Estratto dell'articolo di Valentina Conte per “la Repubblica”
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA
Non è un governo per autonomi. Di certo non a favore di piccole partite Iva, collaboratori, freelance, occasionali. Un vasto mondo di lavoratori non dipendenti e ad alto rischio di povertà, per lo più giovani, con un reddito medio basso e tutele poche se non nulle, dalla maternità agli ammortizzatori, alla pensione.
Stanchi di essere additati come evasori ed elusori, ora escono allo scoperto contro un presunto governo amico. A partire dalla flat tax che pochi di loro useranno.
meloni giorgetti
Lo dice senza mezzi termini Anna Soru, la presidente di Acta, l'Associazione fondata nel 2004 per rappresentare un mondo che lei stessa ora definisce «fantasma, invisibile, ignorato». Altro che governo vicino alle partite Iva: «La tassa piatta non ci riguarda perché non ci favorisce, anzi il confronto ora è due volte perdente. Con il lavoratore dipendente, beneficiato da una no tax area più alta a 8 mila euro contro i 5.500 euro, dall'ex bonus Renzi di 80 euro e ora pure dal taglio del cuneo fiscale. Ma perdente anche rispetto ai lavoratori autonomi con reddito alto che godono della flat tax al 15% ampliata da 65 a 85 mila euro e della flat tax incrementale».
A spiegare il divario, una tabellina con i calcoli di Acta. A parità di reddito da 20 mila euro lordi, il dipendente post-manovra paga 1.600 euro di tasse, contro quasi il doppio (3 mila euro) di un autonomo in flat tax e 4 mila euro di un autonomo senza flat tax. […]
giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini
Fatturati più robusti, fino a 85 mila euro, riescono invece a trarre maggiore beneficio dal 15% secco. Sommando una no tax area più ampia, gli 80 euro e il taglio del cuneo, un dipendente fino a 12 mila euro non paga tasse. L'autonomo sì, a partire da 5.500 euro: la scelta è tra il 23% di Irpef con detrazioni e deduzioni o il 15% secco su tutto il reddito, ma senza sconti. Con livelli bassi di fatturato, la tassa piatta sembra da scartare. «La flat tax gioverà il reale target del governo: artigiani e commercianti e pochi altri, 100 mila persone su 3,7 milioni di contribuenti a partita Iva, con un notevole vantaggio fiscale di 7-8 mila euro», dice Soru.
FLAT TAX
Ecco che gli autonomi fluidi, piccoli, sfuggenti e ignorati persino dalle statistiche e dai tavoli di concertazione - «il ministero del Lavoro non ci ha mai convocato fin qui», dice Soru - si trovano a vivere una stagione ancora di precarietà e incertezza. Difficile anche quantificarli: ci sono le partite Iva non iscritte alle casse private, i cococo, il lavoro occasionale, quelli senza partita Iva.
giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini
Se prendiamo i soli dati, certo non esaustivi, della gestione separata Inps - l'unica attiva - i freelance iscritti nel 2021 erano 434.862, di cui 341.068 in maniera esclusiva (non hanno versato in altre gestioni previdenziali). Il reddito medio pari a 15.701 euro lordi annui. Poco più alto (15.840 euro) per quelli senza altri redditi da lavoro. La metà dei 435 mila ha un reddito inferiore ai 10 mila euro all'anno, un altro 30% tra 10 e 25 mila euro. L'81% ricade cioè nella fascia dei lavoratori dipendenti beneficiata dal taglio di 3 punti del cuneo fiscale deciso dal governo. […]
LA FLAT TAX - VIGNETTA DI GIANNELLI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI