Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”
IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO
Più deficit ma, inevitabilmente, anche più tasse. Anche ripescando quelle congelate, come la «sugar» e la «plastic tax», o cavalcando evergreen come la tassa su giochi e lotterie. Oltre a questo spazio a nuove sanatorie ed altri minicondoni dopo i 13 già messi in campo quest'anno dal governo Meloni.
In vista della nuova legge di bilancio il governo dalla trattativa in corso con Bruxelles spera di poter ottenere 10 miliardi di euro in più di margine alzando dal 3,5 a oltre il 4% il deficit previsto per il 2024. Difficile però immaginare che la Commissione dia semaforo verde ad un «bonus» di questa entità, più ragionevole ipotizzare di ottenere quei 4-5 miliardi di tesoretto che il governo aveva già messo in conto da tempo e che poi il crollo del Pil atteso nel 2024 ha di fatto mandato in fumo; e per questo il piatto (inevitabilmente) piange.
LE MANOVRE DEI GOVERNI DEGLI ULTIMI 10 ANNI
Giovedì 28 il governo presenterà la nuova Nota di aggiornamento del Def e […] sarà il momento della verità. Secondo le indiscrezioni per quest'anno il Pil dovrebbe restare attorno all'1%, mentre certamente non potrà essere mantenuto il +1,5% già indicato per il prossimo quando tutte le stime più recenti si fermano a +0,8. Ed è da qui che iniziano i (nuovi) guai del governo che, tra l'altro, deve fare i conti anche con 14-15 miliardi di euro di spesa per interessi in più.
Mettendo assieme tutte le richieste dei ministeri e delle forze di maggioranza per far quadrare i conti servirebbero più di 30 miliardi di euro, arrivare a trovarne 20 sarebbe però già un miracolo. Il problema è che al momento le risorse certe su cui poter contare si fermerebbero a quota 5,5. Per questo il governo […] sta facendo di tutto per fare cassa.
giorgia meloni
La prima mossa […] è stata quella di tassare gli extraprofitti delle banche, anche se è improbabile che la nuova versione a cui sta lavorando il Mef garantisca sempre 2 miliardi di entrate fiscali. Anzi, molti ne dubitano.
Giovedì scorso è poi spuntata la sanatoria su scontrini, ricevute fiscali e fatture a favore di commercianti e partite Iva inserita nel decreto che introduce il bonus carburanti che verrà esaminato domani dal Consiglio dei ministri ed andrà a sanare un anno e mezzo di dichiarazioni del tutto o in parte incomplete.
GIORGIA MELONI MEME BY VUKIC
Significativo il termine del 15 dicembre fissato per aderire (e versare il dovuto, ovviamente con forti sconti sulle varie sanzioni) perché si arriverebbe giusto in tempo per finanziare una parte della legge di bilancio che in quei giorni sarà alle battute fanali. Dopo le 13 sanatorie varate quest'anno dal governo Meloni questa sarebbe la 14esima, ma potrebbe non essere l'ultima. Nei giorni scorsi è infatti spuntato un condono sul contante detenuto nelle cassette di sicurezza (subito smentito però dal Mef) e si è parlato di altre forme di voluntary disclosure sui capitali detenuti all'estero, mentre è di ieri la proposta di Salvini che «per fare cassa» ha suggerito di sanare le centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia.
giorgia meloni imperatrice
Il piatto piange e questo porta anche a riconsiderare tasse congelate da tempo come la «plastic tax» e la «sugar tax», introdotte tra il 2019 ed il 2020 e poi subito sospese per le proteste delle imprese interessate, due interventi che sommati tra loro valgono circa 650 milioni di euro. Poi potrebbe tornare nel mirino il settore dei giochi, dalle concessioni per le slot alle vincite, visto che da mesi il ministro della Salute Schillaci propone una nuova tassa di scopo per recuperare i 4 miliardi che servono per finanziare la sanità.
Un'altra possibilità è quella di riesumare la «tassa Amazon» sulle consegne a domicilio. Col nuovo anno debutteranno poi sia la tassa del 15% sulle multinazionali che il concordato preventivo biennale (che si pensa possa fruttare 1-2 miliardi di gettito fiscale aggiuntivo), ma senza avere certezza del loro gettito non è pensabile di poterci contare.
SEMO GENTE DI PORCATA - VIGNETTA BY MANNELLI
Messe i fila tutte queste misure al governo resta un'ultima carta da giocare, il taglio delle spese. Non tanto la spending review […] quanto delle grandi voci del bilancio. Nel mirino oltre al famigerato superbonus, le cui percentuali di rimborso già riviste in calo l'anno passato potrebbero essere ulteriormente ridotte, e le pensioni, con una riproposizione di un intervento volto a limitare il recupero dell'inflazione in particolare sui redditi più alti. Non sarebbero però scelte molto popolari.
GIORGIA MELONI E LA MANOVRA -VIGNETTA ALTAN giancarlo giorgetti giorgia meloni GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI giorgia meloni 3