Akeem Omolade Oluwuashegun
Salvatore Riggio per www.corriere.it
Il calcio è in lutto per la morte di Akeem Omolade Oluwuashegun, 39enne attaccante che nell’ultima stagione ha giocato con la maglia dell’Altofonte nella prima categoria siciliana. In carriera aveva assaporato la serie A nel 2003 col Torino. Due anni prima, in B con il Treviso, il suo nome era diventato un simbolo della lotta al razzismo nel mondo dello sport. A riportare la notizia è «Palermo Today»: il nigeriano è stato trovato morto questa mattina, lunedì 13 giugno, in una Peugeot in via Martoglio, quartiere Ballarò, nel capoluogo siciliano. Da quanto appreso, il corpo non presentava lesioni esterne.
Akeem Omolade Oluwuashegun
Gli inquirenti, quindi, escludono la morte violenta. Si sa soltanto che negli ultimi giorni Omolade era andato più volte in ospedale per dei dolori a una gamba, senza risolvere il problema. Proprio in mattinata avrebbe dovuto fare un esame al Policlinico, ma non riusciva a camminare. Un amico è passato a prenderlo con la sua macchina, la Peugeot, per accompagnarlo, ma appena Omolade è salito sull’auto, si è sentito male.
Akeem Omolade Oluwuashegun
Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, ormai per il 39enne non c’era nulla da fare. Sulla vicenda, per far luce su quanto accaduto, stanno indagando i carabinieri, che hanno acquisito la documentazione medica per capire quali potrebbero essere le cause di morte. Omolade viveva da anni in Italia e aveva una figlia piccola: oltre a giocare a calcio faceva il traduttore in tribunale.
giocatori del treviso con la faccia dipinta di nero per Akeem Omolade Oluwuashegun
Come detto, il suo nome nel 2001 era diventato simbolo della lotta al razzismo nel mondo dello sport. All’epoca giocava in B con la maglia del Treviso e una trentina di ultrà veneti avevano deciso di ritirare gli striscioni e abbandonare lo stadio perché contrari al suo acquisto perché non gradivano il colore della sua pelle. Nella giornata successiva, in occasione di Treviso-Genoa, tutti i giocatori del Treviso (compresi allenatore e panchina) avevano fatto il proprio ingresso in campo con il volto dipinto di nero, in segno di solidarietà.
Akeem Omolade Oluwuashegun
Akeem Omolade Oluwuashegun