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    È ARRIVATO IL PAGELLONE! - ARCHIVIATO EURO 2020, E' TEMPO DI "PROMOSSI E BOCCIATI" - DA LODARE IL CUORE DI LUIS ENRIQUE, KJAER IN VERSIONE PRIMO SOCCORSO CON ERIKSEN, IL GOL DI SCHICK, MARCO ROSSI "L'UNGHERESE" - GRANDI DELUSIONI: MULLER E IL SUO FLOP CONTRO GLI INGLESI, GLI ARBITRI E LA VAR, DE BOER (GRAN GIOCATORE, NON ALLENATORE), LA TURCHIA E…


     
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    Luca Valdiserri per www.corriere.it

     

    Promossi e bocciati

    I premi ufficiali li conoscono tutti: Europeo all’Italia, Donnarumma Mvp del torneo, Bonucci della finalissima, Cristiano Ronaldo capocannoniere per un’astrusa regola che oltre ai gol considera anche gli assist (uno) come se il calcio fosse l’hockey su ghiaccio. Di seguito undici promossi e undici bocciati, in ordine alfabetico, di un mese di pallone davvero senza confini. Anche troppo.

     

    Austria PROMOSSA

    AUSTRIA EURO 2020 AUSTRIA EURO 2020

    Alla fine, insieme alla Spagna che ha però una cifra tecnica enormemente superiore, è stata l’avversaria che ci ha fatto più soffrire. La Var che ha pescato il fuorigioco millimetrico di Arnautovic è stata salvifica per gli azzurri quasi come Donnarumma. Si dice che la prima partita a eliminazione diretta sia quella che ti fa capire quale sarà il tuo destino. Così è stato, con Chiesa che ha iniziato lì a essere l’uomo in più.

     

    stefano bizzotto stefano bizzotto

    Bizzotto (Stefano) e Rimedio (Alberto) PROMOSSI

    Il calcio è uno sport di squadra anche tra i telecronisti: si vince e si perde insieme. Così un’entrata da dietro, vigliacca e impunita, ha tolto dalla finale la voce Rai di Alberto Rimedio, confinato in camera da una positività Covid, lui che era vaccinato («E per questo i sintomi sono lievissimi», grande spot). Dalla panchina si è alzato Stefano Bizzotto e, come dicono gli allenatori, non ha fatto rimpiangere il titolare. Gli Spinazzola/Emerson del microfono azzurro.

    ALBERTO RIMEDIO HA AVUTO IL COVID ALBERTO RIMEDIO HA AVUTO IL COVID

     

    Florenzi (Alessandro) PROMOSSO

    Partito titolare, presto infortunato, in campo di nuovo negli ultimi minuti dei supplementari di Wembley e pronto a tirare il sesto rigore che Donnarumma gli ha evitato ipnotizzando Saka. Sue le parole più bella nella festa finale: «Abbiamo un esempio che ci dimostra ogni giorno come si deve vivere e comportare: è Gianluca Vialli, per noi è speciale». Si incomincia a vincere sempre fuori dal campo.

     

    HENDERSON TIENE LA MEDAGLIA AL COLLO HENDERSON TIENE LA MEDAGLIA AL COLLO

    Henderson (Jordan) PROMOSSO

    Non si è capitani del Liverpool a caso, non si eredita la fascia di Steven Gerrard senza avere una tempra morale superiore. Nell’Inghilterra che si è sfilata la medaglia d’argento in un gesto altamente antisportivo, che purtroppo è diventato di moda e che in passato ha visto protagonisti anche calciatori italiani, lui l’ha tenuta al collo. Lui sì che non ha perso.

     

    kjaer con la moglie di eriksen kjaer con la moglie di eriksen

    Kjaer (Simon) PROMOSSO

    Il gesto più importante dell’Europeo è stato il suo. Ha capito immediatamente la gravità della situazione di Christian Eriksen, colpito da un attacco cardiaco, e si è trasformato nel George Clooney della prima serie di ER. Appena l’amico era tra le mani dei medici, si è occupato di sua moglie, piombata disperata sul campo di Copenaghen. Uomo con la U maiuscola.

     

    Lewandowski GIOCA COI BAMBINI Lewandowski GIOCA COI BAMBINI

    Lewandowski (Robert) PROMOSSO

    Piazza di San Pantaleo, Costa Smeralda, un pizzico di maestrale. Bambini che giocano a pallone, poi arriva uno stangone che si mette a palleggiare. Ma quello è Lewandowski! La sera è lui che organizza una partita per tutti sul sagrato della chiesa. Non sarà la finale di Wembley, ma è un grande spot per il calcio di tutti.

     

    luis enrique luis enrique

    Luis Enrique (Martinez Garcia) PROMOSSO

    Adesso hanno scoperto tutti quale immenso tesoro sia dentro il cuore di questo asturiano fiero. Chi lo ha frequentato un po’ a Roma, anni fa, lo sapeva benissimo anche quando era minoranza della minoranza. Le sue parole nel dopopartita di Italia-Spagna andrebbero fatte studiare in tutte le scuole. Non le scuole calcio. Le scuole scuole.

     

    PANDEV PANDEV

    Pandev (Goran) PROMOSSO

    Tutti bravi a fare gol con la Germania, l’Inghilterra, la Francia o l’Italia. Provateci voi, invece, con la Macedonia del Nord. A 37 anni compiuti. Unico dettaglio fuori posto, la pettinatura (eufemismo) che ai vecchi cuori nerazzurri ricorda quella di Scanziani, centrocampista «scarsicrinito», come diceva il maestro Gianni Brera. Ma in un mondo prigioniero del look ci sta bene anche una chierica.

     

    marco rossi ungheria marco rossi ungheria

    Rossi (Marco) PROMOSSO

    Il signor Rossi è riuscito nell’impresa di rendere quasi simpatica l’Ungheria, una specie di manganello calcistico nelle mani di Viktor Orban. Dentro il girone della morte – con Francia, Germania e Portogallo – sembrava una squadra materasso e invece è arrivata a 10 minuti dalla qualificazione, stoppata solo dal tedesco Goretzka. Panchina d’oro, insieme a Roberto Mancini.

     

    schick schick

    Schick (Patrik) PROMOSSO

    Cinque gol, compreso quello più bello di tutto il torneo, segnato da centrocampo contro la Scozia. Il miglior centravanti dell’Europeo ha 25 anni, l’età in cui gli attaccanti cominciano a entrare nella maturità. La Roma e il calcio italiano non l’hanno aspettato, grave peccato di frettolosità. Ma lui non se l’è presa e, dopo la finale, si è congratulato con agli azzurri. Alla prossima…

     

    Tifosi (del Galles) PROMOSSI

    Non amano l’Inghilterra, proprio come gli scozzesi che alla vigilia della finale avevano dedicato a Roberto Mancini una prima pagina di giornale nei panni di William Wallace/Braveheart. Con grande ironia, su Twitter, i tifosi gallesi hanno cambiato il loro nickname per un giorno, italianizzandolo: Matt Hughes è diventato Matteo Hucini, Cory Nicholas si è trasformato in Coryano De Rossi Nicholasano e George Andrews in Giorgio Andrea. Gol!

     

    Arbitri BOCCIATI

    il presunto fallo da rigore su sterling 6 il presunto fallo da rigore su sterling 6

    Dal rigore «alla Klaus Dibiasi» concesso dall’olandese Makkelie nella semifinale Inghilterra-Danimarca alla mancata espulsione da parte di Orsato del danese Danielson, che aveva quasi staccato una gamba a un avversario ma era stato punito solo con un giallo (rosso dopo la Var). Non è stato un Europeo facile per i fischietti, anche se Kuipers in finale è stato convincente.

     

    ITALIA BELGIO - IL SALVATAGGIO DI SPINAZZOLA ITALIA BELGIO - IL SALVATAGGIO DI SPINAZZOLA

    Belgio BOCCIATO

    Eterni piazzati, mai vincenti. Forse sarà il caso che il ranking Uefa, che continua a vederli al primo posto, sia corretto con bonus speciali per chi vince le grandi manifestazioni. Forse l’unico vero campione dei Diavoli Rossi è quel De Bruyne che è arrivato all’Europeo tenuto insieme con lo spago.

     

    Calendario BOCCIATO

    Non si uccidono così anche i cavalli? Stagione interminabile, troppe partite, la final four di Nations League già alle porte (Italia-Spagna il 6 ottobre e Belgio-Francia il 7), poi il Mondiale in Qatar anticipato al 21 novembre 2022 per via delle temperature proibitive d’estate. Quantità non vuol dire per forza qualità.

     

    DE BOER OLANDA DE BOER OLANDA

    De Boer (Frank) BOCCIATO

    Gran giocatore, non allenatore. L’Olanda che esce negli ottavi contro la Repubblica Ceca è una delle grandi delusioni dell’Europeo, tanto più che era capitata nella parte del tabellone più facile. Si rinfaccia all’Inghilterra di non vincere nulla da 55 anni, ma anche gli Oranje, se continuano così, sono sulla buona strada.

     

    Carrie e Boris Johnson allo stadio 3 Carrie e Boris Johnson allo stadio 3

    Johnson (Boris) BOCCIATO

    Pensava di aver costruito un Europeo su misura per la sua Inghilterra, sperando magari di avere qualche vantaggio dall’aver stoppato la Superlega targata Real-Juve-Barça. E invece non sono bastate 6 partite su 7 giocate a Wembley. Football is (not) coming home.

     

    francia svizzera 8 francia svizzera 8

    Mbappé (Kylian) BOCCIATO

    Il futuro del calcio passa probabilmente dai suoi piedi ma in questa stagione è riuscito a perdere lo scudetto francese contro il Lilla e l’ottavo di finale all’Europeo contro la Svizzera, sbagliando proprio lui l’ultimo rigore. Ripassare, please.

     

    Thomas Muller DOPO IL GOL SBAGLIATO CONTRO GLI INGLESI Thomas Muller DOPO IL GOL SBAGLIATO CONTRO GLI INGLESI

    Muller (Thomas) BOCCIATO

    Il simbolo della Germania legata al passato, che si è rinnovata troppo poco anche se ha tra le sue fila una stella come Kai Havertz. Il gol divorato contro l’Inghilterra poteva cambiare completamente il corso dell’Europeo. Quasi quasi lo rimettiamo tra i promossi.

     

    platini platini

    Platini (Michel) BOCCIATO

    Sua l’idea dell’Europeo itinerante. Un fallimento. Di sicuro non poteva immaginare la pandemia ma fare un calcolo sulle distanze da percorrere non era difficile. Così c’è stato chi ha fatto la pallina da ping pong (Svizzera, Galles) e chi ha quasi sempre giocato in casa. Esperimento da non ripetere.

     

    sinner sinner

    Sinner (Jannik) BOCCIATO

    Cosa c’entra il tennis? Non si dice no all’Olimpiade mai, tanto meno quando la Nazionale di calcio vince l’Europeo, quella di basket elimina la superfavorita Serbia e vola a Tokyo e Berrettini va fino in finale a Wimbledon dando lezioni di stile e di attaccamento alla bandiera.

     

    invasore di campo lgbt germania ungheria invasore di campo lgbt germania ungheria

    Tifosi (dell’Ungheria) BOCCIATI

    Tre partite a porte chiuse sono la giusta punizione per chi porta dentro lo stadio cori omofobi e razzisti, trasformando una partita in tribuna elettorale. Peccato. La storia dell’Ungheria del 1954, una delle squadre più forti di tutti i tempi, meritava tifosi migliori.

     

    diletta leotta e can yaman 2 diletta leotta e can yaman 2

    Turchia BOCCIATA

    Zero punti, un gol fatto e otto subiti. In rapporto ai calciatori a disposizione, una delusione totale. Lontani i tempi dell’Imperatore Fatih Terim e del suo Galatasaray.

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