Estratto dell'articolo di Antonio Carioti per www.corriere.it
PIERO CRAVERI
Era uno storico di area laica liberaldemocratica, ma aveva dedicato la sua opera di maggiore impegno scientifico al democristiano Alcide De Gasperi. Figlio dell’esponente antifascista Raimondo Craveri e di Elena Croce, quindi nipote del grande filosofo idealista napoletano Benedetto Croce, Piero Craveri è scomparso a Roma il 23 dicembre all’età di 85 anni.
Nato a Torino il 2 gennaio 1938, Craveri si era dedicato in un primo tempo allo studio del mondo del lavoro e nel 1977 aveva pubblicato l’importante saggio Sindacato e istituzioni nel dopoguerra (il Mulino). Nel 1980 aveva vinto la cattedra da professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche all’Università Federico II di Napoli. In seguito nel 1994 era passato all’Università Suor Orsola Benincasa, sempre a Napoli, dove aveva assunto l’insegnamento di Storia contemporanea ed era stato anche preside della facoltà di Lettere.
PIERO CRAVERI
Nel 1995 aveva pubblicato il volume La Repubblica dal 1958 al 1992 per la Storia d’Italia della Utet diretta da Giuseppe Galasso. Ma l’opera più rilevante di Craveri è senza dubbio De Gasperi (il Mulino, 2006), un’ampia biografia dello statista trentino che ne ricostruisce la formazione politica e ne valorizza i meriti acquisiti nella ricostruzione dell’Italia e nel consolidamento della democrazia repubblicana.
Impegnato anche nella vita pubblica, Craveri era stato negli anni della formazione universitaria un dirigente dell’Unione goliardica italiana (Ugi), l’organizzazione degli studenti laici. In seguito aveva militato nel Partito socialista e poi in quello radicale, nelle cui liste era stato anche eletto senatore nel 1987. [...]
PIERO CRAVERI
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Craveri: «Nel solco del grande nonno Benedetto Croce — ha dichiarato — è stato uno studioso rigoroso che aveva chiaro il valore del liberalismo e della democrazia».
PIERO CRAVERI