Andrea Sereni per corriere.it
DRAGHI RAGAZZO
Ammaliato dalla bellezza del basket, tifoso della Roma, giocatore di golf: nelle pieghe della vita di Mario Draghi, incaricato dal capo dello Stato Mattarella di formare un nuovo governo, c’è anche tanto sport. Ce ne è sempre stato, da bambino così come quando era governatore della Banca d’Italia e della Bce. Bill Bradley, stella dei New York Knicks e oro olimpico a Tokyo nel 1964 (poi anche senatore e candidato democratico alle presidenziali del 2000), è la scintilla della prima ora, quella giovanile.
TOTTI
Guardando giocare il cestista americano, campione d’Europa con la Simmenthal Milano nel 1966, nasce l’interesse per il basket, certificato nel 2009 dal premio La Retina d’Oro, conferito all’allora governatore della Banca d’Italia «per la riconosciuta passione verso la pallacanestro che ne fa un importante ambasciatore di questo sport, anche in virtù dei suoi trascorsi agonistici». «Aveva un bel tiro», dicono di lui gli amici degli anni del Liceo (tra cui Luca Cordero di Montezemolo).
GIUSEPPE GIANNINI
L’amore per la Roma
Oggi invece Draghi, oltre sci e jogging, gioca principalmente a golf. Poi però c’è la Roma. L’unica fede (sportiva), dai tempi dell’Istituto gesuita Massimiliano Massimo, che lo accomuna all’ex premier Giuseppe Conte. Chi lo conosce descrive la sua passione verso i colori giallorossi «intensa», seppur raramente si sia visto in tribuna all’Olimpico.
Francesco Totti il giocatore preferito, più di Falcao, Pruzzo o Giannini. Un retroscena svelato dallo stesso Draghi durante un’intervista a El Pais del 2016: «Se dovessi scegliere tra il Capitano o il Principe? Ah, Giannini, che giocatore. Ma Totti è il migliore della sua generazione. Un talento unico. Un filosofo del calcio.
andrea pirlo foto mezzelani gmt 027
Forse il più grande nella storia della Roma». Totti l’amore, Pirlo l’alter ego? Sì, secondo il columnist del New York Times Roger Cohen, che nel 2012 (all’epoca della presidenza della Banca centrale europea) paragonò il presidente del Consiglio incaricato al regista della Nazionale di Prandelli, finalista agli Europei, definendolo «un maestro della verticalizzazione, un fantasista che colpisce gli intransigenti banchieri della Bundesbank con eccezionale precisione». Chissà, forse servirà anche un po’ di magia alla Totti o Pirlo per convincere le forze politiche ed ottenere la fiducia in Parlamento.
aurelio de laurentiis foto mezzelani gmt019 bill bradley DRAGHI MASSIMO MARIO DRAGHI