conferenza stampa di fine anno di mario draghi 2
DAGOREPORT
Mariopio ha fatto cucù, è uscito allo scoperto e più gesuita di Sant’Ignazio di Loyola, ha sciolto l’equivoco, ovviamente in termini da gran paraculo. Quando dice, rivolto non ai giornalisti della conferenza stampa ma ai partiti della maggioranza, "Sono un nonno al servizio della Repubblica", dice in sostanza che è pronto a salire al Quirinale.
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La candidatura diventa quasi formale quando afferma: “Abbiamo conseguito tre grandi risultati. Abbiamo reso l’Italia uno dei paesi più vaccinati del mondo, abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e raggiunto i 51 obiettivi. Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui”. Quindi mette il dito nella piega: “Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà”.
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Certo, anche con un premier che si chiama Daniele Franco o Marta Cartabia, rassicura il para-Draghi, “l’importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, ed è la più ampia possibile. È una maggioranza che voglio ringraziare molto”.
E, nella sua infinita bontà, tranquillizza anche i peones che rischiano di perdere il vitalizio se in questa legislatura non raggiungono 4 anni e sei mesi e un giorno in Parlamento: “È essenziale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia, di rilancio della crescita, di attuazione del Pnrr che la legislatura vada avanti fino al suo termine naturale”.
Insomma, se io vado al Colle, non si va a votare: che volete di più?
draghi scholz
In barba ai consigli dei vari poteri forti internazionali (Macron, Ursula, Scholz, Financial Times) e domestici (Carlo Messina, Giuseppe Guzzetti, Carlo Bonomi), a dispetto dei partiti (Salvini, Letta, Berlusconi, Conte, Di Maio), tutti all’unisono sul ritornello “Draghi resti a Palazzo Chigi”, ha vinto Serenella Cappello coniugata Draghi.
La moglie che non ha mai seguito Draghi governatore della Bce a Francoforte (lo raggiungeva solo nelle cerimonie ufficiali, mentre lui tornava a Roma nel weekend) non vuole fare le valigie: mejo sette anni al Quirinale che ritrovarsi fra un anno il marito a Bruxelles a guidare l’Unione Europea.
EDITORIALE DEL FINANCIAL TIMES SU DRAGHI AL QUIRINALE
A questo punto, la palla passa ai partiti. Ora devono esprimere un sì o un no alla candidatura quirinalizia di Draghi. E’ ovvio che sono tutti incazzati. A partire da Berlusconi che da una parte ci credeva davvero della possibilità di diventare re d’Italia o, in seconda battuta, una volta sconfitto, trasformarsi in king maker e lanciare alla sinistra una candidatura gradita: quella di un Giuliano Amato. Ora le carte le dà Draghi e il Cavalier Banana è rimasto con il cerino in mano.
Idem con patate per Letta e Conte. Restano i due cavalli matti, Salvini e Renzi. Il primo, per salvarsi dalle unghie della Meloni, sa benissimo che il para-guru deve restare premier. Il secondo è capace di tutto, di più. Insieme potrebbero rispedire al mittente la disponibilità di Draghi di salire al Quirinale.
MARIA SERENELLA CAPPELLO E MARIO DRAGHI
Ora deve venire allo scoperto la forza della “maggioranza ampia”. Letta, Berlusconi, Conte, Renzi, Salvini, avranno i coglioni per dire a Draghi non ti votiamo Capo dello Stato: sei più utile a Palazzo Chigi? Avranno il coraggio di fargli presente che, anche se è contrario al voto anticipato, ci sono momenti in cui un Franco o una Cartabia, privi della sua autorevolezza, difficilmente potranno evitarlo?
Avranno l’audacia di far capire al para-gesuita che, dopo queste dichiarazioni, comunque vada, sarà un insuccesso? Se non raggiunge i voti necessari farebbe una figura di merda di fronte al mondo e l’immagine dell’Italia andrebbe a scatafascio; se riuscisse a farsi eleggere, quanto vita avrebbe la stabilità del governo? E poi. al di là delle chiacchiere, finora le riforme del Pnrr hanno fatto due metri su cento.
MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI
E il “vaffanculo” non è tardato, da tutti i partiti: resta lì e non ti muovere (vedi agenzie a seguire).
Certo, se il grande gesuita dovesse rimanere inchiodato a Palazzo Chigi, la musica dei partiti non dovrebbe essere più stonata come quella degli ultimi tempi. Così discordata che ha fatto ballare più volte i nervi al premier. Un appoggio più sostanzioso e privo di ripicche sarebbe il minimo sindacale in cambio della sua permanenza a capo del governo.
Il grande bordello è iniziato, fate il vostro gioco…
draghi enrico gianni letta
DRAGHI: LEGA, BENE GOVERNO, PREOCCUPANO EVENTUALI CAMBIAMENTI
(ANSA) - La Lega conferma grande apprezzamento per il lavoro del governo: c'e' preoccupazione per eventuali cambiamenti che potrebbero creare instabilita'. Cosi' fonti del partito dopo la conferenza del Presidente del Consiglio.
FONTI FI, 'BENE LAVORO DRAGHI, PROSEGUA NEI PROSSIMI MESI CON CONTINUITA'
(Adnkronos) - Forza Italia conferma la stima e il grande apprezzamento per il difficile lavoro che sta portando avanti il presidente del consiglio, Mario DRAGHI. Per questo motivo si augura che l'azione del governo possa proseguire nei prossimi mesi con la necessaria continuità e la medesima energia. Lo sottolineano fonti di Forza Italia, dopo la conferenza stampa di Mario Draghi.
mario draghi giuseppe conteu
M5S, BENE DRAGHI. SERVE CONTINUITA'
(AGI) -"Il Movimento 5 stelle ha apprezzato le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi, e l'operato del governo che sta rispettando, con il sostegno fondamentale del Parlamento, i punti programmatici su cui e' nato.
Ma c'e' ancora tanto lavoro da fare: e' appena stato rinnovato lo stato d'emergenza e i dati sui contagi preoccupano tutti gli italiani". Cosi' riferiscono fonti del M5s dopo la conferenza stampa del premier Draghi. "Bisogna soprattutto continuare la messa a terra del Pnrr ed e' importante che continui una guida capace di tenere insieme una maggioranza larga e composita. Pertanto il Movimento 5 stelle ritiene necessaria una continuita' dell'azione di governo, per non lasciare i cittadini e le istituzioni in condizioni di 'vacatio', senza un governo, che comporterebbe seri problemi per tutti", viene osservato.
DRAGHI BERLUSCONI
Draghi: fonti Pd, bene auspicio legislatura avanti in continuità
(ANSA) - "Condividiamo il giudizio positivo sul bilancio dell'anno di governo e anche l'auspicio che la legislatura vada avanti in continuità con l'azione di governo fino al suo termine naturale". Così fonti del Nazareno apprezzano le parole del premier Mario Draghi nella conferenza di fine anno.
Giusta e opportuna, aggiungono le stesse fonti, la sottolineatura sulla crescente preoccupazione sulla situazione sanitaria. "Adesso per il Pd è momento di tenere alta la guardia e rendere ancora più stringenti le misure per contenere pandemia. Noi siamo pronti a sostenere con forza tutti gli interventi che il governo intende predisporre".