Estratto dell’articolo di Gianmaria Canè per www.corriere.it
TRUFFE TELEFONICHE
Di recente, è tornata di moda una frode datata ma comunque efficace: il wangiri, noto anche come truffa della chiamata senza risposta. Con questo stratagemma, i cybercriminali sfruttano l'ingenuità delle persone per addebitare chiamate a servizi telefonici costosi o attivare abbonamenti a servizi premium con canoni elevati.
Per contrastare il fenomeno, alcune banche hanno deciso di inviare dei messaggi informativi in cui spiegano di cosa si tratta e come fare per tutelarsi. Il termine wangiri in giapponese significa uno «squillo e giù», poiché si ritiene che la truffa sia nata in Giappone e si sia poi diffusa in tutto il mondo.
TRUFFE TELEFONICHE
Secondo gli esperti di Panda Security, il wangiri classico consiste in una chiamata senza risposta da un numero estero. Se la vittima richiama, viene automaticamente indirizzata verso un numero a pagamento in grado di addebitare uno o due euro in pochi secondi.
Spesso le truffe telefoniche di tipo "wangiri" avvengono in momenti in cui la vittima non è disponibile a rispondere, come durante le ore di lavoro o la notte. La chiamata dura solo pochi secondi, con un singolo squillo, senza lasciare messaggi in segreteria. Questo trucco è progettato per spingere l'utente a richiamare il numero, incuriosito dalla chiamata senza risposta. Tuttavia, la chiamata viene reindirizzata a un numero con sovrapprezzo, che addebita tariffe elevate.
TRUFFE TELEFONICHE
Questo tipo di truffa è molto redditizio per i criminali, in quanto è completamente automatizzato e colpisce un vasto numero di vittime, anche solo guadagnando pochi euro per chiamata. […]