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    E IL MONSIGNORE SI LAMENTO’ DI TONINO DI PIETRO: “A SBAFO IN UNA CASA DI PROPAGANDA FIDE…”


     
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    Dario del Porto per Repubblica

    Di Pietro AntonioDi Pietro Antonio

    Un imprenditore arrestato nel caso Sistri collabora con i magistrati. Racconta di essere stato usato come un bancomat da un manager della Selex. E sostiene che un alto prelato si sarebbe lamentato con lui, quattro anni fa, perché Antonio Di Pietro non pagava il canone di una casa di Propaganda Fide.

    ANTONIO DI PIETRO CON LA COPPOLAANTONIO DI PIETRO CON LA COPPOLA

    «Ho corrisposto ai fratelli Stornelli intorno ai 3 milioni », ha detto Francesco Paolo Di Martino, coinvolto nell'inchiesta sul sistema di tracciabilità del rifiuti con l'ex ad di Selex Service Management (gruppo Finmeccanica) Sabatino Stornelli e suo fratello Maurizio. Dopo tre interrogatori, Di Martino ha ottenuto i domiciliari.

    «Ero consapevole del ruolo svolto da Stornelli e del suo incarico in Finmeccanica. I soldi erano dati per un complessivo spirito di riconoscenza per l'incarico attribuitomi in corso di esecuzione delle attività del Sistri», si legge nel verbale del 26 aprile, depositato al Riesame dai pm Maresca, Del Gaudio e Giordano, che ora lavorano per trovare i riscontri a queste affermazioni.

    Di Martino riferisce di società costituite in Delaware per creare fondi neri, di denaro confluito «presso la banca Zarattini di Lugano», di soldi tornati in Italia «attraverso un intermediario svizzero». Nello stesso «accordo fraudolento» rientrerebbero i pagamenti effettuati da Di Martino «per la società di calcio Pescina Valle del Giovenco ». Aggiunge poi l'imprenditore:

    UN PALAZZO DI PROPAGANDA FIDE IN PIAZZA DI SPAGNAUN PALAZZO DI PROPAGANDA FIDE IN PIAZZA DI SPAGNA Ingroia e Di PietroIngroia e Di Pietro

    «So che Maurizio Stornelli aveva ottimi rapporti con monsignor Ermes, capufficio della congregazione per l'evangelizzazione dei popoli-Propaganda Fide. L'ho anche conosciuto alla fine del 2009, credo. In mia presenza, il monsignore si lamentava del fatto che l'onorevole Di Pietro non aveva pagato i canoni di un immobile di Propaganda Fide che aveva utilizzato».

    Sede Propaganda FideSede Propaganda Fide

     

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