sparatoria locale gay oslo
Un uomo di 42 anni arrestato in relazione alle sparatorie avvenute la notte scorsa nel centro di Oslo è stato accusato oggi di omicidio, tentato omicidio e atti di terrorismo: il bilancio degli attacchi è di due morti e 21 feriti. Lo riporta la Bbc. La persona sospetta ha sparato nel London Pub, un locale frequentato da gay, oltre che nelle vicinanze del locale notturno Herr Nilsen e di un ristorante. Il Gay Pride di Oslo che si sarebbe dovuto svolgere oggi pomeriggio è stato annullato.
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Cosa è successo
L'allarme è scattato all'1,14 e il killer è stato fermato 5 minuti dopo, ha aggiunto. Nessuna parola sul possibile movente, anche se la scelta del luogo e il fatto che domani nella capitale norvegese sia in programma l'«Oslo Pride» lascia ampio spazio alla possibilità che si sia trattato di un attacco omofobo. La polizia indaga per terrorismo. Il numero delle forze dell'ordine impegnate sul territorio è stato intanto rafforzato per far fronte a nuovi eventuali incidenti.
«Ho visto un uomo entrare con una borsa, ha tirato fuori un'arma e ha cominciato a sparare», ha riferito un testimone. «Sembrava molto determinato nel prendere la mira. Quando ho capito che era una cosa seria, ho cominciato a correre. C'era un uomo sanguinante a terra», ha raccontato una donna al quotidiano Verdens Gang. Un altro testimone citato dal giornale ha parlato dell'uso di un'arma automatica - che la polizia non ha confermato - e ha descritto la situazione come «una zona di guerra: c'erano molte persone a terra con ferite alla testa», ha detto.
Manifestazione cancellata
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A Oslo non è più il giorno del Pride. Cancellato «dopo aver ricevuto chiari consigli dalla polizia», hanno fatto sapere gli organizzatori in un comunicato riportato da Dagbladet dopo la sparatoria delle scorse ore che ha fatto almeno due morti e 18 feriti. «Oslo Pride chiede a tutti coloro che hanno pianificato di partecipare o assistere di non farlo - hanno aggiunto - Sono annullati tutti gli eventi collegati all'Oslo Pride».
pride di oslo
La condanna del primo ministro
Il primo ministro Jonas Gahr Stoere, subito dopo la sparatoria, ha condannato con un comunicato diffuso dall'agenzia norvegese Ntb «il terribile e profondamente scioccante attacco portato contro persone innocenti. Non sappiamo cosa ci sia dietro, ma alla comunità Lgbtq+ che ora piange i suoi morti e ha paura voglio dire: siamo con voi».
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