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Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
Il governo va avanti con la riforma del ministero dell’Economia annunciata a metà gennaio, ma rinviata anche a causa di un parere di legittimità con alcune venature critiche da parte del Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato concede la sua bollinatura in un parere espresso in aprile scorso, dunque non solleva eccezioni sulla legittimità dello schema di decreto del presidente del Consiglio dei ministri che crea un nuovo dipartimento, scorporando alcune competenze finora appartenute al dipartimento del Tesoro in materia di società partecipate dallo Stato e di «interventi finanziari nell’economia».
antonino turicchi
Il parere di legittimità solleva tuttavia dei dubbi quanto agli effetti in termini di efficienza dello schema di decreto della presidenza del Consiglio. E ora il governo sembra voler prendere seriamente in considerazione le osservazioni ricevute.
Dal ministero dell’Economia non ci sono commenti in proposito, ma il ritardo nel realizzare la riforma si spiegherebbe anche con l’intenzione di tener conto dei rilievi. Fra questi c’è l’implicita richiesta al governo di fornire «elementi che permettano di riconnettere (la riforma del ministero dell’Economia, ndr) alle priorità e alle relative attività strategiche».
Il Consiglio di Stato aveva messo in guardia sui rischi di «sovrapposizioni e contraddizioni» fra le missioni dello storico dipartimento del Tesoro e del nuovo dipartimento dell’Economia che si intende creare. Un aspetto sul quale il parere di legittimità ha sollevato eccezioni riguarda per esempio le competenze in materia di esecuzione del Piano nazionale di ripresa.
RICCARDO BARBIERI HERMITTE
A quanto trapela — ma il governo su questo è abbottonatissimo — lo schema di decreto rivisto sarebbe a buon punto e potrebbe essere varato da Palazzo Chigi in settembre. Di certo il governo sta procedendo con grande cautela anche perché, una volta varata la norma, sarà necessario trovare il profilo adatto di direttore generale del nuovo dipartimento votato a gestire le partecipazioni e gli interventi. Mesi fa si era fatto il nome di Antonino Turicchi, il quale però è appena stato confermato nel ruolo di presidente di Ita Airways.