BENJAMIN KIPLAGAT
(ANSA-AFP) - ROMA, 01 GEN - L'atletica mondiale sotto choc per l'omicidio di Benjamin Kiplagat, mezzofondista ugandese trovato nella notte di fine anno morto nell'auto del fratello a Eldoret, in Kenia, la capitale internazionale dei maratoneti e dei mezzofondisti.
La polizia locale ha annunciato di aver fermato due sospetti, uomini di trenta anni con precedenti criminali, che terrorizzavano con i loro reati la popolazione locale. Kiplagat, 34 anni, era nato in Kenia ma aveva gareggiato per l'Uganda nei 3000 siepi alle Olimpiadi e ai Mondiali.
BENJAMIN KIPLAGAT
Il corpo e' stato trovato ieri a bordo di un'auto, probabilmente del fratello, con ferita mortali da coltello nei pressi di Eldoret, il villaggio della Rift Valley dove si allenano tutti i piu' forti fondisti del mondo. Secondo le prime indagini, i due uomini avrebbero tentato una rapina a bordo di una moto, Kiplagat avrebbe scartato con la macchina provocando la reazione violenta degli assalitori. La polizia keniana conta di chiudere rapidamente le indagini e portare i due sospettati domani davanti al giudice per i primi provvedimenti.
Non si tratta del primo caso di morte violenta tra atleti della Rift Valley: nel 2021 la campionessa keniana Agnes Tirop era stata trovata morta nella sua casa a Iten, vicino Eldoret, e il marito era stato accusato averla uccisa. Kiplagat aveva ottenuto l'argento mondiale nelle siepi ai mondiali juniores del 2008, poi a livello assoluto il suo miglior risultato era stata la semifinale della sua distanza a Londra 2012.
BENJAMIN KIPLAGAT BENJAMIN KIPLAGAT