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    DOVEVA INSIDIARE LA MERKEL E INVECE IL POPULISMO MAL-DESTRO DI FRAUKE PETRY SI E’ GIA’ AMMOSCIATO - NEL PARTITO E’ PARTITA UNA RESA DEI CONTI DOPO I PESSIMI RISULTATI ALLE ELEZIONI NEL LAND DELLA SAAR: LA LEADER HA ANNUNCIATO CHE POTREBBE LASCIARE LA POLITICA E TORNARE A FARE L’IMPRENDITRICE


     
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    Danilo Taino per il “Corriere della sera”

    FRAUKE PETRY FRAUKE PETRY

     

    Il populismo forse ha i piedi d' argilla. Almeno in Germania. La Alternative für Deutschland, AfD, non fa più grandi titoli sui giornali tedeschi e in televisione se non quando la sua leader, Frauke Petry, piange durante una convention di partito o perché la crisi del movimento anti-immigrati è arrivata molto prima del previsto. Nata cinque anni fa, cresciuta nei sondaggi e nella conquista di seggi in numerosi parlamenti di Land, l' AfD sembra avere imboccato la strada del declino. Il dibattito sui rifugiati siriani e afgani è oggi meno intenso. Nel partito ci sono tensioni e la destra estrema è all' attacco per conquistare posizioni. I risultati elettorali sono in caduta.

     

    FRAUKE PETRY FRAUKE PETRY

    L' IMPRENDITRICE

    Risultato: la signora Petry, volto pubblico del movimento che si dava per scontato sarebbe stata la candidata alla cancelleria alle elezioni federali del prossimo 24 settembre, ha fatto sapere che potrebbe lasciare la politica. Per tornare a fare l' imprenditrice (come Angela Merkel è una chimica) e occuparsi della famiglia dopo quattro anni nei quali ha dedicato tutto alla AfD, anche a costo della rottura del proprio matrimonio e del trascurare i quattro figli.

     

    FRAUKE PETRY FRAUKE PETRY

    In un' intervista al quotidiano berlinese Tagesspiegel , ha annunciato la possibilità di un passo del genere, proprio adducendo ragioni personali. Forse è così, anche se molti ne dubitano. Nel suo partito, gli avversari ritengono che si tratti di una minaccia per «ricattare» chi la critica per gli scarsi risultati elettorali recenti: se non mi seguite me ne vado.

     

    Fuori dalla AfD si sottolinea invece che il movimento populista è diviso, tra la fazione di Petry moderata, che vorrebbe non occuparsi solo di lotta contro gli immigrati, e una parte radicale, nella quale non mancano i neonazisti, che vorrebbe puntare tutto sul nazionalismo e che attacca anche con violenza verbale la leader.

     

    ANGELA MERKEL - FRAUKE PETRY ANGELA MERKEL - FRAUKE PETRY

    Quel che è certo è la crisi del partito nato alla destra della Cdu di Frau Merkel. Dopo avere raggiunto risultati elettorali notevoli nel 2016, anche sopra al 20%, in elezioni locali nell' Est del Paese, nella consultazione di domenica scorsa nel Land della Saar la AfD ha a malapena superato lo sbarramento del 5% sotto il quale non si eleggono parlamentari. Deludente.

     

    E per questo a una riunione di partito, questa settimana, Frau Petry è stata attaccata con parole forti. Forse un po' per stanchezza, forse un po' perché è incinta (il padre è un leader del movimento), forse perché politicamente disorientata e indebolita nel partito, fatto sta che è scoppiata in lacrime.

     

    Le previsioni Se si ritirerà dalla politica o no è in fondo un dettaglio. In un' intervista al Corriere , qualche mese fa, quello che è forse l' intellettuale tedesco più influente oggi, Martin Walser, aveva previsto che fra una decina d' anni nessuno si sarebbe più ricordato dell' AfD: forse il populismo è persino più fragile delle più accurate previsioni.

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