DRAGHI, 'OPPORSI A DEBITO COMUNE È OPPORSI A OBIETTIVI UE'
MARIO DRAGHI AL PARLAMENTO EUROPEO
(ANSA) - "Se ci si oppone alla costruzione di un vero mercato unico, all'integrazione del mercato dei capitali e all'emissione del debito comune, ci si oppone ai nostri obiettivi Ue". Lo ha detto l'ex premier Mario Draghi presentando il suo report sulla competitività Ue alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
Il debito comune, ha sottolineato, "non è per la spesa pubblica generale o per i sussidi", ma "per realizzare gli obiettivi fondamentali" per la nostra futura competitività, "sui quali abbiamo tutti già concordato".
MARIO DRAGHI OLAF SCHOLZ
"È naturale che i grandi numeri" sugli investimenti necessari all'Ue, quantificati nel rapporto di Draghi in un doppio piano Marshall, "creino preoccupazioni per l'aumento dei livelli di debito, è legittimo essere preoccupati per l'emissione di debito comune" ma servirà a finanziare "gli obiettivi Ue", ha spiegato l'ex premier, ricordando che gli investimenti necessari a garantire la competitività Ue sono pari a circa 750-800 miliardi di euro di aggiuntivi all'anno.
"Ma vorrei essere chiaro - ha detto rivolgendosi agli eurodeputati -: non si tratta di nuove esigenze di investimento identificate nel rapporto, bensì di esigenze richieste per raggiungere gli obiettivi esistenti dell'Ue" "Storicamente, gli investimenti in Europa sono stati finanziati per circa l'80% dal settore privato e per il 20% dal pubblico.
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE
Abbiamo chiesto al personale della Commissione e del Fondo monetario internazionale (Fmi) di condurre delle simulazioni" e "i risultati mostrano che per finanziare questo volume di investimenti, è necessario fare progressi sull'Unione dei mercati dei capitali in modo che il capitale privato possa essere canalizzato verso gli investimenti in tutta l'Ue, ma sarà comunque necessario il sostegno pubblico", ha evidenziato, indicando che i finanziamenti comuni serviranno soprattutto per "progetti chiave" per l'energia, l'innovazione e la difesa.
DRAGHI, 'L'EUROPA RISCHIA DI NON ESSERE PIÙ LIBERA'
MARIO DRAGHI AL PARLAMENTO EUROPEO
(ANSA) - "Siamo tutti in ansia per il futuro dell'Europa. La mia preoccupazione non è che ci troveremo improvvisamente poveri e sottomessi agli altri, abbiamo ancora molti punti di forza in Europa, ma è che col tempo diventeremo inesorabilmente un posto meno prospero, meno equo, meno sicuro e che, di conseguenza, saremo meno liberi di scegliere il nostro destino". Lo ha detto l'ex premier Mario Draghi presentando il suo report sulla competitività Ue alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. (ANSA).
DRAGHI, 'L'UE RAFFORZI LA CAPACITÀ INDUSTRIALE PER LA DIFESA'
MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN - RAPPORTO COMPETITIVITA UE
(ANSA) - "Affinché l'Europa rimanga libera, dobbiamo essere più indipendenti. Dobbiamo avere catene di approvvigionamento più sicure per le materie prime e le tecnologie critiche. Dobbiamo aumentare la capacità produttiva europea nei settori strategici ed espandere la nostra capacità industriale per la difesa e lo spazio". Lo ha detto l'ex premier Mario Draghi presentando il suo report sulla competitività Ue alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
"La pace è il primo e principale obiettivo dell'Europa tra i propri confini e all'estero e dobbiamo continuare in questo sforzo costante. Le minacce alla sicurezza però aumentano e dobbiamo prepararci"; ha sottolineato.
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