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    E FAMOSE 'STO SPUTNIK - LO SPALLANZANI PROMUOVE IL VACCINO RUSSO: "È EFFICACE, VA APPROVATO. LA RISPOSTA IMMUNITARIA È COMPARABILE A QUELLA DEGLI ALTRI GIÀ AUTORIZZATI" - CON PFIZER E MODERNA CHE HANNO RIDOTTO CLAMOROSAMENTE LE FORNITURE, LA SANITÀ LAZIALE DA TEMPO SPINGE PER LE DOSI DI MOSCA. ANCHE SE AL MOMENTO TUTTI I DATI DI EFFICACIA DISPONIBILI PROVENGONO DA UNA SINGOLA SPERIMENTAZIONE...


     
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    Cecilia Gentile per “la Repubblica - Edizione Roma

     

    SPALLANZANI - CORONAVIRUS SPALLANZANI - CORONAVIRUS

    «Ottimo profilo di sicurezza a breve termine. Risposta immunitaria comparabile a quella dei vaccini già autorizzati. Dati di efficacia clinica comparabili a quelli dei due vaccini più efficaci attualmente disponibili».

     

    Il vaccino russo Sputnik V ha passato l'esame della commissione di studio dello Spallanzani. Il documento di nove pagine ha preso adesso la strada del ministero della Salute per sollecitare decisioni politiche. In altre parole: l'impegno da parte del ministro Roberto Speranza a chiedere ai due organismi autorizzativi europeo e italiano Ema ed Aifa di spingere perché il farmaco abbia il via libera.

     

    vaccino sputnik vaccino sputnik

    Lo dice espressamente il gruppo di lavoro di quattro medici presieduto dal direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia: «Si ritiene che il vaccino Sputnik V possa avere un ruolo importante nei programmi vaccinali contro Sars-CoV-2».

     

    Francesco Vaia DELLO SPALLANZANI Francesco Vaia DELLO SPALLANZANI

    Insomma, da tempo l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato si è espresso a favore dello Sputnik, da quando Pfizer prima e Moderna dopo hanno clamorosamente ridotto le forniture di vaccini concordate con l'Europa dunque anche con l'Italia. In nome dell'urgenza della campagna di vaccinazione, l'assessore ha cominciato ad invocare altri vaccini, primo fra tutti lo Sputnik. E pensare che all'inizio, quando la Russia lo ha presentato il 10 agosto 2020, questo vaccino è stato molto snobbato da Europa e Italia, tanto da non prenderlo in alcuna considerazione.

     

    alessio d amato alessio d amato

    «È successo perché la Russia lo ha autorizzato e poi iniettato disponendo solo dei risultati delle fasi 1 e 2 della sperimentazione, non dei dati della fase 3, quella clinica, che indica quante persone riescono a non ammalarsi con la somministrazione del vaccino», spiega Andrea Antinori, uno dei medici dell'equipe dello Spallanzani che ha prodotto il parere tecnico scientifico. «Ma dal 2 febbraio - continua Antinori - da quando la rivista scientifica Lancet ha pubblicato online i risultati della fase 3, possiamo dire che questo vaccino è molto efficace, sicuramente più di Astrazeneca».

     

    il vaccino russo il vaccino russo

    E infatti il parere tecnico-scientifico del team si articola in tre momenti: la sicurezza, prima fase. Il vaccino non è tossico. La capacità immunogenetica, cioè la capacità del vaccino di produrre anticorpi, che appartiene alla fase 2 della sperimentazione. «La fase 2 è una prova di laboratorio perché misura la risposta immunitaria nel sangue - spiega Antinori -. Ma produzione di anticorpi e copertura dall'infezione non sono la stessa cosa. Per quest'ultima, che è la terza fase, c'è bisogno del riscontro clinico. Bisogna sapere cioè rispetto al campione di volontari a cui è stato inoculato il vaccino, quante persone si sono ammalate».

     

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    Ora, sulla base dei tre riscontri, lo Spallanzani ha dato il via libera allo Sputnik. Chiarendo bene però in un passaggio che «al momento tutti i dati di efficacia disponibili provengono da una singola sperimentazione che per quanto consistente è stata sviluppata in una sola città (Mosca), in un solo gruppo etnico e sotto il controllo di una sola autorità regolatoria». Notare bene: «Non sono noti i dati su impatto delle varianti virali sull'efficacia del vaccino».

     

    ursula von der leyen e vladimir putin ursula von der leyen e vladimir putin

    Per rendere più chiaro il confronto tra vaccini, il team di studio ha prodotto una tabella da cui risulta evidente la classifica di quelli attualmente prodotti. I più efficaci sono Pfizer e Moderna, che coprono rispettivamente al 95 e al 94%. Segue lo Sputnik V con una copertura del 92%. C'è poi Astrazeneca, con un'efficacia del 60% se la seconda dose si fa a 4 settimane, dell'82% se il richiamo è inoculato a 12 settimane, come adesso il ministero della Salute ha prescritto di fare.

     

    coronavirus somministrazione vaccino sputnik v in russia coronavirus somministrazione vaccino sputnik v in russia

    Per Johnson & Johnson i risultati variano dal 72% al 57% a seconda delle aree geografiche: la percentuale più bassa è in Sud Africa, dove c'è la variante. Al 66% c'è il vaccino cinese Convidecia. Secondo lo Spallanzani il vaccino Sputnik è caratterizzato da un approccio biotecnologico originale: utilizza due adenovettori differenti tra prima e seconda dose, per disorientare il sistema immunitario ed assicurarsi che agisca contro il virus, non contro il vettore.

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