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    "E SE ELLY SCHLEIN NON FOSSE ALTRO CHE WALTER VELTRONI TRAVESTITO DA SCHWA?" - OTTAVIO CAPPELLANI: "IN TANTI HANNO ESULTATO PER ELLY, PRIME FRA TUTTE TERESA CIABATTI, CHIARA VALERIO E MICHELA MURGIA, LE SCRITTRICI DEL CLUB AMICHETTISTICO, TERMINE CONIATO DA FULVIO ABBATE. MA IL TEOREMA CHE PORTA AL “VELTRONISMO” NON REGGE: TANTO LIQUIDO WALTER TANTO SPIGOLOSA ELLY…"


     
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    Estratto dell'articolo di Ottavio Cappellani per mowmag.com

     

     

    walter veltroni foto di bacco walter veltroni foto di bacco

    Elly Schlein è la prima donna a guidare il Pd dopo aver vinto con il 53,8% dei voti le Primarie contro il 46,2% Stefano Bonaccini. In tanti hanno esultato, prime fra tutte le scrittrici del club “amichettistico” coniato da Fulvio Abbate, come Teresa Ciabatti, Chiara Valerio e Michela Murgia.

     

    Ma il teorema che porta al “veltronismo” non regge: tanto liquido Walter tanto spigolosa Elly, tanto “la donna è mobile” Walter, tanto “mobile glielo dici a tua sorella” Elly. O vuoi vedere che, alla fine, Schlein non è altro che Veltroni travestito da donna. Cioè da uomo. Cioè da *…

     

    Ma qui, con Elly Schlein, forse, ci salta tutto il complottismo letterario di penna e di potere. Anche se… anche se Fulvio Abbate, coniatore del termine “amichettismo”, riferito a una sorta di reptilianesimo editoriale, lo aveva detto: “La Schlein è la quintessenza dell’amichettismo”, e infatti gli “amichetti” oggi, sui social, stanno festeggiando. Festeggia Teresa Ciabatti, festeggia Chiara Valerio, festeggia Michela Murgia, festeggia il “potere occulto”, probabilmente alieno, la uberloggia della pagina scritta, insomma festeggiano quelli che Fulvio Abbate chiama “amichetti” o meglio “amichettisti”, ossia “praticanti l’amichettismo”.

    ELLY SCHLEIN ELLY SCHLEIN

     

     Ma qui il ragionamento si complica. Fulvio rimprovera alla Schlein la provenienza da una buona famiglia, che è un po’ il modello – più istituzionale, certo, più moderato – di Giangiacomo Feltrinelli, ma anche l’apoteosi del modello di cena dato dalla moglie di Leonard Bernstein, a Park Avenue, per raccogliere fondi da destinare alla causa delle “Black Panthers”, cena grazie alla quale Tom Wolfe creò il termine “radical chic”. Ma c’è un ma.

     

    Nel caso della Schlein ricchezza e radicalità coinciderebbero, la Schlein sarebbe insieme una pantera nera e la moglie di Bernstein (o la moglie della moglie di Bernstein). Non ci sarebbero né i radicali che si appoggiano alla ricchezza, né la ricchezza che si atteggia in una qualche forma di radicalismo. Ci sarebbe la pura coincidenza, come in Giangiacomo Feltrinelli, e si tornerebbe quindi agli anni Settanta ma con la risciacquatura dei panni nel veltronismo. Ed è qui che sorge la domanda, il dubbio, il controsenso da non dormirci la notte, è qui che lo schema complottaro editoriale può o crollare o dare il meglio di sé. Mi spiego: confrontando la figurina Panini di Schlein, a parte il nome tendenza Kevin (Elly e Walter) non si vedono somiglianze: tanto liquido Walter tanto spigolosa Elly, tanto “la donna è mobile” Walter, tanto “mobile glielo dici a tua sorella” Elly.

    michela murgia michela murgia

     

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    veltroni veltroni michela murgia a otto e mezzo 2 michela murgia a otto e mezzo 2

     

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