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    GLI SCONTRI A GAZA DIVENTANO UN PRETESTO PER GLI SCAZZI DE' NOIALTRI – A MILANO IL SINDACO SALA SE LA PRENDE CON LA MINISTRA SANTANCHÈ: HA AIZZATO I MANIFESTANTI AL PRESIDIO PRO ISRAELE CONTRO DI ME DICENDO CHE MI DEVO VERGOGNARE" – IL SINDACO DI MILANO, FISCHIATO ALLA MANIFESTAZIONE, È “COLPEVOLE” DI AVER ESPOSTO A PALAZZO MARINO LA BANDIERA DELLA PACE – CONTRO DI LUI ANCHE IL PRESIDENTE DEL MEMORIALE DELLA SHOAH, ROBERTO JARACH: “MI HA COLPITO CHE..." 


     
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    Estratto dell’articolo di Andrea Montanari per “La Repubblica”

     

    presidio pro israele a milano 5 presidio pro israele a milano 5

    Nel giorno della nuova manifestazione pro Israele organizzata dalla Comunità ebraica e dall’associazione Nuova Udai, senza bandiere di partito ma con migliaia di persone in via Beltrami a pochi metri da largo Cairoli, scoppia la polemica prima tra il sindaco Beppe Sala e il presidente del Memoriale della Shoah Roberto Jarach.

     

    Al sindaco non sono piaciute le critiche di Jarach sulla decisione di Palazzo Marino di esporre la bandiera di Israele insieme a quella della pace. E poi tra Sala e la ministra Daniela Santanché, presente in piazza. "Stasera la ministra Santanchè ha aizzato i manifestanti al presidio pro Israele dicendo che “Sala si deve vergognare di mettere la bandiera della pace vicino a quella di Israele. Oggi la bandiera della pace è una sola, quella di Israele”.

    87 beppe sala 87 beppe sala

     

    A parte che in questi giorni ho più volte sottolineato la mia vicinanza alla comunità ebraica, vorrei sommessamente far notare alla Ministra che la decisione di esporre le due bandiere è stata presa dal Consiglio Comunale con il voto a favore anche dei consiglieri del suo partito! C’è una sola cosa di cui dobbiamo vergognarci noi tutti: che il nostro Paese abbia una ministra come la Santanchè”.

     

    «Quelle di Jarach mi sembrano parole in più che non aiutano — scandisce Sala — . Semplifichiamola, Jarach è un uomo di destra che usa questo momento per fare politica ed è la cosa più sbagliata che c’è». Sulla presenza di entrambe le bandiere sulla facciata di Palazzo Marino il sindaco aggiunge: «Può scontentare qualcuno ma io credo sia una cosa giusta, dobbiamo essere vicino a Israele per una serie di motivi», ma «non possiamo non richiamare anche le ragioni della pace, quindi io difendo la scelta, che non è mia ma del Consiglio comunale».

    daniela santanche alla fiaccolata organizzata da il foglio in solidarieta con israele daniela santanche alla fiaccolata organizzata da il foglio in solidarieta con israele

     

    Pronta e piccata la replica del presidente del Memoriale della Shoah: «Mi ha colpito che il sindaco Sala abbia voluto lui strumentalizzare la cosa politicamente, cosa che io mi guardo bene dal fare, dato che non mi sono mai esposto dal punto di vista politico, mai candidato e non ho intenzione di farlo a 79 anni». […]

     

    La miccia della polemica, però, ormai è accesa e lo strascico arriva fino al presidio pro Isralele organizzato dalla Comunità ebraica e dal Foglio nel tardo pomeriggio, dove Sala non è andato. «Mi ha chiesto se poteva venire a parlare. Gli ho detto di sì, ma che se non avesse rivisto le sue posizioni probabilmente avrebbe ricevuto gli stessi fischi ricevuti da Macron sotto la Torre Eiffel qualche giorno fa. […]», rivela dal palco Emanuel Segre Amar, presidente dell’associazione Gruppo Sionistico Piemontese. Dalla piazza partono subito i fischi.  […]

     

    Nel frattempo, dalla facciata di Palazzo Marino sono scomparse sia la bandiera di Israele che quella della pace. Dal Comune spiegano che è il cerimoniale ad imporre di esporre una bandiera di un altro Stato solo in determinate circostanze come ad esempio la visita di una delegazione.

    presidio pro israele a milano 4 presidio pro israele a milano 4

     

    […] L’atmosfera si surriscalda e dal palco la ministra Daniela Santanchè di Fratelli d’Italia urla: «Sala si deve vergognare. Si deve stare dalla parte di Israele senza se e senza ma». Il presidente della Comunità ebraica Walker Meghnagi va all’attacco. «Stasera manca un partito, non li vogliamo perché sono antisemiti». Specificherà poi che si riferiva al Movimento Cinque stelle.  […]

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