Borrell to Tajani: “ridiculous”. https://t.co/Y35IJ6XXYb pic.twitter.com/frqFzAg0da
— David Carretta (@davcarretta) August 30, 2024
Borrell, dobbiamo reagire alle richieste militari di Kiev
Josep Borrell
(ANSA) - "Io credo che sia ridicolo dire che se si permettono di colpire obiettivi militari in Russia allora vuol dire essere in guerra contro Mosca, come dicono alcuni Stati membri: noi non siamo in guerra con la Russia e l'Ucraina ha il diritto di difendersi in linea con il diritto internazionale".
Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell aprendo l'informale difesa a Bruxelles. "Ieri Dmytro Kuleba ci ha dato dati precisi, dobbiamo reagire".
"Da giugno sono stati presi molti impegni, soprattutto in materia di difesa aerea, e di fronte ai massicci attacchi all'Ucraina e alle città ucraine, questi giorni sono stati i peggiori della guerra contro i civili. È chiaro che dovremo reagire. Il Ministro Kuleba ci ha fornito dati precisi e oggi sarà con noi il Ministro della Difesa, Rustem Umerov, e sarà in stretto contatto con i ministri della Difesa.
ANTONIO TAJANI
Ieri abbiamo discusso della revoca delle restrizioni all'uso delle armi contro gli obiettivi militari russi. Certamente ho la mia opinione personale al riguardo: devo avere opinioni personali se voglio spingere il consenso tra gli Stati membri", ha aggiunto Borrell. "Ma credo che sia ridicolo dire che permettere il targeting all'interno del territorio russo significhi essere in guerra contro Mosca.
Non siamo in guerra contro Mosca, credo sia ridicolo dirlo. Stiamo sostenendo l'Ucraina. L'Ucraina viene attaccata dal territorio russo e, secondo il diritto internazionale, può reagire attaccando i luoghi da cui viene attaccata. Quindi, non c'è nulla di strano in questo. Si può essere d'accordo o meno, ma non è una guerra contro Mosca se alcuni Stati membri lo permettono (ovvero colpire gli obiettivi militari in Russia con le armi fornite, ndr).
GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - PATRIZIA SCURTI
Tajani, siamo con Kiev, ma non in guerra con Mosca
(ANSA) - "Siamo con l'Ucraina senza se e senza ma. Abbiamo fornito aiuti militari, politici e umanitari, con ben nove pacchetti di provvedimenti. Ospiteremo la conferenza per la ricostruzione nel giugno del 2025, lavoriamo per una conferenza di pace. Ma non siamo in guerra con la Russia. Che autorizzazione diamo, a bombardare Mosca? Quale sarebbe il limite?
Ursula Von Der Leyen Josep Borrell
Senza propaganda, bisogna essere seri, evitando ogni possibile escalation". A dirlo il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato dal Corriere della Sera. "Borrell parla a proprio nome, non a nome degli Stati membri, che hanno peraltro legislazioni diverse e ieri infatti non si sono espressi. E, comunque, nel suo ruolo di Alto rappresentante è uscente", sottolinea Tajani. Quanto all'ipotesi di sanzioni ai ministri israeliani, il vicepremier è categorico: "Credo sia un grave errore. Una cosa è sanzionare i coloni che hanno compiuto violenze, altra i ministri di un governo in carica".
ANTONIO TAJANI AL MEETING DI RIMINI PRENDE IN BRACCIO UNA BAMBINA AFRICANA ANTONIO TAJANI MUMMIFICATO