5 Stelle. Intanto, raccontiamo.
Il quotidiano salernitano Le Cronache ha pubblicato il 23 e il 24 dicembre due articoli - firmati dal direttore Tommaso D' Angelo - che hanno rischiato di mandare di traverso capitone e struffoli di Natale a Luigi Di Maio: che ci fa il capo politico del M5S insieme a tal Umberto Belmonte, sul cui capo pesa una condanna definitiva per traffico internazionale di stupefacenti?
Il senatore di Fratelli D' Italia Antonio Iannone ha già presentato un' interrogazione parlamentare sul caso al ministro Salvini. Si dirà: ma un politico, specie al Sud, stringe mani e scatta selfie con gente di qualsiasi tipo, non può mica chiedere di esibire il casellario giudiziale ad ognuno. Vero. Ma c' è un "ma" grande quanto una casa, specialmente se si dovesse mutuare lo stesso trattamento riservato dai grillini ad altri per fatti anche meno problematici di questo: Di Maio, come la foto di accompagnamento all' inchiesta di Le Cronache mostra, con i Belmonte pare abbia una buona frequentazione.
COSIMO ADELIZZI
Così scrive il quotidiano campano senza aver (finora) registrato alcuna reazione, né ufficiale né ufficiosa. L' immagine - spiega il giornale - è stata scattata poco meno di due anni fa a Misano Adriatico, luogo dove Giggino da Pomigliano D' Arco si recava per assistere alle gare automobilistiche della Gt3 insieme al figlio di Umberto Belmonte (estraneo ai fatti contestati al papà) e al resto della famiglia.
LUIGI DI MAIO CON IL PREGIUDICATO UMBERTO BELMONTE
Ma chi è Belmonte? Si tratterebbe di una sorta di "ras" della zona di Altavilla Silentina (Salerno), stessa patria dell' altro deputato grillino, Cosimo Adelizzi, balzato agli onori della cronaca per la boutade sulla riduzione dell' accisa per i birrifici (lui che ha un' azienda familiare di distribuzione di bevande!): nel 2011 l' allora procuratore Franco Roberti, prima di trasferirsi alla guida della Direzione nazionale antimafia chiese ed ottenne 18 misure cautelari nei confronti di un cartello di narcos che si approvvigionava di droga in Germania e Olanda per rifornire il Salernitano, il Cosentino e il Catanese.
LUIGI DI MAIO
Non proprio una vicenda da piccoli spacciatori di paese. Finirono tutti in carcere, Belmonte alias "puzzolone" o "Celentano" patteggiò la pena ottenendo uno sconto (3 anni), finché la Corte di Cassazione non si pronunciò confermando l' intero impianto accusatorio con relativa sanzione. Belmonte lavorava col figlio Marco, stando a Le Cronache, mentre tutto questo avveniva, tanto che all' epoca della foto era un attivista M5S per il quale si candidò al consiglio comunale ottenendo sì e no 40 preferenze.
Matteo Salvini è stato crocefisso per una foto con un ultrà del Milan condannato per droga ma dalla caratura di certo inferiore: mugugni e siluri sono partiti dagli stessi grillini per una vicenda oggettivamente secondaria. Per Di Maio, per giunta non nuovo a "scivoloni" analoghi (nel 2016 spuntò una foto col fratello del boss dei rifiuti Gaetano Vassallo e l' anno dopo un' altra col nipote di un pezzo da 90 di Mondragone, Augusto La Torre) si è forse in attesa della difficile digestione post natalizia.