Jacopo Orsini per “il Messaggero”
GIUSEPPE CONTE FABIANA DADONE
L' anticipo del Tfs, il Trattamento di fine servizio, la liquidazione che spetta ai dipendenti pubblici al momento della pensione, è pronto a partire. Dopo un lungo procedimento durato più di un anno e mezzo, il provvedimento che consentirà di dare il via all' operazione è arrivato in porto.
Il decreto ministeriale che assorbe la ratifica dell' accordo quadro con l' Associazione bancaria italiana (Abi) è stato infatti appena registrato dalla Corte dei Conti e a breve il testo sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale. In un post pubblicato su Facebook il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone ha scritto che «il decreto è già operativo e la procedura giuridica formalmente conclusa».
TFR TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
A giorni sarà quindi disponibile sul sito del dipartimento della Funzione pubblica la piattaforma per avviare le operazioni di richiesta dell' anticipo del Tfs, che saranno poi le banche a erogare a un tasso calmierato.
IL DIRITTO
Quando un dipendente pubblico va in pensione deve normalmente aspettare alcuni anni prima di poter incassare integralmente la propria liquidazione.
LIQUIDAZIONE
L' attesa è ancora più lunga per chi utilizza Quota 100 perché per chi sfrutta l' uscita anticipata il momento del diritto al Tfs corrisponde a quello in cui avrebbero conseguito la pensione (di vecchiaia o anticipata) con le regole precedenti, quelle della legge Fornero.
Da qui, l' anno scorso, la decisione del governo Lega-5 stelle di varare il nuovo canale dell' anticipo bancario. La norma è stata inserita nel cosiddetto Decretone all' inizio del 2019, il provvedimento con cui sono stati varati anche Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Per dare attuazione alla norma serviva però un decreto attuativo, che ora è finalmente arrivato.
conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 36
LE RICHIESTE
Come funzionerà la nuova procedura? Innanzitutto sarà necessario chiedere, con modalità che verranno messe a punto a breve, all' ente erogatore del Tfs (di solito l' Inps) la certificazione del diritto all' anticipazione.
L' istituto, entro 90 giorni dalla ricezione della domanda, se ci sono i requisiti, rilascia l' ok e l' ammontare complessivo della liquidazione. Si potrà chiedere fino a un massimo di 45mila euro.
LIQUIDAZIONE 1
Con la certificazione in mano sarà quindi possibile andare in banca e presentare la domanda per avere l' anticipo. Alla richiesta sarà necessario allegare anche il numero di conto corrente sul quale accreditare i soldi e la dichiarazione sullo stato di famiglia (nel caso di separazione o divorzio con l' indicazione dell' eventuale importo dell' assegno previsto per l' ex coniuge).
La banca, una volta ricevuta la richiesta, dovrà comunicarla all' ente che paga la liquidazione e dopo il via libera definitivo dell' istituto (che ha tempo 30 giorni per rispondere) accrediterà l' importo sul conto indicato.
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Il tasso di interesse con cui verrà erogato dalle banche l' anticipo del Tfs è di poco superiore all' 1%. Il provvedimento fissa infatti un massimo al Rendistato (il rendimento di un paniere di titoli di Stato) incrementato di 40 centesimi. A luglio la quotazione è stata dello 0,8% per cui il tasso con cui le banche anticiperanno la liquidazione sarà intorno all' 1,2%.
«Abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo risultato - ha sottolineato ancora Dadone - abbiamo cercato di velocizzare al massimo gli infiniti passaggi e rimpalli burocratici che riguardavano sia il decreto attuativo sia l' accordo quadro.
Ma finalmente ci siamo: ora siamo davvero all' ultimo metro prima di poter ridare ossigeno ai tanti pensionati che sono costretti ad attendere anche diversi anni prima di intascare la loro buonuscita e che aspettavano con ansia di poter utilizzare questo strumento».