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    DRAGHI RESTA IN PRIMA LINEA NELLA GUERRA PER IL GAS – AL VERTICE DEL G7 MARIOPIO HA CHIESTO A TUTTI DI SOSTENERE LA PROPOSTA DI UN PRICE CAP SUL GAS, ANCHE PER LIMITARE I PROFITTI GRAZIE AI QUALI MOSCA FINANZIA LA GUERRA – ADESSO LA TENUTA DELLE DEMOCRAZIE OCCIDENTALI CONTRO LA MINACCIA RUSSA PASSA PER DUE APPUNTAMENTI: IL VERTICE UE DEL 20 E 21 OTTOBRE (L'ULTIMA USCITA UFFICIALE DI DRAGHI) E IL G20 DI NOVEMBRE A BALI (QUANDO A PALAZZO CHIGI CI SARÀ LA MELONI)


     
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    Alessandro Barbera per “La Stampa”

     

    LEADER DEL G7 LEADER DEL G7

    Obiettivo numero uno: isolare lo Zar con ogni mezzo. La videoconferenza convocata in tutta fretta dalla presidenza tedesca del G7 per affrontare l'ultima offensiva russa in Ucraina ha confermato la necessità dell'Occidente di mostrarsi compatto. Gli otto (c'era anche Volodymyr Zelensky) hanno parlato anzitutto di come limitare i profitti grazie ai quali Mosca finanzia la guerra.

     

    Ieri mattina, prima della riunione, Mario Draghi ha chiesto a tutti di sostenere la proposta di un tetto al prezzo del gas. Volodymyr Zelensky lo ha scritto in un messaggio su Telegram: «Bisogna azzerare i profitti dello Stato terrorista». Emmanel Macron lo ha detto durante la riunione: «In Europa abbiamo migliorato la capacità di approvvigionamento, ma resta il tema dei costi dell'energia». Stessa cosa hanno fatto il premier giapponese Fumio Kishida e Olaf Scholz, sul tema fin qui oscillante. Joe Biden ha confermato il giudizio durissimo contro la decisione dell'Opec di tagliare le forniture di petrolio, un assist alla strategia russa di destabilizzazione dell'Europa.

    MEME SU PUTIN E IL GAS MEME SU PUTIN E IL GAS

     

    «I prezzi dell'energia sono ancora troppo alti, è un problema che dobbiamo affrontare uniti», ha detto Draghi collegato dalla sala schermata di Palazzo Chigi. «I bombardamenti russi devono rafforzare il nostro sostegno a Kiev». La tenuta delle democrazie contro la minaccia russa dipende ora da due appuntamenti. Il primo: il vertice dei Ventisette il 20 e 21 ottobre a Bruxelles. Gli sherpa lavorano a tempo pieno al compromesso per porre un limite al prezzo del metano importato da Mosca. Il secondo: il vertice del G20 di novembre a Bali.

     

    mario draghi g7 germania mario draghi g7 germania

    I sette hanno concordato una strategia di accerchiamento verso gli antichi alleati di Mosca: Cina, India e Indonesia. Al primo dei due incontri - quello di Bruxelles - la battaglia la farà ancora Draghi. Bali sarà invece uno dei primi (se non il primo) viaggio all'estero di Giorgia Meloni. E questa per Draghi è stata la parte più difficile del discorso: «Come sapete nel giro di pochi giorni lascerò il testimone a un nuovo governo. Sono sicuro che la linea di politica estera fin qui tenuta sarà confermata».

     

    DRAGHI PUTIN GAS DRAGHI PUTIN GAS

    Più che una certezza quello di Draghi è stato un auspicio. Già oggi il premier riporterà alla Meloni il contenuto più riservato della riunione. Starà a lei decidere se - come annunciato dai tedeschi - rafforzare ulteriormente le dotazioni militari per l'esercito ucraino. E starà a lei decidere quanto mettere a disposizione alla prossima conferenza di Berlino sulla ricostruzione. Fra gli alleati la preoccupazione per le ambiguità di Salvini e Berlusconi verso lo Zar è forte. Starà a lei rassicurarli.

    TETTO LA QUALUNQUE - BY CARLI TETTO LA QUALUNQUE - BY CARLI PRICE CAP MEME PRICE CAP MEME

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