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    ''LUIGI È FINITA, CI HANNO SGAMATO''. E DA ''MADE IN SUD'' PROVA A SCAPPARE PER DUBAI CON UNO ZAINO PIENO DI SOLDI (MA VIENE ARRESTATO) - LUIGI SCAVONE E' UN EX POLIZIOTTO CHE HA COSTRUITO UNA CARRIERA DI SUCCESSO GRAZIE AD AZIENDE DI LAVORO INTERINALE, SQUADRE DI BASKET, E UNA FRODE FISCALE DA 70 MILIONI DI EURO (COSÌ SO' BONI TUTTI) - LUNEDÌ SERA ERA DIETRO LE QUINTE DELLO SHOW DI RAI2, POI HA PRESO 300MILA EURO E HA PROVATO A IMBARCARSI…


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

     

    Buongiorno, 
    in riferimento al vostro articolo sull'arresto di Luigi Scavone vi preghiamo di correggere le inesattezze riguardanti il suo ruolo nel nostro team Pramac Racing. 
    Di seguito la nostra nota stampa diramata anche da Ansa ieri alle 17.30.


    "Con riguardo alla vicenda che vede coinvolta la societa’ Alma , e di cui abbiamo appreso oggi sulla stampa nazionale e in merito a quanto pubblicato da alcuni siti web, precisiamo che la Societa’ Alma e’ esclusivamente uno sponsor del Team Pramac senza avere con esso nessun rapporto societario. 


    Il Team Pramac e’ di proprieta’ della Societa’ Pramac Racing e il Dottor Luigi Scavone non ricopre in essa nessuna carica ne’ tantomeno e’ titolare della scuderia".
    Grazie

    Federico Cappelli

    PR & Social Media Manager

    Alma Pramac Racing 

     

    1. NAPOLI, IL MANAGER IN FUGA A DUBAI CON UNO ZAINO PIENO DI SOLDI DOPO LO SHOW DI «MADE IN SUD»

    Viviana Lanza per www.ilmattino.it

     

    È passato nel giro di poche ore dalle luci dello show alla penombra di una cella. Lunedì sera era stato dietro le quinte del programma televisivo “Made in sud” (totalmente estraneo all’inchiesta) e all’alba i finanzieri gli hanno stretto ai polsi. Tutto nella stessa notte. Parabola di Luigi Scavone, classe 1974, ex poliziotto nato a Potenza che a Napoli ha costruito una fortuna diventando un imprenditore di successo nel settore del lavoro interinale e una figura di riferimento nel mondo dello sport, dello spettacolo e del volontariato.

     

    luigi scavone massimiliano rosolino luigi scavone massimiliano rosolino

    Presidente dell’Alma Trieste in corsa per i playoff scudetto del campionato di basket, patron dell’omonimo colosso del lavoro interinale, Alma spa, titolare di un team in MotoGp, la Pramac, nonché shareholder del gruppo Altea.

     

    Lo hanno bloccato prima che partisse per Dubai. Era infatti in procinto di imbarcarsi su un volo con uno zainetto pieno di mazzette di soldi per 300mila euro, tutti sottovuoto e confezionati in modo da bypassare i controlli. Nell’inchiesta coordinata dai pm Mariasofia Cozza, Francesco Raffaele e Sergio Raimondi, del pool guidato dall’aggiunto Vincenzo Piscitelli e dal procuratore Giovanni Melillo, Scavone compare come il dominus di un gruppo societario che avrebbe costruito la sua fortuna anche, e forse soprattutto, grazie a un meccanismo fraudolento sofisticato al punto da consentire un’evasione fiscale da 70 milioni di euro negli anni di imposta dal 2015 al 2017, sbaragliando la concorrenza.

     

     

    1. FRODE FISCALE DEL LAVORO INTERINALE, LE INTERCETTAZIONI: «LUIGI È FINITA, CI HANNO SGAMATO»

    Da www.ilmattino.it

     

    luigi scavone con biagio izzo luigi scavone con biagio izzo

    «Luigi è finita, ci hanno sgamato»: è il contenuto di un'intercettazione telefonica agli atti dell'inchiesta sulla maxi evasione fiscale scoperta dalla Guardia di Finanza di Napoli che oggi ha portato tre persone in carcere e altre sette ai domiciliari. A parlare sono Francesco Barbarino, anche lui ritenuto dagli inquirenti amministratore di fatto della Alma srl e Luigi Scavone, entrambi tra coloro che sono finiti in cella.

     

    Barbarino manifesta la sua preoccupazione dopo avere ricevuto il questionario inviato dall'Agenzia delle Entrate, l'ente che ha rilevato i primi segnali della maxi frode e che ha dato impulso alle indagini. Scavone, tra le altre cose, stava anche pensando di investire i suoi soldi, verosimilmente frutto della maxi evasione fiscale, nel mondo dello spettacolo, attraverso alcune iniziative, come un film. L'imprenditore, a cui piaceva molto apparire in pubblico, era anche attivo nel mondo del volontariato ed è stato sponsor di una società di hockey per disabili.

     

     

    1. NAPOLI, ARRESTATO LUIGI SCAVONE PER FRODE AL FISCO: È IL PATRON DELLA PALLACANESTRO TRIESTE E DELLA SCUDERIA PRAMAC

    Vincenzo Iurillo per www.ilfattoquotidiano.it

     

    luigi scavone luigi scavone

    Presidente dell’Alma Trieste in corsa per i playoff scudetto del campionato di basket, patron dell’omonimo colosso del lavoro interinale, Alma spa, titolare di un team in MotoGp, la Pramac, nonché shareholder del gruppo Altea, ex poliziotto ed animatore di una lunga serie di iniziative di solidarietà. Ecco in pillole il ritratto di Luigi Scavone, l’imprenditore rampante arrestato con l’accusa di essere a capo di un’associazione a delinquere capace di frodare 70 milioni di euro all’erario.

     

    Dieci arresti ordinati dal gip di Napoli Valentina Gallo, tre in carcere e sette ai domiciliari, 27 indagati intorno a un meccanismo fraudolento che coinvolgeva 32 società. Scavone è stato arrestato mentre preparava le valige per un imminente trasferta a Dubai e nel corso delle perquisizioni i finanzieri hanno trovato fascette di banconote ben pressate per un totale di circa 300mila euro. Probabilmente per essere nascoste nel bagaglio a mano.

     

    L’indagine della Procura guidata da Giovanni Melillo – pm Maria Sofia Cozza e Sergio Raimondi, procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli – e del nucleo tributario della Finanza di Napoli agli ordini del colonnello Domenico Napolitano è scattata in seguito a una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate su presunte irregolarità fiscali. Le Fiamme Gialle hanno scandagliato documentazione dal 2015 al 2017 e avrebbero accertato un sistema per frodare il fisco attraverso le indebite compensazioni d’imposta che sarebbe stato ingegnato da Scavone e Francesco Barbarino.

     

    luigi scavone luigi scavone

    La compensazione tributaria consiste nella possibilità riconosciuta al contribuente che vanta un credito nei confronti dell’Erario di utilizzarlo per il pagamento di eventuali debiti con l’Erario stesso. Negli scorsi mesi, Barbarino e Scavone, non pensando di essere intercettati, si allarmano. “Luigi è finita, ci hanno sgamato”, dice Barbarino, ritenuto dagli inquirenti amministratore di fatto della Alma. Barbarino manifesta la sua preoccupazione dopo avere ricevuto il questionario inviato dall’Agenzia delle Entrate.

     

    Tre consulenti fiscali napoletani avrebbero lavorato al sistema messo in piedi dai due principali imprenditori coinvolti, Scavone e Francesco Barbarino. Questi ultimi avrebbero utilizzato una squadra di prestanomi per gestire 32 società con 17mila dipendenti e un fatturato di circa 400 milioni di euro per il solo 2017. Il fulcro di questa galassia societaria utile alle compensazioni tributarie di comodo è stato individuato nella holding ‘Altea srl’.

     

    L’impressionante ascesa del gruppo, secondo gli inquirenti, era fondata sull’evasione fiscale. “La maggiore competitività del gruppo, favorita dall’indebito e illecito risparmio di imposta, ha permesso allo stesso di realizzare importanti partnership con i primari gruppi imprenditoriali nazionali della grande distribuzione organizzata”, si legge in una nota diffusa dal comando provinciale della Finanza di Napoli. Sono in corso sequestri preventivi di immobili di pregio nelle province di Bergamo, Salerno, Cagliari, Reggio Emilia, Napoli, Caserta, Vibo Valentia, nonché di due ville a Capri e Sperlonga, quote societarie a auto di lusso.

    luigi scavone con il cardinal sepe luigi scavone con il cardinal sepe

     

    Scavone, tra le altre cose, stava anche pensando di investire i suoi soldi, verosimilmente frutto della maxi evasione fiscale, nel mondo dello spettacolo, attraverso alcune iniziative, come un film. L’imprenditore, a cui piaceva molto apparire in pubblico, è stato sponsor di una società di hockey per disabili ed era anche attivo nel mondo del volontariato. Il suo nome è legato, tra l’altro, alla realizzazione di un intero padiglione all’interno del Secondo Policlinico di Napoli destinato allo studio e alla cura delle malattie rare dei bambini. Il costo dell’opera è stato sostenuto completamente da Scavone.

     

     

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