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    DROGA AL PARLAMENTO INGLESE! E C’È CHI HA ASSUNTO IL SUO PUSHER COME PORTABORSE! IL SEGRETO DI PULCINELLA SUL TIMES: IN 11 BAGNI DEI DEPUTATI INGLESI SAREBBERO STATE TROVATE TRACCE DI COCAINA. LA DROGA È STATA INDIVIDUATA VICINO ALL’UFFICIO DI BORIS JOHNSON E DELLA MINISTRA DEGLI INTERNI, MA ANCHE IN QUELLI IN PROSSIMITÀ DELLE STANZE DEL GOVERNO-OMBRA LABURISTA. SI RACCONTA DI UN DEPUTATO CHE… - “IN PARLAMENTO C’È UNA CULTURA DELLA COCAINA” - SI PENSA DI INTRODURRE I CANI ANTI-DROGA E…


     
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    Luigi Ippolito per corriere.it

     

     

    COCAINA WESTMINSTER COCAINA WESTMINSTER

    La politica britannica ha raggiunto livelli allucinanti: nel senso che a Westminster la cocaina scorre a fiumi, e stanno pensando di introdurre i cani anti-droga all’interno del palazzo del Parlamento. A sollevare il velo su quello che è un segreto di Pulcinella è il Sunday Times, che racconta come in un recente controllo siano state trovare tracce di stupefacenti in 11 dei 12 posti testati, alcuni dei quali accessibili solo con un pass parlamentare.

     

    La droga è bipartisan: cocaina è stata individuata nei bagni vicino all’ufficio di Boris Johnson e della ministra degli Interni, ma anche in quelli in prossimità delle stanze del governo-ombra laburista. Si racconta di un deputato che sniffava davanti a tutti a una festa, alla presenza di giornalisti; e in un altro caso un membro dello staff è entrato la sera tardi nell’ufficio di un parlamentare e lo ha sorpreso a farsi una pista sulla scrivania.

     

    COCAINA WESTMINSTER COCAINA WESTMINSTER

    «C’è una cultura della cocaina in Parlamento – ha raccontato al Sunday Times un veterano di Westminster -. Alcuni si fanno continuamente, altri assaggiamo ogni tanto. Alcuni sono nomi noti, altri sono giovani deputati ambiziosi o funzionari: pensano di essere intoccabili». Addirittura, un ex deputato avrebbe assunto in passato il suo pusher come membro del suo staff, in modo da pagarlo regolarmente. «Ciò che è un segreto aperto a Westminster è la cultura della droga – ha raccontato un consigliere speciale -. Tutti sanno in quale ufficio andare per trovare una canna». Non è raro imbattersi in funzionari che si aggirano strafatti per i corridoi, col lo sguardo a palla: «Semplicemente ti giri dall’altra parte o guardi il soffitto», ammette il consigliere.

     

    Va considerato che sono ben 19 mila le persone in possesso di un pass parlamentare e che possono accedere a Westminster senza controlli, anche se sono soltanto 3 mila quelli che sono entrati con regolarità dall’inizio della pandemia. Nel corso di un anno due spacciatori sono stati arrestati attorno al Parlamento, mentre 13 persone sono state fermate per possesso di droghe: in totale, 17 crimini legati agli stupefacenti sono stati investigati dentro o attorno agli edifici parlamentari.

    COCAINA WESTMINSTER CANI ANTIDROGA COCAINA WESTMINSTER CANI ANTIDROGA

     

    Lo Speaker della Camera, Sir Lindsay Hoyle, ha promesso un’indagine e la prossima settimana una Commissione si occuperà del caso. «Non c’è posto nella nostra società per le droghe e certamente non nel nostro Parlamento – ha detto la ministra degli Interni, Priti Patel -. Quelli che hanno il privilegio di lavorare al cuore della nostra democrazia e che sono coinvolti nell’uso o nella distribuzione di droghe sono del tutto sconnessi dal dolore e dalla sofferenza che alimentano attraverso il traffico di stupefacenti». Johnson si prepara a lanciare una stretta contro i consumatori di droga benestanti, per cambiare la percezione che le persone privilegiate possano violare la legge senza conseguenze: e potrebbe decidere di «dare un esempio» cominciando proprio da qualche personaggio di alto profilo.

     

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    La pena massima per il possesso di cocaina, in Inghilterra, è di sette anni di prigione. Il sindacato che rappresenta lo staff parlamentare ha però provato a mettere la questione nel suo contesto: «Una cultura lavorativa fatta di orari lunghissimi e scadenze ravvicinate può creare una pressione avvertita come ingestibile: è necessario rendere disponibile un sostegno per quanti sono finiti nella droga e continuare a migliorare le condizioni di lavoro».

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