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    L'IRRESISTIBILE DZYUBA – L’EX CAPITANO DELLA NAZIONALE RUSSA, CHE NON SI PRESENTERA’ IN RITIRO PERCHE’ “HA PARENTI IN UCRAINA”, E' UN BEL TIPO: DUE ANNI FA VENNE SOSPESO PER AVERE PUBBLICATO UN VIDEO NEL QUALE SI MASSACRAVA DI SEGHE OSSERVANDO UN FILMATO DELLA SUA EX - DAL SESSO IN AUTO CON L'AMANTE ALLE LITIGATE CON MANCINI E CON EMERY, TUTTE LE MATTANE DELL’ATTACCANTE CHE CON L'IRANIANO AZMOUN SI FECE...


     
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    LE NOTTI BIANCHE DEL PIPPAROLO DZYUBA! IL CAPITANO ESCLUSO DALLA NAZIONALE RUSSA A CAUSA DI UN VIDEO CHE LO MOSTRA MENTRE SI MASSACRA DI SEGHE: SEMBRA CHE STESSE ASSISTENDO A UN PROGRAMMA PRESENTATO DA UNA SUA EX FIAMMA – DAL SESSO IN AUTO CON L'AMANTE ALLE LITIGATE CON MANCINI E CON EMERY, TUTTE LE FOLLIE DELL’ATTACCANTE DELLO ZENIT – QUANDO PER FESTEGGIARE LA CONQUISTA DI UN TITOLO SI FECE RIPRENDERE IN POSE DA ATTO SESSUALE CON IL COMPAGNO IRANIANO AZMOUN...

     

    https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/video-bomba-notti-bianche-pipparolo-dzyuba-capitano-escluso-252272.htm

     

     

    Tony Damascelli per ilgiornale.it

     

    Dzyuba Dzyuba

    Artem Dzyuba si è chiamato fuori. L'ex capitano della nazionale russa di football ha capito che non è il momento di presentarsi con i suoi compagni al raduno previsto per il prossimo fine settimana.

     

    La Russia è stata squalificata dalla Fifa, non andrà ai mondiali ma Dzyuba che non aveva partecipato alle ultime sette partite della nazionale ha informato il cittì russo, Valeri Karpin, di avere altro per la testa, lui è fedele alla madre Russia ma ha troppi parenti e affini che vivono in Ucraina, dunque meglio farsi da parte ma in modo clandestino, lasciando alla federcalcio di Mosca l'annuncio e la spiegazione. Dzyuba è un tipo particolare.

     

    Due anni fa venne sospeso per avere pubblicato un video volgare nel quale mostrava platealmente la propria eccitazione osservando un filmato della sua ex.

     

    dzyuba dzyuba

    Un paio di colleghi ucraini gli hanno spedito, via social, messaggi pesantissimi. Vitalij Mikolenko, difensore dell'Everton, su Instagram: «Mentre tu, bastardo Dzyuba, taci assieme ai tuoi fottuti compagni di squadra, i civili vengono uccisi in Ucraina. Tu e i tuoi figli sarete costretti a restare nascosti in un buco per il resto della vostra vita. E sono davvero felice che nessuno ve lo perdonerà mai, bastardi». Andrij Jarmolenko, centrocampista del West Ham, gli ha suggerito di «mostrare le palle nella vita reale dopo averlo fatto davanti a una telecamera».

     

    È un momento assai delicato per gli uomini di sport e affini. Daniil Medvedev, numero uno del tennis mondiale, ha detto di volere la pace nel mondo, non è andato a rete, non si è sbilanciato rischiando uno smash da Mosca. Si viaggia border line, anche se il governo inglese ha accerchiato Roman Abramovich accusandolo di corruzione e truffa nei confronti del governo russo, per l'acquisto e la rivendita della compagnia petrolifera Sibneft.

    dzyuba dzyuba

     

    Tira aria di Siberia, lo sport è un megafono esclusivo in un momento in cui la comunicazione politica viaggia tra diplomazia e minacce. La Russia fuori da tutte le discipline è sull'orlo di una rivoluzione interna, non soltanto nei campi di calcio. «Unione eterna di popoli fratelli», dice l'inno russo. È dunque doveroso il silenzio.

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