Renato Altissimo
È morto dopo una lunga malattia l’ex segretario del Partito Liberale italiano, Renato Altissimo. Più volte ministro e deputato, era ricoverato all’Ospedale Gemelli di Roma. Del Pli fu segretario dal congresso di Genova del maggio 1986 alle dimissioni del maggio 1993. Fu più volte ministro: della Sanità nel Governo Cossiga I, nei Governi Spadolini I e II, nel Governo Fanfani V, Ministro dell’Industria nel Governo Craxi I, tra il 1983 e il 1986.
All’esplodere di Tangentopoli, per qualche periodo potè sbandierare un singolare record: quello di essere l’unico segretario dell’allora «pentapartito» - ovvero i governi formati da una coalizione composta da Dc, Psi, Pri, Psdi e appunto Pli- a non essere indagato. Da Forlani a Craxi, tutti gli altri erano stati raggiunti da avvisi di garanzia.
IL PLI E QUEL RECORD DI POCHI MESI: NESSUN INDAGATO IN MANI PULITE
Mentre la Prima Repubblica franava travolta dal ciclone di Mani Pulite, Altissimo ebbe buon gioco nel mostrare, solitario, il vessillo immacolato della «questione morale» sventolato dal Pli. Ma il primato però durò poco meno di un anno: il 15 marzo 1993 anche il nome del leader liberale finì nelle carte giudiziarie della procura di Milano.
PRIMO PIANO DA RENATO ALTISSIMO
Il 4 dicembre 1993 Altissimo ammette in conferenza stampa (in effetti tutti gli altri leader di partito fecero la medesima ammissione soltanto in tribunale) di aver ricevuto denaro in maniera illecita, 200 milioni di lire in contanti. Imputato poi nel processo per la maxi tangente Enimont, è stato definitivamente condannato per finanziamento illecito ad 8 mesi nel giugno 1998.
SEGRETARIO «GALANTUOMO» (E GENTILUOMO)
SLURPATA ALLA MANO DI ALTISSIMO ALLA RUSIC
Dopo la condanna, Altissimo sostanzialmente sparì dalla scena politica. Piemontese, figlio di industriali (per un certo periodo fu anche vicepresidente di Confindustria, la sua attività era nell’indotto Fiat) all’ex segretario Pli (sovente assai abbronzato, sovente sorridente) era accostata la parola «galantuomo», forse perchè - salvo l’inciampo di Tangentopoli - il suo nome non venne mai associato a scandali e a pratiche di lottizzazione. Fama (anche) di seduttore e viveur: nelle foto pre-tangentopoli lo si vedeva sempre accanto a bellissime donne. E con De Michelis (altro ministro-viveur) lo si vedeva a quel «Tartarughino» che fu un buen retiro serale, a Roma, per diversi esponenti della Prima Repubblica.
RENATO ALTISSIMO CARLO GIOVANELLI
RICOVERATO DA NUMEROSE SETTIMANE
Altissimo era ricoverato al Gemelli da diverse settimane per numerosi problemi cardiaci e respiratori che si sono aggravati progressivamente ed estesi ad altri organi, tanto da far decidere ai sanitari, negli ultimi giorni, il suo trasferimento al centro di rianimazione a causa di una progressiva insufficienza multi-organo che lo ha portato alla morte.
RENATO ALTISSIMO ROSANNA LAMBERTUCCI