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In questi giorni è particolarmente acceso il dibattito sull’utilizzo delle tecnologie di tracciamento digitale per il contrasto dell’epidemia e i relativi rischi per la tutela della privacy dei cittadini.
giuseppe conte in diretta facebook 1
Non sembra che la stessa attenzione sia stata posta sulla scelta del Premier di comunicare alla nazione attraverso Facebook (replicando una prassi ormai ampiamente diffusa tra i politici) in un momento in cui la drammaticità degli eventi richiederebbe il più alto profilo istituzionale.
Molti commenti si sono focalizzati sull’opportunità di privilegiare la televisione pubblica o sui rischi della mancanza di contradditorio garantita invece dalle conferenze stampa. Qui vogliamo invece approfondire soprattutto il tema della profilazione degli utenti e della rilevanza del ruolo di Facebook nella comunicazione politica.
La scelta di ricorrere a Facebook non può essere stata dettata dalla necessità di raggiungere la maggiore audience possibile. E’ ormai noto che la permanenza nelle abitazioni ha fatto schizzare gli ascolti televisivi; durante i primi due discorsi di Conte quelli del 9 e dell’11 marzo in base ai dati Auditel gli italiani davanti alla televisione erano rispettivamente 21 e 27 milioni. Nelle ore successive la visualizzazione on-line dei contenuti del discorso sarebbe stata inoltre garantita dagli elevatissimi livelli di accesso ai siti di news e delle stesse televisioni che si registrano in questo periodo.
L'ENNESIMA DIRETTA FACEBOOK DI GIUSEPPE CONTE
Non che Facebook non sia un ottimo canale di comunicazione, intendiamoci: sul profilo Facebook del Premier Conte il confronto tra il mese precedente la crisi (21 gennaio - 20 febbraio) e quello successivo (21 febbraio – 22 marzo) evidenzia (estrazione Sensemakers-Shareablee) i seguenti tassi di crescita: Video Views + 566% (da 6,9 a 46 milioni); interazioni +387% (da 755.000 a 3,7 milioni) fan + 99% (da 1,063 a 2,111 milioni).
Facebook fa quindi benissimo il proprio mestiere che però è soprattutto quello di profilare gli utenti per le campagne pubblicitarie…e politiche. I 3,7 milioni di interazioni (like o commenti) generate dalla straordinarietà del momento e da persone che in situazioni normali magari non avrebbero mai visualizzato il profilo di un politico contribuiranno alla profilazione degli utenti che risulterà utile anche nelle prossime campagne elettorali che si giocheranno sempre più on line.
cosa c'e' dietro conte? le ciabatte di casalino?
La crescente importanza delle piattaforme social e di Facebook in particolare nella comunicazione politica è stato recentemente sottolineato dalla società emarketer analizzando i valori degli investimenti pubblicitari nella prossima campagna elettorale americana.
Secondo emarketer, nelle prossime elezioni in USA (biennio 2019/2020) saranno investiti 6,9 miliardi di dollari in pubblicità elettorale di cui 1,34 miliardi on-line. Un valore triplicato rispetto al 2016. Della componente digitale, inoltre, quasi il 60% degli investimenti sarà destinato a Facebook.
giuseppe conte e rocco casalino
Tale situazione oltre all’indubbia efficacia di Facebook deriva anche dal fatto che gli altri social hanno adottato policy più restrittive per l’erogazione delle campagne pubblicitarie di natura politica per combattere disinformazione e fake news: Twitter le ha sostanzialmente vietate mentre Youtube ha limitato molto i criteri per il microtargeting.
In questo contesto è ovvio che qualche valutazione sull’opportunità delle scelte di chi cura la comunicazione del Premier andrebbe fatta.
emarketer spesa nelle campagne elettorali in adv digitali emarketer spesa nelle campagne elettorali in adv digitali GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO comunicato stampa parlamentare sulle dirette facebook di conte