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    DUE GIORNI CON SEGNO PIU’ ERANO ANCHE TROPPI - E A PIAZZA AFFARI TORNANO LE VENDITE (-0,27%) - GIU’ TENARIS (-2,4%) PER COLPA DI UN REPORT DI MEDIOBANCA - BENE TELECOM (+2,74%) IN VISTA DELL’ASSEMBLEA DEL 20 DICEMBRE…


     
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    Carlotta Scozzari per Dagospia

    Due giorni di guadagni, dopo le forti perdite di inizio dicembre, potevano anche bastare. E così, al termine della seduta di martedì, seppure senza accusare ingenti perdite e facendo meglio delle altre Borse europee, l'indice Ftse Mib di Piazza Affari ha terminato in flessione dello 0,27% a quota 18.236,72 punti, con lo spread sceso a 223, il livello più basso dal 7 luglio 2011.

    SpreadSpread

    All'interno del Ftse Mib il titolo in maggiore calo è stato Tenaris, che ha ceduto il 2,4% nel giorno in cui gli analisti di Mediobanca Securities hanno sottolineato che il gruppo che fa capo alla famiglia Rocca, almeno per il momento, non beneficerà più di tanto della riforma energetica messicana che punta ad attrarre società private per investire nei giacimenti petroliferi. E' anche per questo motivo che il giudizio degli esperti di Piazzetta Cuccia su Tenaris è "underperform" ("il titolo farà peggio del mercato").

    ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLAALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA

    Deboli anche gli industriali Gtehc (-1,84%), Luxottica (-1,25%), Campari (-1,36%) e, tra gli energetici, Enel (-1,15 per cento). Al contrario, la controllata Enel green power ha guadagnato quasi il 3 per cento. Rialzo di poco più del 3% invece per Buzzi Unicem che, insieme con Stmicroelectronics (+3,66%), ha firmato la migliore performance del Ftse Mib. Gli acquisti hanno spinto in avanti anche Telecom Italia, che ha preso il 2,74% mentre si attendono riposizionamenti nell'azionariato anche in vista dell'assemblea che il 20 dicembre dovrà votare sull'azzeramento del consiglio di amministrazione domandato da Marco Fossati (socio al 5 per cento).

    TENARISTENARIS

    Generalmente bene anche le banche. Mps, in particolare, ha terminato con segno più (+0,94%) per il secondo giorno di fila. Il presidente del gruppo senese Alessandro Profumo e l'amministratore delegato Fabrizio Viola, tramite il portavoce dell'istituto senese, oggi hanno replicato all'ipotesi che possano dimettersi se slitterà l'aumento di capitale (come richiesto dalla Fondazione prima socia) dicendo che stanno lavorando per rafforzare la banca.

    Fuori dal paniere principale, da segnalare il tonfo di Popolare Etruria, giù dell'11,59%, sui timori del mercato che, dopo i rilievi mossi da Bankitalia, vengano decise misure di rafforzamento patrimoniale nel cda atteso entro questa settimana.

     

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