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    “È FUGGITO IGNORANDO LE VITTIME” - LE MOTIVAZIONI DEL PROVVEDIMENTO CON IL QUALE IL FIGLIO DI VASCO, DAVIDE ROSSI, È STATO CONDANNATO A UN ANNO E DIECI MESI PER OMISSIONE DI SOCCORSO E LESIONI STRADALI. L’INCIDENTE RISALE AL 2016, ALLA BALDUINA. IL 35ENNE NON HA RISPETTATO LO STOP E HA TRAVOLTO UNA FIAT PUNTO CON DUE RAGAZZE (CHE SONO RIMASTE FERITE) - I GIUDICI: "DA UN PERSONAGGIO APPARTENENTE AL MONDO DELLO SPETTACOLO, DA CUI CI SI SAREBBE ASPETTATO SE NON UN COMPORTAMENTO ESEMPLARE, PERLOMENO UN MAGGIOR SENSO CIVICO E RISPETTO DEGLI ALTRI"


     
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    Giulio De Santis per www.corriere.it

     

    vasco davide rossi vasco davide rossi

    Subito dopo aver urtato una Panda per non essersi fermato a uno stop, «Davide Rossi - figlio del cantante Vasco Rossi - si è allontanato dalla scena al fine di sottrarsi all’identificazione e a eventuali rilievi del tasso alcolico o dell’assunzione di stupefacenti, senza minimamente curarsi delle condizioni delle ragazze occupanti l’auto investita, apparse in evidente stato di choc».

     

    È il cuore delle motivazioni della condanna a un anno e dieci mesi pronunciata dal giudice Valeria Cerulli nei confronti di Rossi, 35 anni, attore, accusato di lesioni stradali e omissione di soccorso. Sentenza che ha ruotato intorno all’allontanamento «pressoché immediato» dal luogo dell’incidente di Rossi, «un personaggio appartenente al mondo dello spettacolo, da cui ci si sarebbe aspettato se non un comportamento esemplare, perlomeno un maggior senso civico e rispetto degli altri».

     

    davide rossi davide rossi

    Il sinistro risale alla sera del 16 settembre del 2016. Questa la dinamica accertata dal giudice. Rossi è alla guida della sua Audi. In macchina con lui ci sono Simone Spadano, 37 anni, e Virginia Marsan, 35 anni, figlia della moglie di Carlo Vanzina, Lisa Melidoni. Il 35enne percorre via Elio Donato, alla Balduina, a velocità elevata. Al termine della strada c’è uno stop, che l’attore non rispetta prima di immettersi in via Duccio Galimberti. Così colpisce la Fiat Punto condotta da Francesca Morelli.

     

    Accanto a lei siede un’amica, Rossella Nicoletti, 27 anni. L’impatto è violento, tanto che Morelli, 29 anni, riporterà un trauma al collo guaribile in 30 giorni. L’altra si rompe una costola.

     

    DAVIDE ROSSI DAVIDE ROSSI

    Un attimo dopo lo scontro, scrive il giudice, Rossi uscendo dalla macchina si mette le mani in testa e impreca. Tuttavia si allontana insieme a Marsan lasciando solo Spadano. Che si prenderà la colpa dell’incidente. Motivo per il quale anche lui è stato condannato: nove mesi con l’accusa con l’accusa di favoreggiamento. Dunque l’attore, con un precedente penale per guida in stato di ebbrezza, «ha omesso di prestare qualsiasi soccorso, ancorché morale o psicologico, alle vittime, scioccate e chiaramente bisognose di sostegno, eludendo il dovere di prestare assistenza ai feriti», rimarca il giudice. E così «ha accettato consapevolmente il rischio che (le ragazze, ndr) potessero aver riportato delle lesioni».

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    La ricostruzione dell’incidente ha convinto il giudice non solo a escludere la concessione delle attenuanti generiche, ma a condannare il 35enne a una pena superiore al minimo «tenendo conto anche delle condizioni di vita individuale, familiare e sociale di Rossi». «È una sentenza moralista», ribatte l’avvocato Carla Serra, che difende l’attore. «Stiamo preparando l’appello - annuncia a sua volta l’avvocato Fabrizio Consiglio, difensore di Spadano -. C’è una contraddizione che il giudice non spiega. Subito dopo l’incidente è stato firmato un Cid dove viene riconosciuto che a guidare era Spadano».

    virginie marsan virginie marsan

     

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