Maurizio Stefanini per “Libero quotidiano”
sayed maroof sadat
L'Afghanistan pacificato, come dichiarano i talebani dopo il ritorno al potere, è davvero di là da venire. Soprattutto per l'odio profondo che divide gli stessi talebani ei guerriglieri dell'Isis. E l'attentato avvenuto ieri a Jalalabad - città dell'est del Paese, teatro di altri attacchi nei giorni scorsi - dimostra che la situazione è ancora davvero instabile. In realtà non è ancora del tutto chiara la dinamica dell'attacco.
afghanistan attentato a jalalabad
Si parla di un'esplosione che ha colpito un veicolo delle forze dell'Emirato Islamico - così i talebani hanno ribattezzato l'Afghanistan. evidentemente provocata dai nemici dell'Isis-Khorasan, la - diciamo così - "divisione afghana" dello stesso Isis. Uno dei vice del portavoce ufficiale dei talebani, tal Zabihullah Mujahid, ha poi riferito che dopo l'esplosione sono arrivati i rinforzi, i quali avrebbero scoperto un nascondiglio di membri dell'Isis, uccidendone alcuni e arrestandone altri.
talebani
L'impressione è che di episodi di questo genere se ne verificheranno molti. In ogni caso, in base a un primo bilancio prefigurato da Toto News, almeno quattro persone sarebbero morte, due civili e due membri delle forze dell'Emirato islamico.
Secondo diversi media internazionali, tra le vittime ci sarebbe anche Sayed Maroof Sadat, giornalista ed ex portavoce della Direzione per l'agricoltura del Nangarhar, la regione al confine con il Pakistan insanguinata dagli attacchi sempre dell'Isis-Khorasan: non è escluso che fosse proprio lui il principale obiettivo. Tra i feriti ci sarebbe anche il figlio di Sadat, che secondo altre fonti sarebbe invece tra i morti.
isis k la branca afgana dello stato islamico
L'altra vittima civile - ma la notizia non è stata confermata- sarebbe un bambino secondo i media locali, mentre le altre due sono membri delle forze di sicurezza talebane. Proprio l'Isis-Khorasan, gli scorsi 18 e il 19 settembre, aveva rivendicato tramite il suo organo di propaganda Amaq la paternità di una serie di attentati, sei, «contro i combattenti talebani a Jalalabad», provocando un gran numero di vittime
isis k 5 isis k 4