Da corriere.it
drusilla foer
«Non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due)?». Con queste parole, il senatore della Lega Simone Pillon si è espresso contro la scelta di Amadeus di avere Drusilla Foer, nome d’arte di Gianluca Gori, tra le cinque co-conduttrici del Festival.
Un attacco su cui in molti avrebbero scommesso, arrivato come consueto attraverso i social, su cui il politico ha scritto: «Com’era ampiamente prevedibile, al festival di Sanremo sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori.
MAURIZIO FERRINI - LA SIGNORA CORIANDOLI
Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice? Sarebbe un bel segnale, se non altro a tutela delle specie a rischio estinzione televisiva».
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I consensi
Un lamento che sembra essere isolato, in confronto poi alla valanga di consensi per la scelta, piuttosto inaspettata, di avere sul palco dell’Ariston l’attrice, sceneggiatrice e cantante che 165mila persone seguono sui social.
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