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    OCCHIAIE, BORSE SOTTO GLI OCCHI, EFFETTO PANDA? - DORMIRE DI PIU’ E DIRE ADDIO AI BAGORDI POTREBBE NON BASTARE: E’ IN ARRIVO DALL’AMERICA UN NUOVO UNGUENTO CHE PROMETTE DI RISOLVERE IL PROBLEMA - MA GLI ESPERTI AVVERTONO: “IN CERTI CASI È NECESSARIO INTERVENIRE CHIRURGICAMENTE”


     
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    Elisa Manacorda per La Repubblica

     

    victoria beckham occhiaie victoria beckham occhiaie

    Quando la mattina l'immagine restituita dallo specchio è quella di un panda - lineamenti gonfi, occhi cerchiati di nero - è tempo di correre ai ripari. Perché, intendiamoci, le borse sotto gli occhi non sono niente di grave dal punto di vista medico. Ma possono generare un bel po' di disagio, psicologico e sociale, soprattutto quando sono così pronunciate da meritarsi il nome di steatoblefaron, una forma di ernia del grasso orbitale nelle palpebre superiori o inferiori.

     

    Chi ne soffre si trincera spesso dietro una dose abbondante di trucco: un rimedio palliativo e temporaneo, che soprattutto nei casi più evidenti può essere peggiore del male. Ma potrebbe essere in dirittura d' arrivo l' arma definitiva contro occhiaie e borse: è stato recentemente completato lo studio di fase 2b/3 di XAF5, un unguento inizialmente destinato alla terapia del glaucoma ma che nei primi test, presentati nel 2015 al congresso dell' American Academy of Dermatology di San Francisco, aveva mostrato un' efficacia notevole proprio contro le borse sotto gli occhi.

     

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    Lo studio, promosso dalla Topokine Therapeutics, Inc., ha coinvolto 300 persone, uomini e donne tra i 40 e i 70 anni, con steatoblefaron pronunciato. I risultati del trial, randomizzato e in doppio cieco, non sono ancora ufficializzati, ma le premesse per una soluzione definitiva potrebbero esserci tutte. La Topokine è infatti una piccola biotech americana che da sempre lavora nel settore della riduzione farmacologica del grasso corporeo, ed è stata acquisita nel 2016 dalla multinazionale americana Allergan per 85 milioni di dollari proprio per rafforzare la pipeline nel settore della cosmesi.

     

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    L' unguento applicato una volta al giorno poco sopra lo zigomo, sembra in grado di ridurre statisticamente e clinicamente i danni causati dall' ernia del grasso orbitale. In attesa di XAF5 (che avrà sperabilmente un nome più appealing per le signore over 50) si possono adottare altre soluzioni. Personalizzate. Perché le occhiaie - sottolinea Elisabetta Perosino, dermatologa e vicepresidente di Isplad (International-Italian Society of Plastic- Regenerative and Oncologic Dermatology) - non sono tutte uguali. «È necessario fare una distinzione tra edema e ptosi del grasso», dice l' esperta.

     

    eva longoria occhiaie eva longoria occhiaie

    Nel primo caso la causa dei cerchi scuri intorno alle orbite va cercata nella ritenzione idrica generata da scorrette abitudini di vita (poco sonno, troppo alcol), o magari dalla presenza di un' allergia. In questo caso è necessario agire sulle cause. Dunque in primo luogo dormire - se si può - e ridurre il consumo di alcol nelle ore serali. Può aiutare anche un massaggio per favorire il drenaggio linfatico: i polpastrelli, spiega la dermatologa, devono partire dal canto dell' occhio e muoversi dall' esterno verso l' interno, lungo le vie di drenaggio, per contrastare il gonfiore.

     

    Il massaggio può essere fatto, al risveglio e prima di coricarsi, applicando una crema cosmetica ad azione antiedemigena, cioè in grado di ridurre il liquido negli spazi interstiziali dei tessuti. Altra cosa è invece è se le borse sono causate dalla cosiddetta ptosi, fenomeno che si verifica quando il grasso posto sotto il legamento orbitale si ernia e fuoriesce dalla cavità che normalmente lo contiene.

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    Così succede che le occhiaie sono fisse, senza variazioni sensibili dal mattino alla sera. E allora a nulla vale dormire otto ore per notte o passare serate morigerate senza stravizi. «In questi casi è necessario intervenire chirurgicamente, con una blefaroplastica, l' intervento che attraverso una incisione intracongiuntivale permette di rimuovere il grasso», spiega Perosino. L' operazione viene eseguita in day hospital da un chirurgo plastico, ed è risolutiva.

     

    kirsten steward occhiaie kirsten steward occhiaie

    Una soluzione intermedia, meno invasiva del bisturi ma più impegnativa di un unguento, è rappresentata dalle microinfiltrazioni: a livello locale si iniettano sostanze ad azione lipolitica spiega la dermatologa, che dunque riducono la massa grassa come avviene per i depositi di cellulite sulle cosce e l' addome. Tra le sostanze più usate per sciogliere gli accumuli adiposi, l' acido desossicolico e la fosfatidilcolina.

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